L’Inter vince a Cagliari e lo fa con il punteggio di 0-2 in una partita che sembrava chiusa dopo appena un’ora di predominio. Al Domus Arena, infatti, i nerazzurri hanno comandato il gioco fin dall’inizio col gol del solito Lautaro Martínez, sempre più trascinatore e sempre più in alto nella storia dei bomber interisti.

Poi, però, ecco la parte che non ti aspetti: dal minuto 65 l’Inter abbassa i giri del motore, concede campo e coraggio al Cagliari, che torna a crederci. È il classico rischio di chi, pur superiore, non chiude subito i conti: il calcio non perdona mai i cali di tensione.

Per fortuna, nel finale, arriva la zampata che toglie ogni dubbio. Il protagonista è Pio Esposito, al suo primo gol in Serie A: un tap-in rocambolesco, di quelli che non saranno da cineteca ma che resteranno nel cuore. Perché la prima volta non si scorda mai, soprattutto con addosso la maglia nerazzurra.

Alla fine resta la fotografia di un’Inter bella, brillante, ma ancora un po’ innamorata di se stessa. Una squadra che gioca e convince, ma che ogni tanto si specchia troppo. Lo 0-2 finale è meritato, ma il passaggio a vuoto va segnato col pennarello rosso: in Europa certe pause si pagano care.

Ora la testa è alla Champions, con la fiducia di chi sa di avere qualità e mezzi. Come direbbe il vecchio motto, “chi vivrà vedrà”: l’Inter c’è e vuole continuare a farsi sentire.

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