Leonardo Bonucci ha parlato ai microfoni di Marca in un’intervista dove non sono mancati i tanti riferimenti alla Juventus, com’era prevedibile attendersi. L’ex capitano bianconero, da questa stagione in forza all’Union Berlino in Bundesliga, ha detto la sua su quanto sia stato difficile cambiare aria dopo tanti anni in bianconero: “Le prime settimane sono state dure, la mia famiglia vive ancora a Torino e il cambiamento non è stato semplice. Non conoscevo nessuno e mi trovavo in una città nuova, ma adesso è tutto più semplice avendo conosciuto il gruppo, le persone e i luoghi. Riguardo il mio passato chiunque sapeva come avrei voluto chiudere la carriera, cioè alla Juventus. Non è stato possibile ma ormai vivo tutto con serenità e maturità, sono stato arrabbiato in estate ma ho capito che bisogna andare avanti. Ho avuto un passato splendido in bianconero e so di aver fatto sempre il massimo per la squadra. Tutt’ora sento spesso i miei ex compagni di squadra, a testimonianza di come fossi una figura importante nello spogliatoio, amico di tutti e guida per i ragazzi più giovani“.
Poi un cenno al futuro, con i sogni nel cassetto e l’ipotesi di un ritorno alla Juve prima o poi: “Uno dei miei obiettivi è tornare e mi piacerebbe farlo da allenatore della Juve, se dovessi intraprendere questa strada e avere successo. Ho questa ambizione, la Juve per me ha significato tanto e sarò sempre grato ad Agnelli, Paratici, Marotta e Nedved, oltre che ad Antonio Conte. Lui è stato l’allenatore più importante per me, che mi ha aiutato e portato a crescere maggiormente”.