Antonio Conte

La trentatreesima giornata di Serie A non ha certo lesinato in sorprese che hanno decisamente cambiato il volto alla classifica. Una giornata, iniziata sabato 19 aprile e la cui conclusione è stata posticipata a mercoledì 23 aprile, per via della scomparsa di Papa Francesco nel giorno di Pasquetta.

La capolista Inter è infatti caduta a Bologna, all’ultimo dei 4’ di recupero, per effetto di una spettacolare rete in acrobazia di Orsolini, che, se da una parte ha regalato ai felsinei il quarto posto in classifica, dall’altra ha messo il tarlo del dubbio nella testa dei ragazzi di Inzaghi, che non solo si sono visti raggiungere in vetta dal Napoli, ma che, ieri sera, sono anche stati eliminati dal Milan nella semifinale di Coppa Italia, bruciando l’ipotetico sogno di triplete. Urge ricompattarsi per evitare che una possibile stagione trionfale si trasformi in annata da ‘zeru tituli’ (domenica 27 aprile i i nerazzurri saranno di scena a Roma per la 34^ di Serie A, mentre mercoledì 30 saranno in scena al Camp Nou per la semifinale d’andata di Champions League; due gare decisive per la stagione della società presieduta da Beppe Marotta).

Il Napoli, dal canto suo, ha fatto proprio il minimo sindacale vincendo a Monza ad un quarto d’ora dalla fine e non trasmettendo certo l’impressione di una corazzata inaffondabile ed inarrestabile. Conte sa che il calendario sulla carta è favorevole ai suoi ragazzi ma che per tagliare vittoriosi il traguardo serve decisamente qualcosa in più e meglio.

L’Atalanta, dopo il successo ai danni del Bologna, conquista altri tre punti di fondamentale importanza superando a San Siro un Milan in formato minore. Per Gasperini ed i suoi, dopo la crisi fotografata dalle tre sconfitte consecutive che avevano spento il sogno scudetto, una ripartenza che dovrebbe traghettare gli orobici in zona Champions.

Il Bologna, con una gara solida e convincente, si rialza  dalla scoppola di Bergamo e, battendo l’Inter, si regala  un’altra giornata di euforia e si mantiene ancora in corsa per la zona Champions. Stasera, partendo dal 3-0 dell’andata, bisognerà poi certificare l’accesso alla finale di Coppa Italia, per continuare una stagione forse inattesa ma che conferma la crescita del progetto.

La Lazio espugna Marassi, con un 2-0 targato Castellanos-Dia, che, dopo la traumatica eliminazione ai rigori contro il Bodoe, ne rilancia le ambizioni in chiave Champions. Per Baroni aver recuperato i suoi due attaccanti, fin dall’inizio del match, è una fondamentale iniezione di fiducia per il proseguo della stagione.

La Juventus cade invece a Parma, grazie ad una rete di testa di Pellegrino e si ferma di nuovo, Prima battuta d’arresto per Tudor e i vecchi fantasmi che ritornano in un primo tempo davvero sottotono ed inadeguato, La ripresa è stata più confortante come approccio e manovra ma non ha portato il pari e, se fosse finita oggi, la Juventus sarebbe fuori dalla zona Champions. Per Chivu un nuovo capolavoro e la salvezza che si avvicina sempre di più.

La Roma sembra aver messo il pilota automatico e, anche contro l’Hellas, basta  una rete in avvio di Shomurodov, per portarsi a casa tre preziosi punti che alimentano il sogno Champions. Ranieri pare davvero avere la bacchetta magica, per come vince allo stesso modo ogni partita, solo le big sembrano ancora fuori portata dalle sue magie.

Vince la Fiorentina in rimonta a Cagliari, mantenendo in vita le speranze di entrare in Europa, che si dimostra solida e concreta anche senza il totem Kean. Per Nicola ed i suoi una brutta battuta d’arresto che complica un po’ la pratica salvezza, anche se i 5 punti vantaggio sulla zona rossa garantiscono ancora sonni non così inquieti.

Il Milan cade contro l’Atalanta senza offrire grande resistenza ed offrendo il loro volto  più brutto e dicendo addio alle possibilità di entrare in Europa attraverso il campionato. Una nuova porta si è però aperta grazie alla splendida e convincente vittoria per 3-0 nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter che ha invece regalato la faccia della medaglia più bella, quella di una squadra umile e concreta, determinata e cinica, esaltata dalla doppietta di Jovic.

La sfida per il decimo posto è invece facile preda del Torino che con Che Adams e Dembele infligge l’ennesima sconfitta ad una squadra, l’Udinese, che pare decisamente aver staccato la spina.

Chi invece non si ferma più è il Como di Fabregas, che, trascinato da una doppietta di Diao , passeggia sul povero Lecce al via del Mare. Per i lariani la salvezza è ormai solo una questione di matematica. Per Giampaolo, confermato dalla società, un’altra brutta battuta d’arresto che rende la permanenza in Serie A sempre più complicata.

Lo scontro diretto tra Empoli e Venezia finisce con uno spettacolare e pirotecnico 2-2 che, apparentemente, non giova a nessuno, perché l’obiettivo era vincere, ma che, in realtà, fa comodo ad entrambe che a braccetto, si portano a un solo punto dal Lecce.  

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.