stadio olimpico

Aspettando l’Inter, impegnata questa sera a San Siro contro il Genoa, che potrebbe allungare a più 15 sulla seconda, la 27^ giornata ha fatto registrare molti risultati non attesi.

La Juventus, dopo il brodino contro il Frosinone del turno precedente, è incappata nella terza sconfitta nelle ultime sei uscite. A Napoli i bianconeri hanno giocato un ottimo primo tempo, con Vlahovic che si è divorato tre occasioni colossali, prima di subire al 42’ la rete di Kvara. La ripresa è stata più equilibrata con le emozioni racchiuse tutte nel finale. Pareggio dei bianconeri all’81’ con Chiesa, rivisto di nuovo ai suoi veri livelli dopo tanto tempo, gol-partita degli azzurri all’88’ con Raspadori, tempestivo a ribadire in rete l’ennesimo rigore che Osimhen si era fatto parare. Il nuovo Napoli di Calzona, se magari non convince ancora del tutto per continuità, almeno ha messo insieme due vittorie di fila e tiene aperto il sogno Champions.

Ha vinto nel finale anche il Milan, all’Olimpico contro la Lazio, grazie ad una rete di Okafor, una partita ben giocata dalla Lazio nel primo tempo, e meglio dal Milan nella ripresa, dopo l’espulsione di Pellegrini, il primo dei tre biancocelesti espulsi da Di Bello, che ha fatto riempire i salotti televisivi e le pagine di giornali di parole a ruota libera, lo stesso Lotito se n’è uscito con parole di fuoco. Di certo quest’anno il sistema arbitrale non sta funzionando affatto, comunque i rossoneri si prendono quello che non avevano raccolto contro l’Atalanta e si portano ad un solo punto dalla Juventus, Lazio che deve invece puntare tutto sul ritorno con il Bayern perché il quarto posto ora è distante ben 11 punti.

La sfida del Gewiss Stadium di Bergamo non ha tradito le attese, le due più belle realtà dell’anno, Inter a parte, si sono affrontate senza esclusione di colpi, e, dopo un primo tempo a tinte nerazzurre, in cui Lookman aveva illuso i bergamaschi, nella ripresa, come a Roma contro la Lazio, i ragazzi di Thiago Motta hanno ribaltato l’inerzia del gioco e il risultato  con la rete su rigore di Zirkzee e la volèe dal limite di Ferguson. Ora i felsinei sono attesi dalla sfida contro l’Inter di sabato al Dall’Ara, vedremo se riusciranno a fermare anche la corazzata di Inzaghi.

Chi non molla e sta arrivando di gran carriera nella zona nobile della classifica è la nuova Roma targata De Rossi. Con sei successi in sette uscite, condite di gran calcio espresso e di tantissimi gol realizzati, i giallorossi stanno dimostrando di essere una rosa completa e di qualità, contrariamente a quanto sostenuto pubblicamente da Mourinho a più riprese. Di Pellegrini, Lukaku, Dybala su punizione e Paredes su rigore le reti, cui il Monza ha saputo opporre solo la bellissima rete di Andrea Carboni nel finale. Ora il quarto posto è lì a 4 punti soltanto e con nessun altro in mezzo, chissà se nella capitale le vedove del vate di Setubal si sono chetate.

All’Olimpico di Torno è finita 0-0 tra Torino e Fiorentina, con tante occasioni da una parte e dall’altra, con i granata, rimasti però presto in 10 per l’espulsione di Ricci. La zona Europa si sta però allontanando e continuare a giocare bene senza raccogliere i tre punti è una vera jattura per Juric. Sull’altra sponda non sorride di certo Italiano che, se sta vedendo migliorare il gioco dei suoi, tuttavia sembra aver perso il treno Champions, ormai distante 9 lunghezze, per fortuna che ora ritorna la Confederation League.

In zona retrocessione non sono certo mancate le sorprese. Se tra Frosinone e Lecce il pari per 1-1 con reti di Cheddira e l’autorete del portiere Cerefolini, dopo il palo colpito su rigore da Krstovic, porta un punto per uno che non accontenta nessuno, ma che invece attira entrambe verso la zona più rischiosa, perde una grande occasione di tirarsi fuori dalle secche l’Empoli. Nicola, dopo sei risultati utili consecutivi, ha visto interrompersi la sua imbattibilità a 20’ dalla fine, quando Jankto, da centro area, ha trovato lo spiraglio giusto per regalare al Cagliari una vittoria di importanza capitale.

I sardi restano così agganciati all’Hellas, che ha trovato il gol-vittoria con Swiderski subito dopo che un buon Sassuolo  aveva perso il suo leader tecnico e morale, Berardi, che al rientro dal 1’ si è rotto il tendine d’achille, finendo la sua stagione e salutando anche l’Europeo. La prima in panchina di Ballardini non poteva essere più sfortunata, con i neroverdi che sono ora penultimi, distaccati di tre punti da Cagliari e Hellas.

Resta impelagato di brutto nella lotta per la salvezza anche Cioffi con la sua Udinese che non riesce a battere in casa neanche la derelitta Salernitana che, anzi, alla fine, è quella che ha più rimpianti per la mancata vittoria. Bellissime le due reti, di Tchaouna al 10’ e di Kamara nel terzo minuto di recupero del primo tempo. Per i granata si tratta del primo punto da quando è arrivato in panchina Liverani, ma la zona salvezza dista ora ben nove punti.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.