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Dopo due settimane e mezza dalla storica finale degli Australian Open che gli ha consegnato il titolo Jannik Sinner è tornato in campo nel torneo 500 di Rotterdam. Il primo turno gli ha riservato Van de Zandschulp, padrone di casa e con tutto il tifo a favore. Pratica tutto sommato semplice per l’altoatesino, che in circa 1 ora e mezza ha chiuso il match con un doppio 6-3. Agli ottavi Sinner sfiderà già nella giornata di oggi Gael Monfils e se dovesse passare troverebbe Milos Raonic ad attenderlo ai quarti. Vetrina importante per Sinner questa olandese, che potrebbe portarlo al terzo posto del ranking ATP se dovesse arrivare in fondo e vincere il torneo (grazie anche alla non partecipazione di Medvedev).

Il match è stato quasi mai in discussione, col primo set in cui Van de Zandschulp ha retto giusto i primi due game di battuta. Il break è arrivato nel quinto gioco dopo che Sinner l’aveva già sfiorato nel terzo, pur senza concretizzare le palle break in quell’occasione. L’olandese, persa la battuta, si è innervosito cercando di forzare i colpi per recuperare. Il risultato è stato un altro game al servizio perso con Sinner che ha agevolmente chiuso il primo parziale sul 6-3. Il secondo ha dato a Van de Zandschulp l’opportunità di tornare in maniera prepotente nel match ma l’olandese ha sprecato 3 palle break sullo 0-40 nel turno di battuta di Sinner. Jannik è riuscito a recuperare, andando ai vantaggi e vincendo il gioco. Questa è stata una spallata decisiva e definitiva al match, con Van de Zandschulp che ha perso la battuta nel game successivo, palesemente demoralizzato, e che non è più riuscito a rientrare in partita. Sul 3-0 è stata pura accademia per Sinner, che ha provato tattiche nuove pur senza perdere il comando delle operazioni e chiudendo nuovamente sul 6-3 anche il secondo e ultimo set. Pratica archiviata, ottava vittoria su 8 match nel 2024 per lui, ed è già tempo di pensare agli ottavi con Monfils che lo attende stasera.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.