Ferrari

Una delle protagoniste dell’ultimo weekend sportivo è sicuramente la Ferrari, che ha messo a referto una piccola impresa nel Gran Premio d’Australia chiudendo con i suoi due piloti davanti a tutti, complice anche l’uscita di scena prematura di Max Verstappen. Sul gradino più alto del podio è salito Carlos Sainz, davanti al suo compagno di scuderia Charles Leclerc. Un team radio del pilota spagnolo al suo box, proprio in prossimità della bandiera del traguardo, spiega bene a chi non lo conosce chi è Carlos Sainz: “Dite a Charles di avvicinarsi a me per celebrare questa vittoria insieme“. Un messaggio schietto, senza filtri, che dice tanto sull’unione tra lui e Leclerc e sullo stile dello spagnolo, da sempre un signore in pista e fuori nella sua esperienza in Formula 1. Un Sainz che, a dirla tutta, potrebbe anche avere uno spirito diverso considerato il benservito che gli darà la Rossa a fine stagione. Il suo contratto non verrà infatti rinnovato, con l’ombra di Lewis Hamilton sempre più vicina e pronta a occupare il suo posto al comando della Ferrari. E Carlos questo lo sa già da tempo, ma nonostante la “data di scadenza” della sua avventura lui continua a mostrarsi per com’è sempre stato: leale, sincero e grintoso.

Non un periodo semplice per lui nemmeno fuori dalla sua monoposto, se pensiamo all’intervento di appendicite che ha dovuto sostenere d’urgenza appena un paio di settimane fa. In quell’occasione lo ha sostituito un sorprendente Bearman, astro nascente che in Ferrari dovranno coccolarsi per il futuro. In Australia però Sainz è tornato a correre e lo ha fatto come se non avesse in corpo i 25 punti di sutura apposti dopo l’intervento di appena 16 giorni fa. Come se non fosse stato esposto per oltre due ore a una forza gravitazionale pari a quella che deve sostenere un pilota di un caccia militare. E, soprattutto, come se davanti a lui non potesse proprio starci nessuno in pista, per il rendimento forsennato mantenuto per tutta la gara. Una corsa che ha dimostrato una volta in più la sua professionalità e la sua tenacia e che è meritatamente riuscito a portare a casa. I numeri parlano chiaro: in mezzo all’impressionante scia di vittorie consecutive di Max Verstappen tra la scorsa stagione e questa ci sono solo due vittorie che portano un nome diverso ed è proprio quello di Carlos Sainz.

Lo spagnolo, sin dall’arrivo in Ferrari, ha sempre accettato di buon grado il ruolo di seconda guida, un gregario come ne è pieno questo sport che dovrebbe “proteggere” l’altro pilota durante le gare, tutto in nome delle strategie di scuderia. Eppure nello scorso weekend è successo l’esatto contrario, con Leclerc che ha difeso Carlos dagli altri piloti, permettendogli di concludere al primo posto una gara quasi perfetta. Ecco perché Sainz è un gregario atipico e “alla pari“, che nei modi non va mai sopra le righe ma che spesso e volentieri alza la voce in pista a suon di prestazioni. Un gregario diverso, per intenderci, dai vari Barrichello con Schumacher, o Perez con Verstappen, o ancora Bottas con Hamilton. Un ruolo che comincia a stargli stretto, ma che lui ha sempre vissuto con grande professionalità e c’è da giurare che continuerà a farlo fino all’ultima gara di questa stagione.

In fondo lo spirito e la lealtà sportiva sono cose di famiglia, lui che è figlio di un altro Carlos Sainz, quello che ha vinto l’ultimo Dakar (4 in tutto in carriera) oltre a 2 campionati del mondo di rally. Inevitabile la passione per le corse passasse attraverso il patrimonio generico da padre in figlio, accomunati dal nome oltre che dalla professione sulle quattro ruote. Ecco quindi che Carlos Jr. incarna al meglio valori di altri tempi, che lo rendono tra i piloti più apprezzati e stimati nel Circus della Formula 1 oltre che tra gli appassionati di questo sport. Difficile vederlo non sorridente o incupito, lui che nelle conferenze e nelle interviste mette sempre un pizzico di sana ironia e leggerezza. Caratteristiche che gli hanno permesso di affrontare l’incertezza relativa al suo futuro al meglio, se è vero che non c’è ancora nulla di stabilito relativamente alla prossima stagione. Le voci si rincorrono, con Sainz che sarà sicuramente il pezzo pregiato del mercato piloti della prossima stagione tra gli “svincolati” di lusso. Diverse al momento le opzioni per lui: si sta muovendo la Sauber, al momento nulla di particolarmente appetibile ma che tra due anni sarà la scuderia ufficiale dell’Audi e che metterebbe a segno un colpo importante anche mediaticamente con l’ingaggio di Carlos. C’è poi la Mercedes, con un giro di piloti che potrebbe vedere lui e Hamilton scambiarsi i rispettivi posti attuali. Infine non è da escludere nemmeno un ritorno in Red Bull, dove Sainz è cresciuto sin dalle categorie giovanili e dove potrebbe sostituire Sergio Perez, anche lui in scadenza di contratto. Insomma, le opzioni ci sono e sono anche parecchie, a lui e al suo staff le dovute valutazioni da qui ai prossimi mesi. Prima però c’è da concludere questa stagione che è ancora appena agli inizi. Un’annata che può riservare grosse sorprese a lui e ai tifosi della Ferrari, con Carlos Sainz che sicuramente cercherà fino all’ultimo giro dell’ultima corsa di lasciare un bel ricordo ai supporters della Rossa di Maranello.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.