Turchia

Il girone F è tra i più imprevedibili in assoluto. Alla favorita Portogallo si aggiungono due nazionali di buona tradizione come Repubblica Ceca e Turchia, più una debuttante: la Georgia. Il focus sul raggruppamento partirà con un approfondimento sulla nazionale turca, allenata dall’azzurro Vincenzo Montella.

Storia e cammino verso Euro 2024

Gli ”Osmanlilar”(lett.gli Ottomani) hanno ottenuto la sesta qualificazione nelle ultime sette edizioni del campionato europeo, non raggiungendo la fase a gironi solo nel 2004. A livello di risultati, il punto più alto è stato raggiunto nel 2008 con l’accesso alle semifinali, arrendendosi solo alla Germania. Un bronzo, invece, per quanto riguarda i mondiali, nella ”chiacchieratissima” edizione di Corea del Sud-Giappone 2002. La nazionale di Sukur, Emre Belozoglu tra gli altri fu protagonista di un ottimo percorso, perdendo in semifinale con il Brasile ”pentacampione”. Negli ultimi europei, quelli di Euro 2020, la Turchia non è andata oltre la fase a gironi, deludendo nonostante avversarie, escludendo l’Italia poi campione, assolutamente alla portata. Nonostante un cammino altalenante, la formazione di Vincenzo Montella si presenta alla manifestazione di Germania 2024 dopo aver vinto il suo girone di qualificazione, distanziando di un punto la Croazia. Una squadra che ha mostrato un calcio propositivo, ma anche qualche lacuna in fase difensiva: caratteristiche che il giovane tecnico italiano si porta con sé da parecchio tempo. Presenti, infine, diversi giocatori di caratura internazionale e atleti interessanti che potrebbero costituire l’ossatura per il prossimo futuro. L’obiettivo è quello di superare almeno il proprio girone, in cui, come detto precedentemente, è l’equilibrio a regnare alla vigilia.

La rosa e la stella della squadra

Possibile 4-2-3-1 per Montella. In porta, una possibile rivelazione, dopo l’ottima stagione al Besiktas, potrebbe riguardare l’impiego di Gunok. Linea difensiva composta dalla coppia giovane Kaplan e Ozkacar, mentre i due terzini saranno Celik e Muldur. Parte indietro nelle gerarchie, ma è pronto per ritagliarsi una maglia da titolare, Merih Demiral, meno imprescindibile dopo prestazioni non del tutto convincenti e il passaggio nel campionato arabo. Mediana a due con la presenza di Ozcan e Kokcu e grande qualità sulla trequarti con il talento della Juventus Yildiz, capitan Calhanoglu e Guler, quasi mai schierato da Ancelotti ma che ha l’occasione di incidere nella rassegna. In attacco, favorito per una maglia da titolare Unal, ma occhio a possibili sorprese come l’utilizzo di un falso nueve. L’assenza di un giocatore del calibro di Yilmaz è sicuramente pesante in termini di esperienza, ma spetterà a mister Montella trovare nuove soluzioni e cercare nuove certezze all’interno di una squadra di grande talento.

Calhanoglu è sicuramente l’elemento di maggior caratura e qualità all’interno della Turchia. Simbolo del calcio turco, Calha è chiamato a prendersi la sua nazionale sulle spalle dopo una stagione splendida con la maglia dell’Inter. Giocherà in una zona più vicina alla porta, riprendendosi un ruolo che ha ricoperto con più continuità nel Bayer Leverkusen e nel Milan. Andando oltre l’aspetto tecnico, la sua indubbia qualità e i gradi di capitano gli impongono di tenere alto il livello della squadra. A trent’anni è arrivato il momento della consacrazione e quale occasione migliore per farlo con la Turchia in una rassegna continentale?

La lista dei convocati

Montella ha diramato la lista dei pre convocati, a cui seguirà necessariamente un corposo taglio, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato. Di seguito la lista completa.

  • Portieri: Bayndir, Alemdar, Gunok, Cakir.
  • Difensori: Muldur, Celik, Bardakci, Kaplan, Soyuncu, Demiral, Kabak, Akaydin, Ozkacar, Kadioglu.
  • Centrocampisti: Ozdemir, Uzun, Calhanoglu, Yuksek, Ayhan, Yokuslu, Kokcu, Ozcan.
  • Attaccanti: Omur, Kahveci, Akgun, Yildiz, Akturkoglu, Aydin, Guler, Yilmaz, Yildrim, Tosun, Unal, Kilicsoy, Yazici.

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DiGiacomo Colaprice

Dottorando in Storia Contemporanea, si occupa di calcio, basket e pallavolo. L'attenzione verso la Ligue 1 nasce come curiosità per un periodo di lavoro a Parigi, ma le passioni più grandi sono la storia e scrivere storie di calcio.