La quarta giornata di Serie A non ha lesinato in risultati e prestazioni rilevanti, con annesso – per non farci mancare nulla – un piccolo strascico di polemiche arbitrali.
La Juventus è stata fermata a Verona dall’Hellas sull’1-1, con reti di Conceicao ed Orban su rigore, incappando in una prestazione piuttosto moscia e deludente, con una ripresa davvero di totale sofferenza di fronte all’intraprendenza ed allo strapotere fisico degli scaligeri. Tudor si è lamentato per il fallo di mani di Joao Mario, a suo dire non meritevole di essere sanzionato con un penalty, e per la mancata espulsione di Orban per una sbracciata ai danni di Gatti. Polemiche a parte la prestazione dei bianconeri è stata insufficiente, con poche occasioni create e tante concesse agli avversari. Decisamente un mezzo passo falso, forse inatteso, vista la partenza sprint dei bianconeri fin qui.
Vince, non proprio meritatamente, la Roma, abile solo a capitalizzare un erroraccio in gestione di Tavares, che ha regalato al bistrattato Pellegrini la possibilità di andare in gol e decidere un altro derby. La partita l’ha fatta quasi sempre la Lazio, le occasioni, e tante, sono state quasi tutte di marca biancoceleste, ma ai ragazzi di Sarri sono mancate precisione e quel briciolo di fortuna necessario in questi casi. Per Gasperini prima vittoria nel derby capitolino e terzo successo di corto muso che regala ai giallorossi il secondo posto momentaneo in graduatoria, mentre per la Lazio è la terza sconfitta in quattro partite.
Vince, e lo fa convincendo, il Milan che si presenta ad Udine coeso e manovriero, attento in difesa, dove non concede quasi nulla e letale in attacco con due gol di Pulisic ed uno di Fofana. La squadra di Allegri sembra già fedele ai comandamenti del mister, con una difesa attenta, un centrocampo fortissimo ed un attacco, nonostante Gimenez sia rimasto ancora l’asciutto, che sa capitalizzare quanto crea. Senza le coppe europee questo Milan potrebbe dare davvero fastidio a chi vuole vincere il titolo. Con tre vittorie di fila senza prendere gol si può sognare in grande.
A quota otto sale l’Atalanta, che dopo la devastante lezione di Parigi, risorge dalle sue ceneri e, grazie a tre reti in otto minuti, si libera di un Torino ancora troppo molle in certi momenti della partita per poter ambire ad un campionato soddisfacente. Juric mette un po’ la sordina alle tante critiche fin qui ricevute e si gode le prime reti in campionato di Soulemana e Krtstovic, autore di una doppietta. La strada pare quella giusta, ora occorre continuare.
A otto punti si trova anche la Cremonese, che resta imbattuta, e dopo lo 0-0 di Verona, replica in casa anche contro il Parma. La squadra di Nicola ha comunque sofferto la maggior intraprendenza dei ducali che hanno fatto la partita e creato tantissimo venendo fermati da un grande Audero e dal palo. Per Cuesta la prima partita senza subire gol ed una prestazione convincente e di grande personalità, ora manca solo la vittoria.
A sette punti si issa il Como, capace a Firenze di rimontare l’iniziale rete di Mandragora, grazie ad un secondo tempo tutta sostanza e personalità. Per Pioli una partenza davvero shock con due pareggi in trasferta e due sconfitte in casa ed un gioco che latita in tutti i settori. Per Fabregas, che si gode le prime reti in serie A di Kempf ed Addai, un bel passo verso le posizioni che contano ed un esame di maturità passato di slancio.
A sette punti si trova anche il Cagliari, abile a ribaltare la sfida di Lecce, dopo il gol in apertura di Tiago Gabriel, con Belotti, che, con una doppietta, ha regalato ai suoi e a Pisacane un successo importante e meritato. Male i salentini di Di Francesco, arrivati già alla terza sconfitta consecutiva e parsi nel finale decisamente in affanno. Così si va mestamente verso le posizioni più a rischio della graduatoria.
Torna al successo, dopo due sconfitte, l’Inter di Chivu che regola il Sassuolo grazie al gol di Dimarco e all’autogol di Muharemovic, con la sfida riaperta nel finale dal gol di Cheddira. Nerazzurri che giocano bene per settanta minuti ma finiscono in affanno dopo il gol subito, la guarigione non pare quindi ancora completa, anche se il peggio dovrebbe essere alle spalle.
Vince al 98’, grazie ad un penalty assegnato dopo 6’ di revisione Var, il Bologna, che riesce a rimontare l’iniziale vantaggio del Genoa con il bel gol di Ellertson, grazie allo splendido gol di tacco di Castro e alla freddezza di Orsolini che, dagli 11 metri, non tradisce, nonostante l’enorme pressione del momento. Per Vieira c’è molto da recriminare dopo un’ottima prestazione, per Italiano c’è la soddisfazione per la risposta volitiva dei suoi ragazzi e per tre punti di capitale importanza per gli obiettivi stagionali dei felsinei.
Pirotecnico 3-2 del Napoli sul Pisa, con i partenopei che guadagnano così la vetta solitaria della classifica dopo quattro partite. I marcatori per i padroni di casa sono stati Gilmour, Spinazzola e l’ex di turno Lucca, mentre il Pisa ha risposto con un gol su rigore di Nzola e una rete nel finale di Lorran che ha reso gli ultimi minuti incerti.