Gian Piero Gasperini

La quindicesima giornata di Serie A ha segnato, in vetta alla classifica, il cambio della guardia, al Napoli, che ormai da tempo la guidava, succede infatti la splendida ed inarrestabile Atalanta di Gasperini, anche se l’Inter, in virtù della gara interrotta a Firenze la scorsa settimana ha una gara da recuperare.

Gli orobici, nel tiratissimo derby lombardo contro il Milan, sono riusciti a prevalere grazie ad una rete nel finale di Lookman, sugli sviluppi di un angolo. Al Gewiss è stata partita tosta, ben giocata da entrambe le contendenti, con i nerazzurri  subito in gol con  l’ex, sempre più rimpianto a Milano De Ketelaere, che di testa si è fatto beffe di Theo Hermandez. I rossoneri nella loro nuova versione con Musah a dar manforte a  Fofana e Reijnders però hanno ben reagito e raggiunto il pari con una splendida rete di Morata su assist di Leao. La partita ha poi vissuto per un’ora di grande equilibrio fino all’episodio finale quando tutto lasciava presagire il pareggio. Ora l’Atalanta, mai in vetta da sola dopo 15 giornate, può iniziare a sognare davvero in grande.

Cade, a sorpresa, e nel finale, il Napoli, che si fa battere per la seconda volta in tre giorni dall’arrembante e sempre più convincente Lazio. L’approccio della squadra di Conte, che in coppa Italia aveva fatto giocare 11 riserve, è discreto ma non troppo efficace tanto che, nel primo tempo di dominio del gioco e del possesso, ha  creato a malapena un paio di occasioni. Nella ripresa, con le squadre più lunghe, è venuta fuori la rosa più lunga e qualitativa della squadra di Baroni che l’ha vinta grazie ad una splendida rete di Isaksen al 78’. Brutta caduta per i partenopei che rendono palesi tutti i dubbi sollevati sulla  rosa troppo corta epoco qualitativa: anche senza coppe vincere con soli 14 giocatori non sembra poi così credibile.

Vince senza troppo soffrire l’Inter che ha la meglio per 3-1  sul Parma grazie ai gol di Di Marco, Barella e Thuram, mentre l’autogol di Darmian regala ai ducali la rete della bandiera dopo un discreta prestazione che non è bastata però ad arrestare un’Inter parsa spesso irrefrenabile e prodiga di occasioni create. Questa volta anche l’efficacia è stata all’altezza di quanto prodotto e ciò fa ben sperare Inzaghi per il prosieguo della stagione.

Ottava meraviglia consecutiva in campionato per la Fiorentina che, seppur con qualche fatica d troppo, si libera del coriaceo Cagliari di Nicola. La decide un gol di Cataldi, con dedica a Bove, permettendo a Palladino di scrivere il suo nome tra i record della franchigia e di tenere i viola in scia delle altre contendenti al titolo. Domenica esame del nove contro il Bologna dell’ex Italiano.

Pareggia ancora la Juventus, sotto 2-0 all’Allianz contro il Bologna fino a mezz’ora dalla fine e con  Motta espulso, grazie alle reti di Koopmeiners (primo centro in campionato in bianconero per lui) e di Bangula al 91’. C’era grande attesa per lo scontro con il suo passato per il mister italo-brasiliano, ebbene sabato la squadra di Motta  pareva ancora il Bologna, controllante , aggressivo e spettacolare per oltre 70’, capace di portarsi sul 2-0 grazie agli splendidi gol di Ndoye e Pobega, prima di essere colpito dalla solita maledizione che, negli ultimi 3 confronti, ha sempre visto i felsinei portarsi decisamente avanti e poi essere sempre raggiunti dai bianconeri. Ottima quindi la risposta di Italiano a chi gli ha fatto pesare  da quest’estate  l’ingombrante fantasma di Motta.

Vince 4-1 l’Empoli sempre più guascone e spettacolare di D’Aversa che ne fa 3 in mezzora  al malcapitato Hellas, con Esposito sugli scudi, autore di una doppietta, menrtre per l’ex Zanetti sembra davvero arrivata la fine dell’avventura a Verona dopo l’undicesima sconfitta su 15 partite e ben 37 gol subiti. Per i toscani non ci sono più limiti ai sogni.

Torna a vincere anche la Roma, con un perentorio 4-1  contro il malcapitato Lecce, che regge giusto mezzora. Prima vittoria in campionato per Ranieri nella sua centesima panchina giallorossa e futuro che si fa meno oscuro.

Pareggio scialbo, quello tra Genoa e Torino, uno 0-0 con non troppe emozioni, che serve ad entrambe per mettere fieno in cascina.

Partita spettacolare e ricca di emozione quella del Penzo, giocata in una notte di tregenda tra bora e pioggia battente, un 2-2 che tiene entrambe  a galla ma che non risolve i problemi di nessuna delle due

Nel positicipo di stasera l’Udinese vince a Monza 2-1: alla rete di Lucca, che porta i friulani in vantaggio dopo soli 6 minuti, risponde Kyriakopoulos, segnando il punto del pari a inizio ripresa. Ci pensa, poi, Bijol a riportare gli ospiti in vantaggio al 70′ per un vantaggio quasi insperato (il tabellino segnala 27 tiri totali per i padroni di casa, nonché il 67% di possesso palla, contro i soli 13 tiri degli ospiti).

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.