allegri juve

La quinta giornata di Serie A ci regala una nuova classifica con ben otto squadre in tre punti.

Il big match di San Siro non ha tradito le attese, la partita è stata vibrante e ricca di intensità, occasioni e colpi di scena. Il Napoli, rimaneggiato in difesa, ha subito il gol di Saelemakers dopo 3’, poi si è reso pericoloso un paio di volte, ma ha subito il raddoppio di Pulisic attorno alla mezz’ora. I rossoneri giocano secondo il nuovo credo di Allegri, blocco basso in fase difensiva e poi ripartenze e verticalizzazioni a go go. La partita è cambiata al 60’ quando Estupinan si è fatto espellere per fallo su Di Lorenzo causando il penalty trasformato poi da De Bruyne. L’assedio del Napoli nell’ultima parte di gara è degno di un attacco a Fort Apache con il Milan che difende bassissimo con concentrazione e ferocia, piegandosi, ma no spezzandosi, rischiando solo nel finale per due conclusioni di Neres, una finita contro l’incrocio, l’altra disinnescata da Maignan. Conte ha sostituito tutto il suo attacco a 17’ dalla fine e stavolta De Bruyne non l’ha presa affatto bene, Rossoneri e  azzurri in vetta a 12 punti con la Roma.

I giallorossi prevalgono per 2-0 contro l’Hellas, grazie alle reti di Dovbyk e Soule,  ringraziando Svilar per almeno un paio di miracoli. Gasperini si gode una delle sue migliori partenze di sempre, solo tre anni fa con l’Atalanta aveva fatto 13 punti, ma è al suo record di gol subiti, appena uno, con appena cinque gol fatti ha un rapporto di eccellenza assoluta tra creato e subito. La rosa resta un po’ corta e l’attacco non offre molte alternative, ma l’ambiente è carico e l’autostima ai massimi.

La Juventus, al cospetto dell’Atalanta, ha prima dominato, poi, passata in svantaggio per la splendida rete di Soulemana, è andata in difficoltà, rischiando più volte il tracollo prima di riuscire a pareggiare con Kabal, e, complice la superiorità numerica per l’espulsione di De Roon , di rischiare di vincere nel finale. I bianconeri sono squadra molto pericolosa in avanti, ma si scoprono troppo facilmente, prendendo quasi sempre gol e dovendo poi rimontare, urge sistemare la fase difensiva se si vuole lottare per il vertice. Molto bene invece l’Atalanta che, dopo i primi 20’ di sofferenza, ha giocato  da ‘Atalanta’, quella di Gasperini per intenderci. Il lavorto di Juric sta iniziando a dare i suoi primi frutti e le alternative in rosa non mancano di certo,.

Vince in trasferta I’Inter che a Cagliari, grazie al rapido gol in avvio di Martinez, ha messo in discesa la sfida, dominando ma non chiudendola, tanto da rischiare il pari per il palo clamoroso  di Folorunsho. Nel finale l’ha chiusa Pio Esposito al suo primo gol in Serie A. Il ragazzo cresce davvero bene. Per Chivu siamo alle solite, molto bene, ma sì ma manca il cinismo necessario a non soffrire fino alla fine.

Resta imbattuta la Cremonese, che a Como, soffre nel primo tempo, chiuso avanti dai lariani grazie ad un gol del solito Nico Paz, ma gioca una ripresa tutto cuore e coraggio che annichilisce i ragazzi di Fabregas ottenendo il meritato pareggio con Baschirotto. Bene quindi la squadra di Nicola, con Floriani Mussolini ancora molto impattante, meno bene il Como che mostra i soliti difetti di crescita e la incapacità nel gestire le partite fino in fondo.

Si fa raggiungere dal Lecce al 94’, che festeggia la prima rete in Serie A di Camarda, il Bologna visto moscio e privo di mordente per tutto il match, stanco e svuotato di energie dopo la sfida con l’Aston Villa, subito sotto per il gol di Coulibaly, pareggiato a fine primo tempo dal rigore di Orsolini. La rete a metà ripresa di Odgaard illude i felsinei che però proprio non riescono a gestire la partita e devono ringraziare i pali, ben tre quelli colpiti dai salentini, se tornano a casa con un punto. Bene invece i ragazzi di Di Francesco, ancora, però, a digiuno di vittorie.

Anche il Pisa resta senza vittorie ma, nel derby atteso 31 anni contro la Fiorentina, vanno più vicini al successo. Solo la revisione Var toglie ai nerazzurri la gioia della vittoria  annullando un gran gol di Meister. Bene quindi la squadra di Gilardino, meno bene la viola di Pioli, ancora senza vittorie e parsa non del tutto guarita da questa crisi infinita che la sta attanagliando.

Torna a vincere il Sassuolo che domina per lunghi tratti contro un’Udinese apparsa una brutta copia di quella vista delle prime tre giornate. Di Laurientè, Konè e Iannoni, le reti dei neroverdi cui i friulani replicano solo con il gol di Davis. La cosa curiosa è che nel primo tempo l’arbitro ha assegnato due penalty agli ospiti, salvo poi revocarli entrambi dopo la visione al Var.

Stasera il turno si chiude con Parma-Torino alle 18.30 e Genoa-Lazio alle 20.45.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.