La 34^ giornata ha visto la festa dell’Inter che, sul campo, ha avuto ragione del Torino con un 2-0 maturato nella ripresa grazie alla doppietta di Calhanoglou, confermandosi un vero martello che ha inciampato solo contro il Sassuolo in campionato. Poi è stato solo tempo di festa con i due pulman a fare il loro corso trionfale nelle vie di Milano con l’apoteosi finale in Piazza Duomo.
Lo scontro tra le due immediate inseguitrici, Juventus e Milan, si è concluso con uno 0-0 bruttino, con il Milan più manovriero nella prima ora di gioco, pur senza creare chiare occasioni, e una Juventus arrembante nell’ultima mezz’ora, in cui avrebbe decisamente meritato la vittoria che solo Sportiello, con un paio di incredibili prodezze, le ha negato. Rossoneri matematicamente in Champions, bianconeri ormai ad un passo.
Si ferma di nuovo invece il Bologna che, contro l’Udinese, non va oltre l’1-1, dopo essere stato sotto per il gol di Payero a fine primo tempo, rimontando in 10 con una prodezza balistica di Saelemakers, decisamente il migliore in campo. Thiago Motta ha questa volta sbagliato la formazione iniziale, il resto lo ha fatto la caparbia difesa dei friulani che sono stati bravi a chiudere le linee di passaggio dei felsinei e a ripartire sempre con letale efficacia. Per Cannavaro sarà comunque difficile salvarsi se non si iniziano a conquistare delle vittorie. Intanto, dopo 22 anni, il Bologna è matematicamente in Europa, anche se per la Champions ora si fa più difficile e bisognerà lottare fino all’ultimo respiro.
Bella e scoppiettante la sfida del Maradona dove un grande e sfortunato Napoli si è visto raggiungere all’ultimo minuto dal solito gol di testa sugli sviluppi di un corner dalla Roma. Primo tempo a senso unico con Svilar che si erge ad autentico protagonista dicendo ripetutamente di no alle incredibili e numerose occasioni create degli azzurri. Dopo un inizio ripresa sulla falsariga della prima frazione di gioco, a sorpresa, sono però gli ospiti a passare in vantaggio, grazie ad un rigore di Dybala. I campani, punti sul vivo, raddoppiano gli sforzi e, prima pareggianoo con un gol di Oliveira, aiutato da una netta deviazione, e poi ribaltano il risultato con un rigore di Osimhen. Proprio nel finale arriva il pari di Abraham, tornato al gol dopo oltre un anno. Per la Roma la corsa Champions continua, per il Napoli invece si ferma.
Chi sembra non fermarsi più è l’Atalanta, che, anche con le seconde linee, ha agevolmente la meglio di un Empoli generoso e niente più. Di Pasalic, su rigore, e di Lookman, le reti degli orobici che guadagnano due punti su Bologna e Roma e si apprestano ad affrontare al meglio l’OM nella semifinale di Europa League. Gasperini ha forse in mano la migliore Atalanta di sempre, questo sembra l’anno in cui potrà finalmente alzare un trofeo, sublimando la sua incredibile carriera.
Un’altra squadra che sembra aver innestato il turbo è la Lazio, che nonostante una buona resistenza dell’Hellas, è riuscita a conquistare i tre punti con una rete di Zaccagni al 71’. Con Tudor tutto sembra tornato nella normalità, con i biancocelesti che vanno a mille e la zona Champions ormai ad un passo. La Lazio è ufficialmente iscritta alla lotta per entrare nell’Europa che conta, per i veneti sarà ancora durissima, ma non impossibile.
Torna al successo, questa volta davvero eclatante, la Fiorentina, che travolge un Sassuolo sempre più dimesso ed ormai candidato primario alla retrocessione. Il 5-1 finale se non è una sentenza per Ballardini e i suoi poco ci manca, per Italiano invece una bella boccata d’ossigeno dopo la bruciante eliminazione in Coppa Italia contro l’Atalanta, prima della sfida di Conference League contro il Bruges.
Finisce 1-1 la sfida tra Lecce e Monza con i salentini che si vedono raggiungere su rigore proprio all’ultimo minuto di recupero. Festa- salvezza solo rimandata, ma la strada, per i salentini, è ora decisamente in discesa. Solito Monza, coriaceo e roccioso, che non regala mai nulla e che è difficilissimo da superare.
Tra punti d’oro, dopo una serie di buoni pareggi, li conquista il Frosinone che ha la meglio per 3-0 sulla Salernitana, ormai matematicamente in serie B. Per Di Francesco si tratta ora di finire il buon lavoro fatto fin qui in questa volatona di quattro partite. Per i campani una stagione in cui non c’è proprio nulla da salvare.
Il turno si chiude con la sfida di questa sera tra Genoa e Cagliari in cui i sardi sperano di fare un’importante step verso la salvezza.