Stadio torino

Il posticipo del lunedì sera di Serie A ha offerto una partita quasi a senso unico, con un Torino in gran forma e un’Atalanta quasi irriconoscibile. Il finale è un netto 3-0 per i granata, che per 90 minuti hanno tenuto un’intensità pazzesca, mostrando un’ottima condizione fisica. Bergamaschi mai realmente in partita, annullati in fase offensiva dai 3 centrali del Torino, autori tutti di una gran prestazione.

Match che nel primo tempo è stato leggermente più equilibrato, col Torino che ha poi lentamente alzato i ritmi e un’Atalanta sulle gambe, con le scorie dell’Europa League che si sono fatte sentire. I padroni di casa sono passati in vantaggio col più classico dei gol dell’ex, con Zapata bravo a trovare un gol da vero rapace d’area di rigore a metà frazione servito da un ispiratissimo Vlasic.

Nel secondo tempo Gasperini, che già nella prima frazione aveva dovuto fare a meno di Djimsiti uscito per infortunio, ha cambiato ancora le carte in tavola. Dentro Muriel e Holm per Hateboer e Lookman, ma senza grossi risultati. A trovare il gol è infatti ancora il Torino al 56esimo con Sanabria su rigore, concesso per una trattenuta ingenua di Scalvini su Buongiorno in azione di calcio d’angolo. Gasperini butta nella mischia anche Pasalic per De Ketelaere intorno all’ora di gioco tentando il tutto per tutto. Massimo sforzo della Dea che però si infrange su Milinkovic-Savic, autore di una bella parata proprio sul nuovo entrato Pasalic. Nel finale c’è gioia ancora per Zapata, che confeziona la sua personale doppietta in pieno recupero per il 3-0 finale.

Vittoria ampiamente meritata per gli uomini di Juric, bravi ad azzannare il match senza concedere nulla agli avversari nemmeno in situazione di doppio vantaggio. Atalanta che torna invece a Bergamo dopo una brutta prestazione ma con qualche attenuante, dalle fatiche europee di pochi giorni fa ai tanti infortuni tra difesa e attacco. I bergamaschi restano dunque a 20 punti in classifica, a +1 proprio sul Torino che ritrova la vittoria dopo 3 giornate e sale a 19.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.