Le conferenze stampa della vigilia, di solito, sono fatte di parole misurate, sguardi attenti e dichiarazioni prudenti. Ma questa volta Cristian Chivu ha scelto di alzare il tono. Alla vigilia di Inter–Sassuolo, il tecnico nerazzurro ha mandato un messaggio forte e chiaro: la squadra deve ritrovare subito convinzione, concretezza e orgoglio.

“Il rumore dei nemici c’è sempre stato – ha detto con un sorriso – ma io penso solo a trasmettere certezze ai ragazzi. Questa squadra ha qualità, lo ha dimostrato fino a pochi mesi fa, e non dobbiamo dimenticarcelo”. Un discorso che sa di scossa, quasi un invito alla memoria collettiva: l’Inter sa come vincere, ora deve solo tornare a dimostrarlo.

La vigilia porta anche una buona notizia: Lautaro Martínez è recuperato e ci sarà. Qualche acciacco non lo fermerà, e Chivu si è concesso persino un indizio scherzoso: “Un Martínez ci sarà sicuramente…”, strizzando l’occhio a Josep, pronto tra i pali in caso Sommer non recuperi.

Sul Sassuolo il tecnico non fa sconti: “È un avversario organizzato, pericoloso sugli esterni, e dovremo stare molto attenti a non cadere nelle loro trappole”.

C’è poi il tema dei giovani, che Chivu affronta con orgoglio paterno: Pio Esposito continua a crescere e si propone come alternativa a Lautaro. “Ha sempre avuto fame e intelligenza calcistica. Ora che è esploso fisicamente, può crescere ancora tanto”. Meritocrazia resta la parola d’ordine: chi entra dalla panchina deve poter cambiare la partita.

Dal centrocampo arrivano segnali confortanti: Calhanoglu, Frattesi stanno ritrovando gamba, mentre i nuovi Luis Henrique e Diouf aspettano la loro occasione. Henrique, duttile sulle fasce, e Diouf, convincente da mezzala, potrebbero diventare armi preziose a stagione in corso.

Infine, il richiamo alla mentalità: “I campioni hanno bisogno di sostegno e fiducia, non solo di pressione. La spinta della curva sarà fondamentale”.

Il messaggio è chiaro: San Siro dovrà trasformarsi in una bolgia e l’Inter dovrà tornare a correre. Perché, come diceva Churchill, “Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale: è il coraggio di continuare che conta”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *