Ivan Ambrosio

Dal nostro corrispondente Ivan Ambrosio è un ragazzo come tanti, ma con un sogno speciale: visitare tutti gli stadi di calcio del Regno Unito. Il suo cammino è iniziato tre anni fa, quando ha lasciato l’Italia per intraprendere questo viaggio, con l’obiettivo, un giorno di scrivere un libro su quest’avventura.

L’abbiamo incontrato a Londra per raccontarci del suo viaggio in Inghilterra davanti al tempio degli stadi: Wembley.

L’intervista di Andrea Motta a Ivan Ambrosio, di fronte al glorioso stadio di Wembley

Ivan, dopo il diploma c’è chi decide di andare all’università e chi, invece, cerca subito lavoro. Tu, invece, hai deciso di andare a inseguire i tuoi sogni.

Partiamo dall’inizio: io il diploma non ce l’ho (ride, ndr) e ho deciso di andare in Inghilterra all’età di 18 anni. Ho iniziato a lavorare nella ristorazione e, nel tempo libero, aggiornavo la mia pagina Facebook, aggiungendo foto e video degli stadi britannici che riuscivo a visitare.

Perché l’Inghilterra? L’Europa è piena di stadi prestigiosi, ma tu hai scelto una nazione in particolare.

Il motivo è semplice: in questo Paese ci sono le migliori squadre al mondo e seguire il calcio in questi impianti è un piacere per qualsiasi amante di questo sport. E, poi, non dimentichiamoci che il calcio è nato qui.

Siamo di fronte a Wembley, il tempio degli stadi. Ma quanti ne hai visitati finora?

Sono stato in 86 stadi, principalmente tra Inghilterra e Scozia. Ma ho intenzione di visitarne almeno 300, dai più grandi ai più piccoli.

Qual è l’ultimo stadio che hai visitato?

Guarda, solo oggi ne ho visti quattro. Sono stati agli impianti di Charlton, Millwall, Crystal Palace e Watford (gli si illuminano gli occhi, ndr).

WOW – e domani in ‘ferie’, allora.

Ma nemmeno per sogno: domani sarò in direzione sud per finire finalmente gli stadi della Premier League appena conclusa, visitando il St Mary’s di Southampton e il Vitality Stadium di Bournemouth.

OK, adesso sappiamo cosa farai domani. Invece, qual è il tuo sogno nel lungo periodo?

Nel giro di qualche anno vorrei inserire tutte queste storie inedite, vissute in prima persona, in un libro, chiamandolo Il mio viaggio in Inghilterra, sperando che sia utile a tutti coloro che amano questo sport e, in particolare, il mondo del calcio britannico.

DiAndrea Motta

Tra i massimi esperti di SEO Internazionale in Italia, dal 2013 è iscritto anche nell'albo dei giornalisti pubblicisti. A Catania si è innamorato del giornalismo sportivo; a Londra si è tolto la soddisfazione di collaborare per il Guardian e il Daily Mail.