Per la prima volta nella sua storia la Macedonia giocherà l’Europeo. Decisivo il goal dell’eterno capitano Pandev nello spareggio contro la Georgia.
OH CAPITANO MIO CAPITANO
55′ del secondo tempo. Elmas entra in area di rigore georgiana e nello stretto scarica il pallone su Nestorovski: il giocatore dell’Udinese pesca l’inserimento del suo capitano che trafigge di sinistro il portiere avversario, segnando un goal storico per la sua nazione.
Al fischio finale di Taylor, il centravanti del Genoa non ha retto e per l’emozione è scoppiato a piangere sul campo, mentre i compagni di squadra lo sommergevano portandolo in trionfo come un eroe epico.
Quando la Macedonia si staccò dalla Jugoslavia nel 1991, Goran aveva 8 anni: 30 anni dopo giocherà il suo primo Europeo, da capitano e simbolo di un popolo intero in delirio dopo lo storico incontro di ieri sera a Tbilisi.
L’ITALIA COME SECONDA CASA
Pandev è recordman di presenze e di marcature segnate per la sua nazionale ma ha praticamente giocato solo in Italia, escluso l’inizio di carriera in patria al Belasica e una parentesi poco fortunata in Turchia al Galatasaray.
La squadra che lo porta nel nostro paese è l’Inter, per poi farlo girare in prestito prima allo Spezia e poi all’Ancona. L’esplosione arriva alla Lazio, quando Goran stagione dopo stagione cresce sempre di più conquistando i gradi da titolare diventando punto imprescindibile nello scacchiere di Delio Rossi. Nella squadra capitolina arrivano anche i primi titoli: nella stagione 2008-2009 vince da capocannoniere della competizione la Coppa Italia e l’anno successivo la Supercoppa nazionale.
Nel 2009, dopo una causa legale con Lotito, il calciatore torna in nerazzurro da svincolato dove qui vive i momenti migliori della sua carriera: con Mourinho infatti conquista lo storico triplete apportando un aiuto indispensabile alla squadra, per poi diventare campione del mondo nel dicembre 2010.
In quasi due stagioni a Milano vince sei trofei: uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, una Champions League ed un Mondiale per club, diventando uno dei giocatori più amati nella tifoseria interista grazie a un goal stupendo nel derby di ritorno del 2009-2010 e al goal allo scadere nel match di ritorno contro il Bayern Monaco in Champions League l’anno seguente che regala il passaggio del turno ai milanesi.
Finita l’avventura all’Inter passa al Napoli, dove vince altre due Coppe Italia garantendo esperienza al giovane progetto napoletano. Dopo una brevissima esperienza in Turchia al Galatasaray, Pandev ritorna in Italia al Genoa. Qui diventa giocatore chiave e simbolo della squadra, contribuendo in maniera fondamentale alle salvezze del Grifone nella massima serie. E ancora, a 37 anni, vuole continuare a stupire.