Stadio Angelo Massimino

Prosegue il percorso del Catania di Zeoli nei playoff di Serie C, un cammino quasi insperato dopo una stagione con tanti bassi e pochi alti. I rossazzurri, dopo aver superato nel primo turno l’Atalanta con non poca fatica hanno pescato dall’urna l’Avellino, già sfidato nel corso della regular season. Accoppiamento sicuramente ostico per gli etnei, che però son partiti forte davanti a un Massimino come sempre gremito, con oltre 18mila sugli spalti. Nei primi 10 minuti il Catania ha imposto il suo ritmo alla gara creando qualche chance importante soprattutto su palla inattiva, pur senza trovare il vantaggio. Ospiti che hanno preso le distanze a poco a poco e che si sono salvati anche dall’inferiorità numerica grazie al VAR, che ha revocato un rosso diretto sventolato dall’arbitro a Cancellotti dopo appena un minuto per un fallo da ultimo uomo su Di Carmine. Fase intermedia della prima frazione povera di occasioni, ma con la sensazione che potesse succedere qualcosa da un momento all’altro da entrambe le parti. La migliore occasione l’ha avuta Tello, che con un tiro di punta quasi da calcetto dal limite dell’area ha sfiorato il gol, complice anche una deviazione avversaria. Sul conseguente corner da segnalare un salvataggio praticamente sulla linea di un difensore irpino su un colpo di testa a botta sicura. Nel finale Avellino in crescendo che ha chiuso in avanti la prima frazione, impegnando Furlan su azione di calcio d’angolo proprio negli ultimi istanti.

Al riposo si è però andati sullo 0-0, con l’Avellino che ha mostrato forse maggiore fluidità nella sua manovra ma con un Catania che si è reso nel complesso più pericoloso in zona gol all’interno di un primo tempo comunque piuttosto equilibrato. Nella ripresa l’andamento del match è stato simile, con gli ospiti che, pur a un ritmo inferiore rispetto al Catania, hanno provato a imbastire qualche azione offensiva. Catania che anche grazie ai cambi di Zeoli si è rafforzato specialmente sulla corsia di sinistra, con Marsura autore di un paio di discrete iniziative. Intorno alla mezz’ora si è sbloccato il match, con Welbeck che ha raccolto una palla vagante verticalizzando subito verso Cianci al limite dell’area, che ha provato a servire Di Carmine sull’inserimento con la palla che gli è però rimasta tra i piedi. L’attaccante ne ha quindi approfittato per coordinarsi e fare partire una rasoiata potente e precisa col suo sinistro, che si è infilata alle spalle di Ghidotti. Pubblico in delirio e Catania in vantaggio, con Pazienza che ha provato a cambiare qualcosa nel suo Avellino per cercare il pari. Nel finale rossazzurri spreconi su un paio di ottime ripartenze in superiorità numerica, ma molto attenti in difesa ed a fare filtro a centrocampo, con un Quaini in grande spolvero. L’Avellino ci ha provato fino agli ultimi istanti di gara tentando anche la carta dell’ex con Michele Rocca messo dentro da Pazienza e sempre pericoloso con le sue incursioni in area. Ma non succede più nulla, con gli etnei che vincono il primo round e che si presenteranno al Partenio, sabato sera, con due risultati su tre a disposizione per andare avanti e approdare alle semifinali.

Il tabellino di Catania-Avellino 1-0

Marcatori: 71° Cianci.

CATANIA (3-5-2): Furlan; Monaco, Quaini, Castellini (81° Celli); Bouah Zammarini (62° Ndoj), Welbeck, Tello (62° Kontek), Cicerelli (52° Marsura); Di Carmine, Cianci (81° Chiarella).
A disp.: Albertoni, Donato, Rapisarda, Haveri, Sturaro, Chiricò, Costantino.
All: Zeoli.

AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cancellotti, Cionek, Frascatore; Ricciardi, De Cristofaro, Armellino, D’Ausilio (70° Rocca), Liotti (69° Tito); Patierno (80° Russo), Sgarbi (80° Gori).
A disp.: Pane, Pizzella, Rigione, Mulè, Llano, Palmiero, Pezzella, Dall’Oglio, Lores Varela, Marconi, Tozaj.
All: Pazienza.

Direttore di gara: Crezzini di Siena.

Ammoniti: Cancellotti, Kontek (A), Cicerelli, Quaini, Monaco (C).

Espulsi: /

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.