L’Inter torna al successo e lo fa a San Siro, battendo il Sassuolo 2-1 in una gara valida per la quarta giornata di Serie A. Una vittoria importante, arrivata al termine di una partita dominata, che restituisce fiducia all’ambiente nerazzurro e porta con sé tanti segnali incoraggianti.
Il primo, forse il più luminoso, ha il volto sorridente di Pio Esposito. Il giovane attaccante ha mostrato personalità e freschezza, muovendosi con intelligenza tra le maglie neroverdi, propiziando l’azione dell’1-0 e creando occasioni con la naturalezza di chi sembra nato per stare lì. Un ragazzo che ricorda, per energia e voglia, il primo “Bobone” nazionale: un complimento che non si regala a caso.
A centrocampo si è rivista la regia di Hakan Çalhanoğlu, tornato a dettare i tempi come sa, ridando equilibrio e geometrie al gioco interista. Al suo fianco, un Sucic in grande spolvero ha dominato la mediana, confermandosi come una delle sorprese più piacevoli di questo avvio di stagione. Da registrare invece ancora qualche incertezza per Barella, bandiera indiscussa ma in evidente ritardo di condizione: lo spostamento in regia, dopo l’uscita del turco, ha evidenziato difficoltà che andranno superate al più presto.
Capitolo difesa: resta il nodo più delicato. Se da un lato un Carlos Augusto straordinario si è guadagnato la palma di migliore in campo con una prestazione completa e grintosa, dall’altro i soliti cali di tensione hanno rischiato di complicare la serata. Emblematico il gol di Cheddira, che ha riaperto il match e costretto l’Inter a sudare fino al fischio finale.
In fondo, però, ciò che resta è il sorriso. Tre punti, tanti segnali positivi, e la sensazione che i ragazzi di Chivu abbiano ritrovato convinzione e ritmo. Perché, come diceva Seneca, “Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. L’Inter, almeno ieri, ha dimostrato di avere la rotta ben chiara.