coppa davis

Giornata trionfale per lo sport italiano quella di ieri, con gli azzurri sul tetto del mondo nel tennis e nella MotoGP. Il successo dei ragazzi di Volandri, in particolare, riscrive la storia del tennis italiano. Da 47 anni, infatti, l’Italia non vinceva la Coppa Davis, prima e unica affermazione almeno fino a ieri. Sinner e soci si sono infatti aggiudicati la finale di Malaga battendo per 2-0 l’Australia.

Il primo match di giornata è stato quello tra Arnaldi e Popyrin, sfida combattuta e con capovolgimenti dall’inizio alla fine. L’italiano ha vinto con non poca sofferenza il primo set 7-5, crollando poi nel secondo vinto da Popyrin con un netto 6-2. Nel terzo set l’azzurro è stato bravo a rimontare una iniziale situazione di svantaggio portando dalla sua l’incontro col 6-4 finale e la vittoria per 2 set a 1.

Se vogliamo questa è stata la sfida che ha dato una buona parte di Coppa ai nostri, col secondo match in programma che appariva senza storia già da subito. Jannik Sinner, numero 4 al mondo e in forma scintillante si trovava infatti di fronte quel De Minaur battuto 5 volte su 5 nei precedenti. Come da pronostico il match è stato senza storia, con l’australiano bravo a reggere l’urto di Sinner solo nei primi giochi del primo set, chiuso dall’italiano sul 6-3. Il secondo è stato una formalità, con Sinner bravo a non concedere nulla al suo avversario e mostrando una netta superiorità. 6-0 il finale, per un doppio 2-0 (singolo e di squadra) che sancisce la gloria per la Nazionale di Volandri.

L’ultima e unica vittoria dell’Italia in Coppa Davis era targata 1976 ed era quella di Panatta, Barazzutti e Bertolucci. Il trionfo di Malaga conferma quanto di buono mostrato dal tennis italiano negli ultimi anni, movimento in forte crescita e con un grande trascinatore. Quel Jannik Sinner che ha portato i suoi in finale facendo l’impresa su Djokovic appena 24 ore prima e che rappresenta il simbolo di uno sport che mai come adesso sta tornando a emozionare il pubblico italiano.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.