Difesa da registrare, ma l’attacco trova un baby bomber da sogno

Ancora un’altra amichevole e poi campionato alle porte. Ieri Monza-Inter si è conclusa 2-2 nei novanta minuti, poi trionfo ai rigori (3-5 dcr). Ma i sorrisi non bastano a mascherare i problemi.

Cristian Chivu, anche ieri sera, ha visto i soliti fantasmi dietro: stessi uomini dello scorso anno, stessi cali di concentrazione, stessa fragilità fisica. Acerbi e compagni sembrano un po’ arrugginiti. Urge svecchiare prima della fine del calciomercato: qualche innesto e un paio di cessioni per ridare freschezza al reparto.

Il lato positivo? Le idee. Meno possesso sterile, più verticalizzazioni. Difesa alta fin sulla linea di metà campo, pressing feroce quando si perde palla. L’Inter si prende rischi, ma anche il pallone in zone pericolose.

E poi c’è lui: Pio Esposito. Ragazzo con la faccia da giovane da scuola calcio e colpi da centravanti navigato. Ieri, un tacco sontuoso ha mandato in tilt portiere e difesa brianzola. In curva già spunta il paragone pesante: “Sembra Vieri”. Calma — ma se il buongiorno si vede dal mattino…

Ora manca sempre meno allo start e quando i nerazzurri vedranno granata a San Siro allora lì, ogni distrazione si pagherà a suon di punti persi.

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