Dopo il 2-2 tra Croazia e Albania hanno parlato i due allenatori, con umori molto diversi. Dalic, C.T. della Croazia, è apparso deluso per molte fasi del match in cui i suoi avrebbero potuto fare di meglio: “E’ stata una partita molto dura, con due tempi molto diversi e nel secondo abbiamo dato tutto per andare in vantaggio, poi abbiamo subito un gol nei minuti di recupero. Il secondo tempo è incoraggiante, nel primo siamo stati pessimi, non siamo riusciti a fare nulla. Volevamo attaccare di più sulle fasce con Perisic e Juranovic. Nel primo tempo abbiamo cambiato poco il gioco, con Gvardiol cercavamo equilibrio, e con Petkovic volevamo mantenere il possesso palla. Non ci siamo riusciti. In questa fase eravamo lenti e macchinosi, non siamo riusciti a superarli. Nel secondo parziale abbiamo messo in campo giocatori più veloci ed è andata meglio da tutti i punti di vista”.
Infine lo stesso Dalic appare fiducioso per l’ultima partita del girone, in programma contro l’Italia, e tiene viva la speranza qualificazione: “Tutto è ancora nelle nostre mani. La vittoria contro l’Italia ci porterà avanti nella competizione”.
Le parole di Sylvinho
Decisamente più soddisfatto Sylvinho sulla prova dei suoi ragazzi, con l’Albania che ha giocato un’ottima partita e che avrebbe forse meritato qualcosa di più del pareggio, ai punti: “Bisogna rispettare l’altra squadra, perché la Croazia ha fatto davvero bene negli ultimi anni e hanno giocatori incredibili. L’intera partita è difficile da analizzare. Nel primo tempo abbiamo fatto davvero bene, nella ripresa abbiamo avuto difficoltà per più di 15-20 minuti, ma alla fine abbiamo meritato il pareggio. Bisogna rivedere la partita, ma è cambiata tantissimo nel secondo tempo. Penso che abbiamo fatto buone sostituzioni. Negli ultimi minuti abbiamo anche avuto occasioni per vincerla e, se ci fosse stato più tempo, avremmo potuto fare di più”.
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