Ross Pelligra, l’imprenditore australiano che ha riportato l’entusiasmo alla piazza e ha permesso al Catania di tornare in Serie C dopo aver dominato il girone I di Serie D. Ma chi è Ross Pelligra?
Ross Pelligra è il presidente del Pelligra Group Pty Ltd, un’azienda leader mondiale nel settore dell’edilizia e dell’urbanistica con progetti industriali che valgono centinaia di milioni di dollari e insediamenti in tutto il mondo, dalla Cina all’India, passando anche per le Filippine. In Australia, il gruppo ha acquisito l’Adelaide United, un club di Serie A, e ha investito anche nell’hockey, nel basket e nel golf.
A giugno del 2022, Ross Pelligra ha presentato il suo progetto per la rinascita del Catania, dichiarando di farlo per suo nonno, i suoi genitori e tutti i siciliani che hanno voglia di calcio. L’imprenditore australiano ha scelto Catania per le sue origini e per le potenzialità del territorio vicino all’Etna, investendo ingenti risorse per rilanciare la squadra e costruire qualcosa di nuovo. Il presidente del Catania ha anche arruolato ex calciatori australiani come Mark Bresciano e Vincenzo Grella per lavorare al suo fianco.
Intervistato dal direttore di Catanista, Attilio Scuderi – con l’ausilio del direttore di Voci di Sport, Andrea Motta, che per l’occasione ha funto da traduttore e ‘prestato’ la sua voce al presidente rossazzurro -, Pelligra si racconta, parlando a tutto campo.
Presidente Pelligra, siamo in quello che è un po’ il tempio di Catania. Che sensazioni le da’ questo stadio?
Innanzitutto, grazie per essere venuti a trovarmi oggi, proprio qui, nella casa del Catania. Lo stadio, come vedete, al momento, sta ricevendo dei piccoli lavori di ristrutturazione. E, non appena questa ‘messa in piega’ sara’ terminata si prepara per accogliere i nostri tifosi meglio che mai.
Quali sono state le prime sensazioni quando è arrivato a Catania?
La prima volta che sono venuto a Catania ho sentito subito, da parte della gente, questo forte amore e attaccamento da parte nei confronti della squadra e della citta’. E faro’ di tutto, con i mezzi a mia disposizione, per far si’ che questo sentimento sia ricambiato in maniera appropriata
Chi è Ross Pelligra?
Ross Pelligra è una persona normale, come tutte le altre. Mi piace essere normale. Nel lavoro, prendo il comando. Mi piace assicurarmi di svolgere il mio ruolo lavorativo. Ma sono una persona normale. Mi piace essere normale. E quello che vedrai sempre in me è una persona normale con cui puoi avvicinarti e parlare in qualsiasi momento della giornata, sia in ambito lavorativo che al di fuori dell’orario di lavoro.
Presidente, lei è uno che scende a compromessi?
Non scendo a compromessi. Non lo faccio mai. Faccio sempre del mio meglio per assicurarmi che portiamo a termine il nostro lavoro nel miglior modo possibile.
Chi è la persona più importante per lei?
Nella mia vita la famiglia è molto importante. I miei genitori, i miei nonni, le zie, gli zii, l’intera famiglia. Amo tutti allo stesso modo.
Facciamo un passo indietro. Mondiali del 2006, ottavi di finale. Italia-Australia. Per chi faceva il tifo Ross Pelligra?
All’epoca mi trovavo in Australia e ho visto la partita. Ero molto felice. Non sapevo per chi tifare perché sono italo-australiano. Ma ero molto orgoglioso in quel momento perché ho potuto vedere due dei paesi che amo mostrare una vera mentalità sportiva e sfidarsi in un palcoscenico così importante.
In quella partita, in campo c’era Vincenzo Grella, attuale presidente del Catania. Proprio lui, a più riprese, ha fatto capire di voler portare il ‘brand’ Catania a livello internazionale.
È vero. Stiamo lavorando per connettere l’Australia a Catania, ma anche il resto del mondo a Catania. Il motivo? Le persone di tutto il mondo devono conoscere questa città e questo club. Così come già sta succedendo in Australia.
Quante chance ci sono che questo avvenga?
Ho la volontà è di portare a termine questo compito al 100%. Lo faremo. Connetteremo sempre più persone in Australia per far capire cosa è Catania. In Australia, ci sono persone non di origine catanese, non di origine siciliane e persino non italiane che adesso tifano per il Catania e vengono a guardare le partite la domenica sera nei locali, nei bar e nei ristoranti dove ci incontriamo, e persino nei nostri quartier generali. Insomma, abbiamo persone in tutta l’Australia che tifano per il Catania e inizieremo a creare un seguito a un livello ancora più internazionale per ottenere il riconoscimento che Catania merita.
Quando si sveglia al mattino, qual è il suo primo pensiero?
Il mio primo pensiero è assicurarmi che tutti quelli intorno a me siano felici. Mi assicuro che tutti stiano facendo ciò che desiderano fare. Ma la cosa più importante è che mi assicuro che il sole splenda per tutti quelli intorno a me.
Passiamo allo stadio. Pensate a un nuovo impianto o a ristrutturare il Massimino?
Al momento stiamo effettuando valutazioni per verificare le possibilità dell’attuale struttura. Ci sono lavori di ristrutturazione in corso per migliorare il livello del Massimino. Personalmente, sono ottimista – ma sto ancora aspettando le relazioni dei miei collaboratori per sapere cosa deve essere fatto con lo stadio per portarlo ad un livello ancora più alto. E vogliamo fare ancora molto di più, con l’ausilio del comune e l’amministrazione locale.
Facciamo un passo indietro. Perché la scorsa estate avete deciso di acquistare proprio il Catania?
Al momento di acquistare il Catania, abbiamo effettuato delle attente valutazioni sull’acquisto del club. E abbiamo ritenuto di avere maggiori opportunità qui a Catania di rimodellare il club per soddisfare le esigenze dei tifosi di oggi e del prossimo millennio. Siamo stati in grado di partire da una tela bianca e costruire il club intorno alle esigenze dei tifosi del presente.
A parte il Catania, che genere di investimenti vuole fare il Pelligra Group in Italia?
Per quanto riguarda la Pelligra Italia, abbiamo l’intenzione di sviluppare progetti come facciamo in Australia, sul versante dei lavori edili e della progettazione. Al momento stiamo valutando su quali progetti investire. Per quanto riguarda la parte sportiva del gruppo, l’obiettivo è creare infrastrutture che permettano ai giovani di lavorare bene su questi progetti sportivi. Una buona parte degli investimenti andranno in questa direzione. Sono molto contento, anche se so di poter fare di più.
È soddisfatto come imprenditore?
Sono molto contento, anche se so di poter fare di più.
In che modo?
Migliorando. Come essere umano, cerco sempre di migliorare e diventare una persona migliore. Come imprenditore, faccio lo stesso. E faremo così anche con il Catania. Siamo qui esclusivamente per migliorare e ottenere risultati migliori per le persone di questa città.
Qual è l’apporto che Giovanni Caniglia può dare al progetto?
Giovanni Caniglia è stato scelto come Amministratore di Pelligra Italia per guidare l’espansione del nostro gruppo imprenditoriale. È un caro amico e ha le carte in regola per aiutarci a crescere come Gruppo Pelligra.
Cosa hanno portato Vincenzo Grella e Mark Bresciano?
La loro esperienza. L’esperienza che Vincenzo Grella e Mark Bresciano portano è quella di conoscere il gioco del calcio, ma anche il mondo degli affari. Sanno come funzionano i club, sono stati in giro per il mondo come calciatori, hanno partecipato a competizioni iridate, tra cui i Mondiali. Averli al mio fianco è una garanzia di certezza che otterremo i risultati giusti per il nostro staff, la squadra e i tifosi.
Le sta piacendo questa esperienza a Catania?
Sì, sono davvero molto felice perché mi diverto. Vedo la mia squadra vincere. Vedo il duro lavoro dei giocatori. Vedo i tifosi che sostengono la squadra in ogni momento. Ma la cosa più importante è che tutti lavorano insieme come un grande team. È incredibile. Mi sto davvero godendo questo momento.
Quanto è importante avere, dentro e fuori dal campo, un team di livello?
La cosa importante è avere un team unito, con esperienza e che lavori insieme, colmando le lacune l’uno dell’altro per raggiungere un obiettivo comune. Abbiamo veramente una squadra forte.
Cosa non le piace nel calcio?
Non accetto la mancanza di rispetto nei confronti del Catania e di Catania. Come città, come squadra e come brand.
E nella vita?
Non mi piace quando la gente non dà il massimo, non dà il meglio di sé nella vita di ogni giorno.
Quali sono i valori più importanti in cui crede?
La mia famiglia mi ha insegnato che è fondamentale avere rispetto per il prossimo e lavorare sodo. È questo che conta nella vita.
A quale club, nazionale o internazionale, si ispira?
Ogni club è costruito intorno ai propri tifosi. Se dovessi dire quale sarà il futuro del Catania, posso dire che sarà diverso da ogni altro club. Avrà il suo marchio e la sua identità propria. E sarà conosciuto in giro per il mondo come il Catania. E stiamo lavorando sodo per questo.
Come si immagina la festa della promozione, pianificata per il 30 aprile, l’ultima giornata di campionato, che prevede anche il suo ritorno a Catania?
Immagino la festa della promozione come molto grande e divertente. L’atmosfera sarà festante e immagino tante lacrime di gioia.
E per la Serie C che budget metterete a disposizione?
Guarda, questa domanda mi è stata posta da molte persone ed è una domanda difficile a cui rispondere, perché stiamo ancora disputando il campionato di Serie D. Dobbiamo completare questa stagione. Il prossimo anno sarà diverso. E anche il tipo di budget sarà differente. Forniremo qualsiasi tipo di budget sia richiesto per centrare i nostri obiettivi. Non risparmieremo energie o risorse. Quest’anno è stato così e finora sta andando alla grande. Il prossimo anno faremo lo stesso. Quindi, il budget sarà chiaramente superiore. Ma ti ripeto, non ho cifre ancora perché i miei collaboratori stanno lavorando su questo aspetto con l’obiettivo di presentarlo al consiglio di amministrazione.
A Catania si eleggerà presto il primo cittadino. Che sindaco si aspetta?
Un sindaco che la gente sceglierà per prendersi cura delle esigenze di cui la città ha bisogno in questo momento storico. Il che ci entusiasma parecchio.
Che idea si è fatto della politica locale?
Ovviamente, non risiedendo a Catania in pianta stabile e non conoscendo i minimi dettagli della politica italiana, sto cercando di capirne di più. E guardo agli sviluppi futuri con estremo interesse.
Come sono andati gli incontri che ha avuto finora con la classe politica locale?
Finora è stato tutto abbastanza fruttuoso. Mi piace incontrare le persone e capire come funziona il tutto. Ripeto, sono ancora in fase di apprendimento, ma sto ancora imparando molto sui partiti politici e su come funzionano le cose qui. E mi appassiona.
Su quale aspetto verterà lo sviluppo del club?
Ogni singolo tassello del progetto è importante per noi e tutti devono procedere allo stesso ritmo se vogliamo essere forti sotto ogni aspetto. E questo ci renderà un club più forte nei prossimi anni.
Come fa, durante la settimana, a seguire sia i suoi affari a Catania, sia quelli in Australia?
La mia settimana lavorativa funziona così: durante la giornata svolgo il mio lavoro di tutti i giorni nel campo dell’immobiliare, qui in Australia. E poi di sera, quando Catania si sveglia, passo il resto del pomeriggio e della serata a capire cosa sta succedendo con il club e con la squadra. Per me, entrambi i progetti sono importanti. Mi entusiasmano in egual misura.
Qui in Italia, c’è solo il calcio nella testa di Ross Pelligra?
Come sapete, oltre al calcio, il mio core business è nel mondo dell’edilizia. E, come gruppo, stiamo valutando che tipi di investimenti possiamo fare in tal senso, anche in Italia. Calcio ed edilizia sono due settori totalmente diversi. Ma metto lo stesso impegno e la stessa passione in entrambi i settori, perché ogni parte del nostro business è altrettanto importante.
Cosa pensa suo padre di questa avventura a Catania?
Mio padre è estremamente entusiasta di questa avventura a Catania. Ne parla con i suoi amici ed è felice di vedere che stiamo facendo così bene. Ma questo è quello a cui siamo abituati: ottenere risultati concreti.
Pensate di fare un ritiro del Catania in Australia?
Stiamo valutando la possibilità di un ritiro in Australia. Non abbiamo ancora risposte in tal senso. Ovviamente, spetta a Vince e Mark decidere. Ma sì, non escludo che ci sia la possibilità di farlo, a un certo punto.
Spendere è uguale a vincere?
È importante spendere in modo strategico e lavorare duramente ogni minuto, ogni giorno. Ecco perché non dico ancora che abbiamo vinto il campionato, perché abbiamo ancora tanta strada da percorrere da qui al termine della stagione.
La spaventano le critiche?
No, non sono mai stato preoccupato, poiché credo in ciò che faccio.
Dove vede il Catania tra cinque anni?
Lo vedo in Serie A. Stiamo lavorando sodo. I traguardi che stiamo raggiungendo ci stanno portando in quella direzione. Il nostro obiettivo numero uno è arrivarci.
Il centro sportivo si farà o rimarrete a Nesima?
Inizieremo con Nesima perché abbiamo preso l’impegno. Tuttavia, stiamo valutando quanto grande deve essere la struttura per avere un centro di allenamento di livello mondiale per la nostra prima squadra e le squadre giovanili. È una necessità. Se vogliamo avere successo nel mondo del calcio, dobbiamo assicurarci che ogni aspetto del nostro allenamento, dalla prima squadra ai pulcini, sia al livello giusto. E che le nostre squadre giovanili abbiano la capacità di allenarsi bene.
Teme che la politica possa spaventare il suo progetto?
No, non sono preoccupato perché la mia intenzione è di rispettare le leggi e le normative urbanistiche in vigore, lavorando in collaborazione con le autorità competenti. La nostra priorità è quella di realizzare il progetto mantenendo fede alla visione del comune e degli altri soggetti coinvolti. Non ci serviremo della forza dell’istituzione calcistica per ottenere ciò che vogliamo, ma agiremo in modo trasparente e nel rispetto della legge. Qualunque sia il sindaco e la sua amministrazione, siamo pronti a collaborare con loro.