La settima giornata di Seria A passerà agli annali come quella con meno gol segnati, con il record negativo in campionati a 20 squadre di 13 reti.
I risultati hanno sancito un ribaltone in vetta, visto che le due capolista, Roma e Napoli, sono entrambe cadute, ed ora a comandare è il Milan.
I rossoneri, con grande fatica e dopo un bruttissimo primo tempo, sono riusciti a ribaltare il risultato contro la Fiorentina, che pur si era portata avanti con una rete di Gosens. L’uomo della svolta è stato proprio il discusso, ed atteso, Leao, che dopo 60’ da centravanti, mal giocati, è tornato ad incidere, appena è entrato Gimenez, prima con una rasoiata dal limite e poi un calcio di rigore, contestatissimo da tutto l’ambiente viola, ma a rigor di regolamento, plausibile. I viola hanno giocato una partita attenta e di contenimento, ma poi sono stati incapaci di difendere il vantaggio e, adesso, occupano mestamente l’ultimo posto in coabitazione con Genoa e Pisa. Per i rossoneri, privi di cinque titolari, un faticoso successo che comprova la crescita come gruppo-squadra.
La Roma è caduta in casa contro l’Inter, dopo essere andata subito sotto per un gol di Bonny in apertura, ed un pessimo primo tempo, ha però giocato una buona ripresa con un segmento davvero convincente, un quarto d’ora in cui i capitolini hanno creato e sprecato sei nitide palle-gol. Molto bene l’Inter, tornata cinica e convincente, confermando l’ottimo lavoro che sta facendo Chivu, che lancia la sua sfida per lo scudetto. I giallorossi non escono ridimensionati, ma palesano una mancanza di attaccanti davvero preoccupante.
A Torino è caduto anche il Napoli, punito da un gol dell’ex Simeone, a coronamento di una partita ben giocata in cui le leggerezze difensive, in questo caso l’improvvido retropassaggio di Gilmour, e gli errori in serie in fase conclusiva, spiegano una sconfitta non meritata ch, tuttavia, segnala un problema di identità e crescita ancora irrisolto da Conte. Bene invece il Torino di Baroni, che conferma il buono visto contro la Lazio, non commettendo però le sciocchezze difensive finali dell’Olimpico.
Si issa al quinto posto il Bologna, che conquista il suo primo successo esterno stagionale vincendo a Cagliari con reti di Holm e Orsolini, che si conferma capocannoniere del campionato con le sue cinque reti. Bene i ragazzi di Italiano che, lentamente, stanno ritornando ai livelli dello scorso anno con i nuovi che stanno pian piano entrando nei meccanismi. Dignitosa la partita dei sardi che hanno creato un paio di grandi occasioni nel primo tempo, ma, nella ripresa, pur aumentando gli attaccanti in campo sono stati meno pericolosi.
Il Como, bello e più maturo del solito, prevale sulla Juventus grazie ad un gol in apertura di Kempf e a una perla di Paz nel finale. I bianconeri hanno palesato i soliti problemi nel concretizzare quanto di buono erano riusciti a costruire. Per Tudor, dopo 5 pareggi, arriva una sconfitta che sa di bocciatura, la squadra ha lacune evidenti e, per ora, tra tre centravanti non riesce a farne uno determinante. Molto bene i ragazzi di Fabregas che continuano a crescere e, stavolta, gestiscono da squadra matura l’intera partita.
Tra Atalanta e Lazio finisce 0-0 con la partita, che, dopo un primo tempo moscio e senza emozioni, si stappa nella ripresa in cui gli orobici sfiorano ripetutamente il gol, negato loro da un ottimo Provedel e da un legno. Per i ragazzi di Sarri un punto che fa morale e testimonia una ritrovata solidità mentale, ma quanto a produzione offensiva ancora non ci siamo.
Tra Genoa e Parma finisce 0-0 con un protagonista sugli scudi, il portiere emiliano Suzuky, che ha parato tutto il parabile e anche di più, compreso un rigore al 96’. Buon punto per Cuesta, considerata l’inferiorità numerica nella ripresa, allarme serio per Vieira che, a fronte di quanto creato, ha raccolto davvero poco e niente.
E 0-0 è finita anche all’Arena Garibaldi tra Pisa ed Hellas, una partita poco spettacolare che ha regalato un punto a ciascuna, che fa più comodo agli scaligeri che ai ragazzi di Gilardino ancora a secco di vittorie.
L’ultimo 0-0 della giornata è stato quello del Via del Mare tra Lecce e Sassuolo che regala un minimo di continuità di risultati ad entrambe e un punto prezioso che, nella zona salvezza, è grasso che cola.
Il posticipo del lunedì, il match brioso e aperto fino all’ultimo, tra Cremonese-Udinese, si è concluso in parità con i gol di Terracciano e Zaniolo.