La ventottesima giornata di Serie A ha riportato i valori alla normalità, con le contemporanee vittorie di tutte le grandi contro le cosiddette ‘piccole’, ma, soprattutto, ha rimesso sulla graticola Motta e la sua filosofia di gioco e di gestione dello spogliatoio.
L’Inter, impegnata a San Siro contro il fanalino di coda Monza, ha voluto rendere la serata più imprevedibile ed emozionante, andando sotto 2-0 prima di rimontare e vincere per 3-2 con un autogol assegnato con la goal technology. Non inganni il contesto perché la partita è stato a senso unico con i nerazzurri che hanno creato occasioni in quantità industriale, sprecate per imprecisione e per una serie di prodigiose parate di Turati. Inzaghi si presenterà allo scontro diretto di Bergamo con tre punti di vantaggio e, in mezzo, la sfida di ritorno contro il Feyenord, che dovrebbe essere comunque una formalità.
Torna a vincere, dopo più di un mese e cinque partite, il Napoli che ha avuto la meglio sulla Fiorentina per 2-1 con reti di Lukaku e Raspadori. I ragazzi di Conte hanno confermato i progressi visti contro l’Inter, creando molto e soffrendo poco. Ora il calendario, con lo scontro diretto tra Atalanta ed Inter, diventa propizio per il contro-sorpasso e per partire con il piede giusto per la lunga volata finale. Un’altra battuta d’arresto invece per Palladino ed i viola che si sono allontanati dalle posizioni Champions e che sono attesi ora da una settimana di fuoco, con il ritorno di Conference contro il Panathinaikos e poi la Juventus in campionato.
A Torino c’era molta attesa per la sfida tra Juventus ed Atalanta che avrebbe potuto rilanciare i bianconeri addirittura in orbita scudetto. Ed invece si è assistito ad una vera lezione di calcio impartita dal maestro Gasperini al suo allievo Motta, con i piemontesi usciti dal match dopo il rigore realizzato da Retegui ,e poi, umiliati dalla meravigliosa sinfonia degli orobici. Si riapre pertanto la crisi, ormai endemica, della Juventus, momentaneamente sopita dai 5 successi consecutivi che avevano forse illuso l’ambiente su una ritrovata competitività ad alto livello. L’Atalanta si conferma invece un vero schiacciasassi in trasferta con tre vittorie e 14 gol segnati senza subirne nelle ultime tre uscite. Nel prossimo turno, al Gewiss, ci sarà la partita-verità, Atalanta-Inter, che ci dirà se gli orobici possono ambire al titolo.
Il Bologna, dopo tre trasferte sulla carta abbordabili, in cui ha raccolto invece solo due punti, al Bentegodi, è ritornato al successo, un 2-1 con reti di Odgaard e Cambiaghi, che ne rilancia le ambizioni Champions. La squadra di Italiano ha messo in campo tutte le sue caratteristiche, possesso palla, aggressione alta ed uno contro uno a tutto campo, che hanno avuto la meglio dell’organizzata difesa degli scaligeri, che hanno comunque disputato una partita in linea con le loro caratteristiche. Domenica prossima al Dall’Ara ci sarà il confronto diretto contro la Lazio per il quarto posto.
Continua a vincere la Roma, arrivata al nono successo nelle ultime 12 uscite e lo fa con un gol di Soulè dopo appena 22 secondi. I ragazzi di Ranieri creano e sprecano l’inverosimile ma dimostrano di attraversare un momento di grazia. Ormai anche la zona Champions non è più così distante e penso che siano davvero pochi quelli che avrebbero potuto immaginare un simile andamento dopo i disastri di De Rossi e Juric. Per l’Empoli si è trattato della nona sconfitta in 12 partite e il terz’ultimo posto inizia a far preoccupare non poco D’Aversa.
Si ferma a tre la serie di sconfitte consecutive del Milan, che è comunque andato vicino al quarto scioccante disastro, visto che, fino al 68’, i rossoneri erano sotto per 2-0 a Lecce per effetto della doppietta di Krstovic. Grazie ai cambi disperati Conceicao ha forse salvato la panchina e, dopo l’autogol di Gallo, ci ha pensato una doppietta di Pulicic a riportare il sorriso ai rossoneri. Per i salentini, e per Giampaolo, invece una beffa cocente ed una grande occasione persa per staccarsi dalla zona a rischio.
Spreca invece l’opportunità di ottenere il terzo successo consecutivo il Torino, che si fa raggiungere due volte dal Parma che ha l’indubbio merito di non aver mollato quando si è ritrovato per due volte in svantaggio. Da rimarcare la prima doppietta del quasi esordiente bomber argentino Pellegrino. Chivu sta lavorando sulla difesa e sulla tenuta mentale, fin qui deficitarie, il punto serve comunque ad allungare, anche se di poco, sull’Empoli.
Anche il Como, dopo aver dominato in lungo ed in largo contro il solito, volenteroso, Venezia, si fa raggiungere su rigore proprio all’ultimo minuto. I ragazzi di Fabregas continuano a giocare bene e, a tratti, ad incantare, ma hanno il grosso difetto di non capitalizzare mai a sufficienza, finendo spesso per vanificare nei secondi tempi quanto di buono fatto nella prima ora di gioco. Per Di Francesco un punto che muove la classifica ma che non avvicina il quart’ultimo posto, lontano sempre 5 punti.
Anche il Cagliari, subito in vantaggio con Viola, rallenta dopo un primo tempo giocato con attenzione e dopo aver sprecato più d’un ‘occasione, facendosi riprendere nella ripresa, in cui il Genoa sale in cattedra e dopo il pari di Cornet, ha anzi più d’un’occasione per fare propria l’intera posta. Per Nicola è una grande occasione persa, per Vieira l’ennesima conferma di avere una squadra coesa e difficile da battere per tutti.
Il turno si chiude questa sera alle 20.45 con l’importantissima sfida dell’Olimpico tra Lazio ed Udinese.