sarri lazio

Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la notizia nella mattinata di oggi: Maurizio Sarri si è dimesso da allenatore della Lazio. Decisiva la sconfitta contro l’Udinese di nemmeno 24 ore fa, che porta a 4 quelle consecutive dei biancocelesti (contando anche quella contro il Bayern Monaco costata l’eliminazione in Champions League). Dopo aver rassegnato le sue dimissioni Sarri è andato a Formello per svuotare il suo armadietto senza alcun confronto con la squadra. Dimissioni che Lotito è intenzionato ad accettare stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport.

Maurizio Sarri aveva un contratto con la formazione capitolina fino al 2025 e nulla lasciava presagire questo epilogo, nonostante il periodo non felicissimo delle ultime settimane. Stagione che sta prendendo una piega fortemente negativa e inattesa quella della Lazio, reduce dallo scorso campionato chiuso al secondo posto. Capitolini che non sono riusciti a riconfermarsi in questa stagione, con i crescenti malumori che hanno portato alla decisione di questa mattina. Per terminare l’annata si fa dunque largo l’ipotesi del traghettatore con i nomi di Rocchi e Klose in pole position. Più difficile arrivare a Igor Tudor, sogno della dirigenza laziale ma col tecnico croato che al momento chiede un contratto di più anni, non in linea con le richieste attuali della società. Quel che è certo al momento è che l’avventura di Maurizio Sarri con la Lazio è terminata nel modo più inatteso e sorprendente possibile, dopo oltre due stagioni e mezzo e con 137 panchine al comando della formazione biancoceleste.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.