stadio atalanta

L’Atalanta, come se ce ne fosse ancora bisogno, si è dimostrata lo scorso anno una squadra capace di stupire anche in Europa, dopo averlo fatto per diverse annate in Italia. Nell’ultima stagione è infatti arrivato forse il titolo più prestigioso nella storia della Dea, l’Europa League conquistata un po’ a sorpresa ma con pieno merito contro il Bayer Leverkusen in finale, che prima di quella gara sembrava imbattibile e che è stato letteralmente travolto dall’onda nerazzurra e da un Lookman formato extralusso. Atalanta che quindi si presenta alla griglia di partenza della prossima Serie A come una possibile concorrente anche per il titolo stesso. Con una struttura societaria solida e una tecnica altrettanto valida e consolidata, la Dea può ambire a posizioni di vertice. Ecco perché la dirigenza sta cercando di portare alla corte di Gianpiero Gasperini un mix di calciatori giovani e con esperienza internazionale, per cercare quell’ulteriore salto di qualità che consacrerebbe la Dea tra le big d’Italia in maniera definitiva. Per fare questo step, come già detto, serve intervenire attivamente in questa sessione di mercato (qui il recap sempre aggiornato con tutte le squadre di Serie A) e qualcosa è stato già fatto, in attesa di altri colpi che possano arricchire ulteriormente l’organico.

Sul fronte degli arrivi la spesa importante è stata fatta per Charles De Ketelaere al momento, riscattato dal Milan dopo l’ultima ottima stagione per ben 22 milioni di euro. Dall’Everton è poi arrivato Ben Godfrey per 12 milioni, difensore centrale 26enne nel pieno della maturità calcistica e capace di agire anche a destra all’occorrenza. Si è poi scommesso su Ibrahim Sulemana, 21enne mediano arrivato dal Cagliari per 7 milioni e mezzo e autore di un’annata sorprendente con i sardi. Infine la grande scommessa, quel Nicolò Zaniolo arrivato in prestito oneroso (quasi 6 milioni e mezzo) dal Galatasaray e che Gasperini proverà a rilanciare nella sua trequarti come già fatto lo scorso anno proprio con De Ketelaere. In ambito cessioni molto è rientrato nelle casse bergamasche, continuando quindi a perseguire quella politica di sostenibilità economica che ha sempre pagato i suoi frutti nelle ultime virtuose stagioni della Dea. Okoli è volato in Premier League al neopromosso Leicester per 14 milioni e, proprio ieri, anche Miranchuk ha salutato per 12 milioni, accasandosi all’Atlanta (club quasi omonimo) in MLS. È stato poi ceduto Cambiaghi, che è rientrato dal prestito all’Empoli e che è stato acquistato dal Bologna per 10 milioni. Duvan Zapata, riscattato dal Torino, ha poi portato altri 8 milioni e mezzo nelle casse nerazzurre. Altre cessioni che hanno fruttato un minimo tesoretto economico son poi state quelle di Zortea al Cagliari e dei due giovani Colley e Di Serio rispettivamente a Young Boys e Spezia, oltre al prestito oneroso di Piccoli al Cagliari. Operazioni che hanno fruttato altri 8 milioni e mezzo complessivi a bilancio. La rosa è stata poi sfoltita anche dai prestiti, con Gollini, Adopo e Cittadini che salutano temporaneamente accasandosi per una stagione a Genoa, Cagliari e Frosinone. Infine Palomino, alla naturale scadenza di contratto, è rimasto svincolato liberandosi a zero e alleggerendo il bilancio di un altro stipendio. Tutte operazioni che portano al momento il rendimento nerazzurro in positivo di oltre 5 milioni e che permetteranno alla dirigenza di muoversi ancora per regalare qualche nuovo innesto a Gasperini in vista dell’ormai prossimo inizio di stagione.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.

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