La stagione travagliata della Roma prosegue: dopo l’esonero di Daniele De Rossi, rimpiazzato alla quinta giornata da Ivan Juric, il club giallorosso decide ora di affidarsi a Claudio Ranieri. Il tecnico romano, che si appresta a sedersi per la terza volta sulla panchina della Roma (dopo il biennio 2009-2011 e una breve parentesi nel 2018-2019), tornerà in campo dalla 13ª giornata di Serie A. Ranieri aveva annunciato il ritiro solo lo scorso maggio, dopo aver guidato il Cagliari dalla Serie B alla salvezza in Serie A. Tuttavia, l’opportunità di dare una mano alla Roma in un momento difficile ha spinto l’allenatore 73enne a riconsiderare la decisione e a offrire la sua esperienza per riportare stabilità a una squadra in crisi.
Gli inizi da allenatore: dalla Vigor Lamezia al Cagliari
Dopo aver chiuso la carriera da calciatore, Claudio Ranieri ha iniziato la sua carriera in panchina nel 1986 con la Vigor Lamezia in Serie C2. Il suo primo grande successo arrivò però con il Cagliari, che prese in mano nel 1988. Ranieri portò la squadra sarda dalla Serie C alla Serie A in sole tre stagioni, un’impresa che lo fece subito notare come uno degli allenatori emergenti del calcio italiano.
Le esperienze italiane: Napoli, Fiorentina, Parma, Juventus e Roma
Negli anni successivi, Ranieri proseguì la carriera in club di Serie A. Dal Napoli alla Fiorentina, dove vinse la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana nel 1996, fino al Parma, alla Juventus e alla Roma. In particolare, con la Roma sfiorò il titolo di Serie A nella stagione 2009-2010, perdendolo solo nelle ultime giornate. La sua capacità di adattarsi e riorganizzare le squadre divenne una delle sue caratteristiche principali.
Le sfide all’estero: Valencia, Chelsea e Atlético Madrid
Ranieri intraprese anche importanti avventure all’estero. Nel 1997 approdò al Valencia, dove ottenne una qualificazione in Champions League e conquistò una Coppa del Re. Questo successo gli aprì le porte di una delle piazze più ambiziose del calcio inglese: il Chelsea. Qui, dal 2000 al 2004, gettò le basi per il futuro ciclo vincente del club, allenando la squadra fino all’arrivo di José Mourinho. Dopo l’esperienza inglese, tornò brevemente in Spagna per allenare l’Atlético Madrid e poi di nuovo il Valencia, sempre mantenendo un profilo di tecnico affidabile e pragmatico.
La storica impresa con il Leicester City
Il punto più alto della carriera di Ranieri arrivò nel 2016, quando, alla guida del Leicester City, vinse la Premier League contro ogni pronostico. Partito come uno degli ultimi favoriti, il Leicester di Ranieri sorprese il mondo intero conquistando il titolo con una squadra costruita con budget ridotto e senza grandi nomi. Questa vittoria, considerata una delle imprese più sorprendenti nella storia del calcio, valse a Ranieri il titolo di miglior allenatore dell’anno e una fama internazionale.
Gli incarichi successivi: Nantes, Fulham e Roma
Dopo il Leicester, Ranieri continuò ad allenare a livello internazionale. Nel 2017 accettò l’incarico con il Nantes in Ligue 1, dove ottenne una solida stagione con una squadra di medio livello. L’anno seguente passò al Fulham, in Premier League, ma non riuscì a evitare la retrocessione del club. Nel 2019 tornò alla Roma per una breve parentesi, accettando di guidare la squadra nella fase finale della stagione.
Il ritorno in Serie A e il Cagliari
Nel 2023, Ranieri è tornato al Cagliari, il club con cui tutto era iniziato. Questa volta, il tecnico è stato chiamato a garantire la salvezza in Serie A, sfruttando tutta la sua esperienza e la sua capacità di adattamento alle situazioni più complesse.
Il nuovo capitolo con la Roma
Ranieri torna ora alla guida della Roma in un momento di crisi e speranza. Con la sua esperienza e la capacità di stabilizzare squadre in difficoltà, il tecnico romano avrà il compito di riportare serenità e risultati al club, dopo le recenti batoste in Serie A e coppe europee, aggiungendo un ulteriore capitolo a una carriera già ricca di sfide e successi.