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Dopo la pausa per le partite di qualificazione ad Euro 2024 che, per gli azzurri, ha fatto registrare la facile vittoria contro Malta e la netta sconfitta con l’Inghilterra, rendendo la partecipazione agli Europei una pratica aperta ad ogni esito e tutt’altro che semplice e scontata, torna la Serie A che mette in calendario la nona giornata. Si comincia sabato con tre partite decisamente stuzzicanti, e dagli esiti imprevedibili, in cui scenderanno in campo tre delle nostre rappresentanti in Champions League.


VERONA-NAPOLI (dove vederla? Su DAZN)

Alle 15, al Bentegodi di Verona, si affrontano Hellas e Napoli. I gialloblu, a quota otto, sono reduci da due pareggi e quattro sconfitte nelle ultime sei uscite, dopo i successi ottenuti nelle prime due partite della stagione. Anche se conserva un discreto vantaggio rispetto alle squadre che popolano la zona calda della classifica, l’Hellas ha palesato una grande difficolta in fase offensiva, appena cinque le reti segnate fin qui, mentre il punto forte sembra essere la difesa, che ne fa un ostacolo difficilmente superabile per ogni avversario. Al momento l’unico dubbio riguarda il recupero di Hien, per il resto le scelte di mister Baroni sono assolutamente libere.


Il Napoli di contro arriva dall’inattesa e clamorosa sconfitta interna con la Fiorentina che ha fatto deflagrare in tutta la sua gravità una crisi che, sotto traccia, è aperta praticamente dalle prime giornate. La scollatura tra ambiente e mister pare insanabile, la breve striscia positiva aveva spento le polemiche successive all’altra sconfitta interna con la Lazio e al grottesco pareggio di Bologna. Garcia è costantemente sulla graticola: i tifosi rimpiangono Spalletti, De Laurentis è insoddisfatto come traspare dai suoi tweet, la squadra non sembra in sintonia con il gioco che l’allenatore francese vorrebbe imporre. Di certo essere già a sette punti dalla vetta non fa intravvedere, al momento, orizzonti di gloria. In più, giusto per aggravare le difficoltà, sono arrivati gli infortuni di Osimhen che ne avrà per un mese e di Anguissa, out per una ventina di giorni, unica nota lieta il recupero di Rrhmani.

TORINO-INTER (Dove vederla? Su DAZN)
Il match del pomeriggio, alle 18, vedrà di scena, all’Olimpico, Torino e Inter. La banda di Juric, partita con grandi propositi, dopo il mirato mercato estivo, si è invece arenata in una posizione di classifica anonima, i nove punti non sono certo adeguati al potenziale della rosa, del resto il campo ha fin qui palesato troppi problemi, tattici e, forse ancor di più, mentali. Ha davvero colpito, nella conferenza stampa post derby (perso con la Juventus 2-0), vedere il mister granata, quasi in lacrime, accusarsi duramente per la propria inadeguatezza nel trasmettere ai suoi ragazzi il suo credo.
I nerazzurri arrivano invece smaniosi di riprendere la loro corsa dopo l’inopinato, per come si era sviluppato il match (2-0 dopo appena 13’), pareggio interno contro il Bologna dell’ex Thiago Motta.

Gli uomini di Inzaghi, dopo l’esaltante vittoria nel derby, erano stati elogiati e additati quali padroni del campionato da esperti e commentatori di ogni testata, senza considerare però che si era appena alla quarta giornata, e tralasciando l’imprevedibilità e la volubilità tipiche del calcio. Da allora l’Inter ha perso in cattiveria e cinismo, fornendo prestazioni poco convincenti e altalenanti, il primo campanello d’allarme era suonato contro la Real Sociedad, il brusco risveglio con la sconfitta interna contro il Sassuolo. Inzaghi ha parlato di punti sanguinosi persi per strada, e ci sta, ma forse la squadra è un po’ corta, soprattutto in attacco dove le cessioni eccellenti non sono state forse adeguatamente colmate dai nuovi arrivi. Occorre pertanto azzerare tutto e ripartire non dimenticando le assenze di Arnautovic e Cuadrado.

SASSUOLO-LAZIO (Dove vederla? Su DAZN)
Il programma del sabato si chiude alle 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia, con la sfida tra Sassuolo e Lazio. I neroverdi rappresentano l’autentica mina vagante di questo, come dei precedenti tornei, squadra sempre difficile da affrontare, ma capace di esaltarsi con le grandi per poi cadere incredibilmente con le squadre, sulla carta, inferiori. Fin qui la classifica è specchio fedele di questo trend, dieci punti raccolti con vittorie esaltanti (il 2-1 a San Siro con l’Inter e la goleada interna 4-2 con la Juventus), ma anche di cadute imprevedibili, come quelle a Frosinone o in casa con il Monza. Nell’ultimo match, a Lecce, è finita 1-1. Quale sarà la versione di questa volta? Forse anche Dionisi vorrebbe saperlo, di certo ritrova Berardi, ringalluzzito dai due gol in azzurro, mentre resta ancora in dubbio l’utilizzo di Matheus Henrique.
Di contro la Lazio è reduce da una rocambolesca vittoria contro l’Atalanta per 3-2 che ha portato un po’ di ossigeno alla deficitaria classifica degli uomini di Sarri, issatisi anch’essi a quota 10. Questo inizio di campionato tuttavia è stato pieno più di ombre che di luci, la sola partenza di Milinkovic-Savic non giustifica le prestazioni mai completamente convincenti dei biancocelesti. Certo i nuovi arrivi hanno bisogno di tempo per inserirsi negli schemi del mister toscano, ma, sinceramente, era lecito attendersi qualcosa in più, undici punti di distanza dalla vetta paiono davvero un’enormità. Meglio sono andate le cose in Champions dove già arrivati quattro punti, a testimonianza forse di una rosa non completamente competitiva su tutti i fronti. La buona notizia è il probabile recupero di Ciro Immobile.

ROMA-MONZA (Dove vederla? Su DAZN e Sky)
Il lunch match della domenica vedrà impegnate all’Olimpico Roma e Monza. I giallorossi, dopo le titubanze iniziali e le solite, immancabili, polemiche su Mourinho, sembrano aver imboccato una strada più consona alle loro ambizioni, che non sono comunque di scudetto. A undici punti occorre che tutti quelli che sono davanti frenino a lungo, e rovinosamente, ma per ben figurare in Europa c’è ancora tempo e spazio. Dopo la fragorosa disfatta di Genoa sono infatti arrivate tre vittorie consecutive con dieci gol fatti e uno solo subito, che attestano una ritrovata solidità difensiva ed una facilita realizzativa che l’arrivo di Lukaku ha indubbiamente elevato sensibilmente. L’infermeria è tuttavia ancora troppo popolata con Dybala, Smalling, Pellegrini, Sanches e Llorente, e, questo, in chiave doppio impegno, può incidere non poco nei prossimi impegni.
Dall’altra parte il Monza, dopo il balbettante inizio di stagione, ha ingranato le marci alte e grazie a tre pareggi e due vittorie nelle ultime cinque gare è arrivato in zona Europa a dodici punti. La squadra dell’ottimo Palladino gioca un calcio coraggioso ed efficace, forte di un buon collettivo con qualche eccellenza, e il giocatore che più ha impressionato è senza dubbio Colpani. L’unico dubbio è per l’acciaccato Izzo.

BOLOGNA-FROSINONE (Dove guardarla? Su DAZN)
Alle 15 grande attesa per il Bologna che, al Dall’Ara, affronta la sorpresa Frosinone che lo precede di un punto. Thiago Motta ha portato grande entusiasmo, cultura del lavoro e logica premiante, tutti possono essere titolari, i migliori negli allenamenti della settimana possono indossare la fascia di capitano, ma ha dato soprattutto coraggio e forza ad un collettivo giovane e ancora tutto da scoprire. La bella prestazione di San Siro è giunta a coronamento di un ciclo di otto partite che ha visto i felsinei sconfitti solo nell’esordio interno contro il Milan, vittoriosi due volte e fermati sul pari in cinque occasioni, e forse proprio in questi pareggi sta la motivazione di una posizione di classifica non corrispondente a quanto visto in campo, anche se non si possono dimenticare i marchiani errori arbitrali, che fanno tuttavia parte del gioco. Grande attesa per Zirkzee che sta crescendo a vista d’occhio che, se segnasse con maggior frequenza, sarebbe già sulla lista della spesa di qualche top club, e per il ritrovato Orsolini, impiegato anche da Spalletti contro Malta. Ancora assenti Soumaoro, Posch, Lucumi e Chistiansen, difesa dunque ancora in emergenza con il jolly Calafiori che non sta facendo rimpiangere, da centrale, gli assenti.
La favola del Frosinone era iniziata con una dura sconfitta interna all’esordio contro il Napoli, ma poi, grazie al gioco e al coraggio inculcato dal ritrovato mister Di Francesco, sono arrivate belle prestazioni e tanti punti, inframezzati solo dalla sconfitta contro la Roma. La coda della classifica è per ora lontana e si può dunque giocare con coraggio e senza patemi, il Bologna rappresenta un test molto duro, ragion per cui ci si aspetta un incontro combattuto e spettacolare. Sicuramente sarà assente Harroui, altri sono da valutare, grande curiosità desta invece l’ex juventino Soulè, già a segno due volte.

SALERNITANA-CAGLIARI (Dove vederla? Su DAZN)
Sempre alle 15, all’Arechi ci si gioca già una bella fetta di serie A tra Salernitana e Cagliari, che occupano mestamente penultimo ed ultimo posto. I campani non hanno mai davvero ingranato, a parte il convincente 2-2 all’esordio contro la Roma, hanno raccolto solo altri due punti grazie agli 1-1 interni contro l’Udinese e il Frosinone, poi solo sconfitte, nette e senza troppe recriminazioni, con nulla che funziona né in attacco, né in difesa. Dopo l’esonero di Sousa è arrivato Pippo Inzaghi, a lui il delicato compito di dare serenità e compattezza ad una squadra troppe volte apparsa in balia degli avversari, nessun assenza importante in rosa permetterà al mister di fare le sue prime scelte orientative.

Se la Salernitana sta male, il Cagliari sta peggio, sei sconfitte e due miseri pareggi contro Torino e Udinese spiegano quel mesto due in classifica. Per Ranieri sarà difficile uscire dalle sabbie mobili in cui la squadra sta inesorabilmente affondando, la rosa è quel che è, non eccelsa, ma neppure così disprezzabile, ma, se in attacco, si realizzano solo tre gol, due dei quali del giovane ed interessante Luvumbo (in forse per questa trasferta) e la difesa fa acqua da tutte le parti…

ATALANTA-GENOA (Dove vederla? Su DAZN)
Alle 18, alla Gewiss Arena di Bergamo, l’Atalanta affronta il Genoa in un incontro che dovrà chiarire il ruolo delle due compagini in questo campionato. Gli orobici, reduci dalla rocambolesca sconfitta di Roma contro la Lazio, sono chiamati al pronto riscatto per rilanciare le proprie ambizioni in chiave Europa che conta. I tredici punti sono un buon bottino su cui pesano negativamente le due sconfitte di Frosinone e Firenze, per il resto, a parte lo 0-0 interno contro la Juventus, solo vittorie. I nuovi si stanno ambientando bene, per il gioco di Gasperini ci vuole tempo pazienza, e, per ora, solo De Ketelare sembra già un punto fermo, grazie alle sue buone prestazioni, mentre Kolasinac sta crescendo sempre di più. La sensazione è comunque che manchi qualcosa, forse a livello mentale, o forse, a livello fisico, i nerazzurri non sono più così dominanti e, per un gioco così difficile e dispendiosi è un grosso handicap. Assenti Tourè e Koopmeiners, mentre, nonostante la frattura al setto nasale, dovrebbe farcela Ruggeri.

Otto punti per una neopromossa sono un buon bottino che il Genoa di Gilardino ha conquistato mettendo in mostra bel gioco, coraggio e qualche individualità davvero importante, Gudmundsson su tutti, e subito dietro Retegui che dovrebbe farcela per la sfida di Bergamo. Dopo la sconfitta con annesso strascico di polemiche nella sfida con il Milan, i rossoblu sono alla ricerca di punti, anche se l’emergenza in infermeria continua, mancherà sicuramente Messias, mentre sono da valutare le condizioni di Strootman e Badelj.

MILAN-JUVENTUS (Dove vederla? Su DAZN)
La Scala del Calcio ospiterà alle 20.45 l’attesissima sfida tra Milan e Juventus, fin qui separate da appena quattro punti. I rossoneri sono risorti dalle ceneri di un derby disastroso sotto tutti i punti di vista dove avevano lasciato l’impressione di una totale impotenza nei confronti dei cugini, mentale prima di ogni cosa, ma anche tattica e d’approccio. In poco più di un mese tutto si è ribaltato, i ragazzi di Pioli hanno messo la freccia e sorpassato l’Inter e lo hanno fatto grazie alla solidità del gruppo che ha permesso ai nuovi di inserirsi gradualmente e bene. Il gioco non è sempre stato convincente, molto è ancora da fare e migliorare, alcuni ancora devono entrare nei meccanismi, ma l’assenza di un vice Giroud può essere surrogata dai tanti esperimenti che permettono alla squadra di avere più moduli e soluzioni.

L’emergenza però domenica la farà da padrona perché alle assenze per squalifica di Theo Hernandez e Maignan si sono aggiunte anche quelle di Chukwueze e Sportiello, oltre a quelle di Kalulu, Krunic e Loftus-Cheek che stanno lavorando a parte per rientrare in gruppo. Grande attesa anche per il derby tutto americano tra Musah e Pulisic, già determinati tra i rossoneri, e Weah e McKennie dall’altra, che sono in grande crescita.
Allegri è destinato sempre a far discutere gli esteti del bel calcio e a trovare denigratori anche tra molti dei tifosi bianconeri, ma per un allenatore preparato e di carisma come lui, si sa, quel che conta è il risultato, non importa se si vinca di corto muso, anzi forse è meglio perché la partita è andata proprio come era stata preparata. A parte qualche impaccio (il pareggio interno con il bologna e quello di Bergamo) e la debacle contro il Sassuolo, il resto sono state tutte vittorie che hanno portato la Juventus a quattro punti dalla capolista. Non è da trascurare il vantaggio di non disputare le coppe e questo, a lungo andare, potrebbe essere un vero surplus in ottica lotta per lo scudetto. Bianconeri pertanto tra i favoriti, per domenica Allegri ha alcuni problemi di formazione ci sono dubbi su Chiesa mentre dovrebbe farcela Vlahovic, assente sicuri Danilo, cui vanno poi aggiunti gli squalificati Pogba e Fagioli.


UDINESE-LECCE (Dove vederla? Su DAZN)

Lunedì si chiuderà la giornata con alle 18.30 Udinese-Lecce e alle 20.45 Fiorentina-Empoli.
I bianconeri, ancora a digiuno di vittorie, in una stagione in cui sembrano abbonati al segno X (ben cinque i pareggi,) sono chiamati a dare una svolta al loro campionato, fin qui decisamente sotto le aspettative, anche dei più pessimisti. Dopo i due pareggi contro Genoa ed Empoli solo una vittoria porterebbe serenità e nuova linfa tra i ragazzi di Sottil, permettendogli un bel salto in graduatoria.


In Puglia si comincia invece a sognare, un Lecce così, immaginiamo, neppure il più ottimista dei suoi tifosi se lo sarebbe aspettato, dodici punti in otto giornate con sole due sconfitte sono un bottino importante che gli uomini di D’Aversa si sono meritati con un calcio intenso, propositivo e coraggioso, con la ciliegina sulla torta del nuovo gioiello scovato da Corvino, Krstovic. I tre punti nello scontro diretto contro l’Hellas hanno dato ulteriore entusiasmo ai giallorossi, che, se riuscissero ad uscire indenni da Udine, porterebbero un nuovo, importante mattoncino per costruire una salvezza tranquilla.

FIORENTINA-EMPOLI (Dove vederla? Su DAZN E SKY)
Chiude il turno, al Franchi di Firenze, l’atteso derby toscano tra Fiorentina ed Empoli, un vero testa coda con i viola terzi a diciassette punti e l’Empoli terz’ultimo a quattro punti. I padroni di casa arrivano sulle ali dell’entusiasmo per la netta e meritata vittoria al Maradona contro i campioni d’Italia per 3-1. La squadra di Italiano ha fin qui colpito per mentalità, coraggio e bel gioco, palesato dalla discreta facilità con cui va in gol, grazie anche al ritrovato Nico Gonzales sempre più goleador. La difesa è, finora, il reparto che suscita più dubbi, già sette le reti subite, più altre quattro nei due match di Conference League. L’ambiente è carico di entusiasmo, l’unica partita sbagliata è stata la sfida di San Siro persa con l’Inter per 4-1, ma quel che fa ancora recriminare, in riva all’Arno, sono i due pareggi subiti in rimonta con Lecce e Frosinone, che avrebbero permesso ai toscani di essere a braccetto del Milan in testa alla classifica.
L’Empoli, dopo il ritorno di Andreazzoli in panchina, ha dato incoraggianti segnali di ripresa, almeno nell’approccio e nel gioco, molto più propositivo ed efficace. La strada intrapresa sembra quella giusta, però per risalire da una posizione davvero preoccupante occorre iniziare a fare risultato con maggiore continuità, cestinando definitivamente le cattive abitudini rispettate finora, con una sola vittoria, un pareggio e 6 sconfitte, altrimenti non si andrà tanto lontano.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.