Kim Petras

Come accade sempre nelle grandi manifestazioni calcistiche per nazionali, anche EURO 2024 avrà il suo inno ufficiale, ovvero quel tormentone che riempirà con le sue note radio e tv ed accoglierà i tifosi negli stadi tedeschi dal 14 giugno al 14 luglio. E anche dopo, perché no.

Del resto, in passato questi brani, manifesto delle kermesse europee o mondiali, sono stati  gradevoli compagni di viaggio nelle notti estive, ad iniziare proprio dai ‘nostri’ mondiali di casa, quelli del 1990, quando ‘Un’estate italiana’, di Gianna Nannini ed Edoardo Bennato, divenne un vero cult anche per i decenni a venire, tanto da essere oggi uno degli evergreen della musica italiana, colonna sonora anche di tanti film o serie-tv ambientate in quegli anni.

Detto di Bob Sinclair, e la sua ‘Love generation’ che, seppure nel 2006 non fosse la canzone ufficiale, ne divenne un po’ il simbolo, e di Nelly Furtado e il suo ‘Forca’, official song degli europei portoghesi del 2004, e di ‘Endless summer’ di Oceana inno per Euro 2012, che fu ben presto dimenticata,  furono invece dei grandi successi planetari gli inni ufficiali  dei Mondiali 2010, ‘Waka Waka’ di  Shakira, e ‘We are one’ (Ole ola) di Pitbull, Jennifer Lopez e Claudia Leitte  che però, nel 2014,  generò più polemiche che un vero sucesso consolidato perché non rappresentava a pieno la tradizione musicale brasiliana.

Molto orecchiabile, e di successo, fu la canzone ufficiale di Euro 2016, ‘This one’s for you’, di David Guetta e Zara Larsson.

L’ultimo europeo, vinto dagli azzurri, ebbe come inno ufficiale ‘We are the people’ di Martin Garrix, Bono e The Edge,  un brano molto suggestivo e con un testo decisamente in tema con il terribile momento che il mondo stava vivendo a causa della pandemia, e, forse, anche per questo, davvero trascinante ed emozionante.

Ma come si chiama la canzone di EURO 2024 e a chi è stata affidata la produzione dell’inno degli Europei? La scelta per l’inno ufficiale di Euro 2024 è caduta  su un gruppo di artisti composto dai Meduza, un trio di DJ e producer milanesi, molto apprezzato per il loro sound elettronico, da Kim Petras, la popstar transgender di Bonn, salita agli onori internazionali grazie alla hit ‘Unholy’, e dagli One Republic, la celebre band americana da 16 milioni di copie vendute.

Il titolo di quella che diventerà la canzone-tormentone negli stadi e nelle radio europee è ‘Fire’, un’orecchiabile motivo dedicato alla forza dell’amore, capace di risollevarci nei momenti bui, che, nell’esplosivo ritornello, invita alla gioia di vivere al massimo la bellezza della notte.

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DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.

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