Se in Champions League la campagna delle squadre italiane può ritenersi abbastanza fallimentare quest’anno, con 3 eliminazioni su 3 agli ottavi di finale (l’ultima è quella abbastanza sorprendente dell’Inter), nelle altre coppe europee le nostre squadre stanno onorando al meglio l’impegno. Sia in Europa League che in Conference League, infatti, tutte e 4 le italiane impegnate hanno staccato il pass per il turno successivo, non senza qualche difficoltà.
Slavia Praga-Milan 1-3 (3-7 risultato complessivo)
La prima italiana impegnata in Europa League era il Milan di Pioli nel ritorno in Repubblica Ceca contro lo Slavia Praga. I rossoneri partivano forti dell’ampio vantaggio guadagnato a San Siro col 4-2 dell’andata e non hanno faticato più di tanto per chiudere la pratica al ritorno. Milan favorito anche, come già era avvenuto anche all’andata, da una prematura espulsione nella squadra ceca, stavolta per Holes al ventesimo del primo tempo. Gara in discesa per i rossoneri dunque, che già nel primo tempo hanno archiviato la questione grazie a Pulisic, Loftus-Cheek e Leao, che con la sua perla in pieno recupero ha chiuso la prima frazione sullo 0-3 per i suoi. 3 gol in 15 minuti che hanno dato il colpo del KO definitivo ai padroni di casa che a quel punto avrebbero dovuto recuperare 5 gol in 45 minuti e con un uomo in meno. Reazione d’orgoglio comunque arrivata, con lo Slavia che generosamente è riuscito a trovare quantomeno il gol della bandiera nel finale grazie a Jurasek, che ha fissato il risultato sul definitivo 1-3.
Fiorentina-Maccabi Haifa 1-1 (5-4 risultato complessivo)
Contemporaneamente al Milan è scesa in campo anche la Fiorentina, unica squadra italiana impegnata in Conference League. I Viola partivano dal vantaggio dell’andata, quando in trasferta riuscirono a imporsi nel finale grazie a Barak. Lo stesso calciatore ceco è risultato nuovamente decisivo anche nel ritorno al Franchi, quando all’ora di gioco ha sbloccato il match dopo un primo tempo a reti bianche. 1-0 che sembrava poter dare tranquillità ai ragazzi di Italiano in vista dell’ultima mezz’ora, con gli ospiti che però hanno tentato fino alla fine di rientrare in partita. Discorso qualificazione virtualmente riaperto al minuto 88, quando Khalaili ha trovato il gol del pareggio e della speranza per i suoi. Nonostante qualche piccolo spavento nel recupero però, la Fiorentina è riuscita a mantenere il risultato sull’1-1 con cui si è chiusa la gara e che garantisce ai Viola un passaggio del turno tutto sommato ampiamente meritato per quanto visto nei 180 minuti di gioco complessivi.
Brighton-Roma 1-0 (1-4 risultato complessivo)
Unica delle nostre squadre a uscire sconfitta dalla serata europea è la Roma di Daniele De Rossi, che perde 1-0 col Brighton di Roberto De Zerbi. Sconfitta indolore per i giallorossi però, che forti del 4-0 dell’andata all’Olimpico ottengono agevolmente la qualificazione. Nonostante il caldissimo pubblico casalingo la remuntada per i Seagulls era tutt’altro che semplice visto il pesante passivo dell’andata, con De Zerbi che ha costruito una partita all’attacco fin da subito per cercare un gol che avrebbe dato un po’ di speranza ai suoi. Brighton che ha creato tanto ma che ha trovato il vantaggio “solo” al 37esimo grazie a Welbeck servito da Estupinan. Rete che ha risvegliato gli entusiasmi del pubblico, con la Roma che si è ulteriormente compattata soffrendo il giusto e difendendosi con ordine. Anche nel secondo tempo la gara si è giocata quasi a una porta, con la Roma che ha cercato di agire in contropiede e col Brighton tutto riversato in avanti. Nonostante diversi tentativi dei padroni di casa il muro giallorosso ha retto bene però, con la partita chiusa sull’1-0 e con un complessivo di 4-1 a favore dei capitolini. Altra iniezione di fiducia importante per i ragazzi di De Rossi, che contro un avversario tutt’altro che semplice staccano il pass qualificazione con tutto sommato non troppa fatica.
Atalanta-Sporting Lisbona 2-1 (3-2 risultato complessivo)
Ben più ostica la pratica Sporting Lisbona per l’Atalanta invece, nell’ennesimo atto di una sfida infinita. In questa stagione, infatti, le due squadre si sono incrociate già 4 volte e al Gewiss è andata in scena la gara decisiva. Si partiva dall’1-1 dell’andata che poteva anche andare stretto ai nerazzurri per i 3 pali colpiti all’Alvalade appena una settimana fa. L’inizio non è stato dei più semplici, con uno Sporting grintoso che ha provato a fare la partita e che è pure passato in vantaggio intorno alla mezz’ora grazie a Goncalves ben servito dal bomber Gyokeres, per una volta uomo assist e non solo letale finalizzatore. Ospiti che sulle ali dell’entusiasmo hanno continuato a giocare bene, Atalanta che è stata brava in questa fase a non perdere lucidità e a non subìre il secondo gol. Nella seconda frazione è cambiata l’inerzia del match, con i nerazzurri che prima hanno rimesso in equilibrio la gara con Lookman e poi, 15 minuti dopo, sono passati in vantaggio con Scamacca. Mezz’ora finale in cui entrambe avrebbero potuto trovare altri gol ma col match che non si schioda dal 2-1 finale, che va benissimo ai ragazzi di Gasperini considerato l’1-1 dell’andata in Portogallo. Atalanta che dunque ottiene la qualificazione al prossimo turno e prosegue nel suo cammino, Sporting che per quest’anno dice invece addio all’Europa.