di Rosaria Adorna
Le notizie relative al calcioscommesse che, nelle ultime settimane, sta scuotendo non poco i club calcistici degli Azzurri, continuano a dilagare.
Dopo l’inchiesta aperta su Nicolò Fagioli, proseguono le indagini della Procura Federale nei confronti di Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, per i quali il provvedimento di ritiro dalla Nazionale è stato immediato.
Come dichiarato a Radio Sportiva, l’avvocato dell’ex giallorosso, Gianluca Tagnozzi, si è così pronunciato in merito alla vicenda dell’assistito Zaniolo: “Ad oggi sappiamo che ha ricevuto un avviso di garanzia il 12 ottobre su ordine della procura di Repubblica di Torino e contestualmente gli hanno sequestrato il telefono, atto investigativo comune nell’ambito di un procedimento che lo vede indagato per violazione dell’articolo 4, legge 401 del 1989, perché parliamo di un reato minore, che prevede una sanzione con l’ammenda, anche oblabile. Adesso – continua Tagnozzi – gli investigatori studieranno il contenuto del telefono e vedremo. Ma oltre a questo, Zaniolo non ha ricevuto nulla e non è stato organizzato alcun interrogatorio dalla procura di Torino”.
Risulta, dunque, che l’ex romanista non è stato interpellato dalla FIGC e che – prosegue l’avvocato – “questa può intervenire solo se dovessero emergere scommesse su partite che ad oggi non sono contestate in nessun modo. Lo stesso Zaniolo lo ha escluso categoricamente. La Procura Federale non si è mai fatta sentire, non ha notificato nulla perché non è sua competenza, a meno che non ci sia ipotesi di scommesse sulle partite, cosa che escludiamo categoricamente.” Per quanto riguarda la situazione dello sportivo, inoltre, Tognatti afferma: “Nicolò Zaniolo l’ho sentito abbastanza tranquillo e sereno rispetto al tipo di contestazione. Ovviamente è molto dispiaciuto per aver lasciato la Nazionale ma è pronto a tornare a pensare solo al calcio”.