di Rosaria Adorna
È ormai ufficiale: Andrea Iannone torna a calcare le piste. Dopo quasi quattro anni di squalifica per doping, il pilota abruzzese sarà protagonista nella prossima stagione del Mondiale Superbike, gareggiando in sella a una Ducati con il team Go Eleven.
Ad attendere la scesa in gioco del campione motociclistico, una rossa Panigale V4 R Ducati e un contratto previsto per il 2024, con opzione per l’anno successivo.
Per l’atleta questo traguardo rappresenta un momento di forte attesa e trepidazione: “Aspettavo questo momento da tempo – dichiara Iannone – finalmente torno in pista, lì dove ho trascorso la mia vita. Ringrazio Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti, Claudio Domenicali, Marco Zambenedetti e tutto il team Go Eleven per la fiducia concessa: con il loro supporto ho ritrovato l’entusiasmo che avevo da bambino.”
Nonostante il periodo di squalifica sia stato fissato fino al 16 dicembre 2023, per regola, il 34enne potrà riprendere gli allenamenti due mesi prima del termine.
A commentare il ritorno di Iannone ci pensa il fondatore della Ducati Go Eleven, Gianni Ramello che, in un comunicato stampa ha espresso il desiderio ti puntare tutto sulle potenzialità del pilota: “Go Eleven ha cercato di raggiungere obiettivi sempre più importanti e con il passaggio a Ducati ci siamo avvicinati al nostro desiderio. Pur essendo un Team privato abbiamo ottenuto una vittoria, parecchi podi e vinto un campionato mondiale Team Independent e ora ci poniamo una nuova sfida, più intrigante e difficile: un pilota come Andrea non solo ha dimostrato di essere veloce e davvero talentuoso, ma è anche sicuramente un personaggio pubblico di sicuro interesse.
Abbiamo colto al volo la possibilità di fare rientrare Iannone in un Campionato Mondiale dopo 4 anni di stop e lavoreremo duramente per arrivare nelle posizioni che contano, perché crediamo nelle sue potenzialità e siamo sicuri che darà il massimo per raggiungere grandi risultati. Non posso fare altro che compiacermi con Andrea per avere scelto il nostro Team e ringraziare il management Ducati che ci ha dato forte motivazione per iniziare questo progetto.”