Jannik Sinner prosegue nel suo momento d’oro e batte anche il russo Rublev (numero 5 al mondo) in 3 set, unico giocatore di questo Australian Open a non aver ancora perso un set nella competizione in 5 gare disputate. Il match di Melbourne ha visto entrambi i contendenti partire forte, col primo set durato poco più di mezz’ora, con scambi rapidi e punti veloci. Sinner è stato bravo in questa fase a prendersi un break decisivo per permettergli di chiudere il parziale sul 6-4, non perdendo mai il servizio e tenendo il game di vantaggio fino alla fine. Nel secondo set, decisamente più combattuto, Jannik ha dovuto fare i conti anche con un piccolo fastidio allo stomaco (“forse qualcosa che ho mangiato” dirà nell’intervista post-partita) che sembrava potesse penalizzarlo. Rublev ha avuto diverse palle break ma l’italiano è sempre riuscito a uscire dai momenti di difficoltà grazie al servizio e giocando alla perfezione i punti decisivi. Cosa che invece non è quasi mai riuscita al suo avversario, buon colpitore ma che storicamente pecca di concentrazione e lucidità nei momenti chiave della partita. Manifesto di questi due diversi modi di approcciare le gare è il tie-break che ha deciso il set e che ha definitivamente indirizzato la partita. Il russo era avanti addirittura 5-1 e sembrava potesse chiudere agevolmente il parziale andando sull’1-1, ma Sinner è riuscito a inanellare 6 punti consecutivi, di cui un paio veramente magistrali. Anche qualche errore non forzato di Rublev, sempre più nervoso, ha aiutato Jannik che ha chiuso il tie-break sul 7-5 conquistando il secondo set.
Nel terzo e ultimo sono pian piano svaniti definitivamente i problemi fisici di Sinner ed è a poco a poco montata la rabbia di Rublev, sempre più impreciso nelle risposte e nervoso. Il russo ha assistito impotente a un Sinner che ha alzato di molto il livello del suo tennis, aumentando la lunghezza degli scambi per sfinire fisicamente il suo avversario. I punti di forza della sua partita in questa fase sono stati i contropiedi, facendo correre Rublev da una parte all’altra del campo, e le seconde al corpo nei momenti di difficoltà su cui il russo non ha mai trovato una contromossa efficace. Il break è stato inevitabile con Jannik che si è portato sul 5-2 e che ha chiuso poi il match sul 6-3, dopo un turno di battuta di Rublev ben tenuto dal russo. Ennesima prova di forza e maturità per Sinner che adesso avrà due giorni di riposo per recuperare le energie in vista di una semifinale che sa già di finale anticipata. Sì perché di fronte il nostro tennista avrà quel Novak Djokovic numero 1 al mondo, nell’ennesimo capitolo di una sfida che negli ultimi mesi ha riservato già diversi incroci tra i due. Il serbo viene da 33 vittorie consecutive nello Slam d’Australia e l’ultima sua sconfitta risale a ben 4 anni fa. Gli ingredienti per un’altra super sfida tra i due ci sono tutti insomma, non resta che attendere venerdì e godersi lo spettacolo.