Catania

Serata per certi versi storica quella del Massimino, col nuovo Catania di Ross Pelligra che porta a casa il suo primo trofeo dopo una partita pazza e dai mille ribaltamenti. Rossazzurri che hanno dimostrato una volta in più che mettendo in campo i loro valori tecnici possono battere chiunque anche in una stagione così complicata. Anche la partita di ieri non era iniziata al meglio con il Padova, già forte del vantaggio dopo la gara dell’andata, che era passato subito avanti dopo pochissimi minuti. Catania che ci ha messo un po’ a ricompattarsi ed a reagire, colpita a freddo da un gol che avrebbe potuto già chiudere il discorso. Ma una partita al Massimino è lunga per chiunque e gli etnei sono riusciti a rimettersi in carreggiata già prima della mezz’ora con Di Carmine, bravo dagli 11 metri a spiazzare Zanellati. Brivido per i padroni di casa poco dopo, quando il Padova passa nuovamente avanti prima dell’annullamento del gol ospite da parte del VAR. Prima dell’intervallo l’equilibrio si rompe nuovamente, a favore dei padroni di casa stavolta: bellissimo 1-2 in area tra Zammarini e Cicerelli, con quest’ultimo che chiude in buca d’angolo trovando un gol fondamentale per la rimonta rossazzurra.

Dagli spogliatoi dopo l’intervallo esce un Padova diverso, che per buona parte del secondo tempo schiaccia indietro il Catania alla ricerca del gol del pareggio. Etnei che soffrono tanto in questa fase e che capitolano intorno alla mezz’ora della seconda frazione, quando il Padova pareggia sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ospiti che dopo il gol hanno ritrovato convinzione portando l’inerzia mentale del match dalla loro parte, inerzia che però ha preso una piega definitiva al 77esimo, quando Delli Carri si prende un meritato rosso diretto (dopo revisione al VAR) per un intervento tanto pericoloso quanto inutile su Cianci a centrocampo. Rossazzurri che, in vantaggio di uomini, si sono riversati in avanti alla ricerca del gol, arrivato in maniera fortuita da corner proprio nel finale: una sponda di Monaco ha infatti innescato Marsura, che con una fortunosa deviazione di ginocchio ha trovato il 3-2 che ha prolungato il match ai supplementari. Nell’extra time succede veramente poco, col Catania che non riesce a concretizzare la superiorità numerica creando pochissime occasioni da gol. Padova che a sua volta cerca di compattarsi e difendersi ordinatamente per arrivare indenne alla lotteria dei calci di rigore. Quando i tiri dagli 11 metri sembravano cosa fatta però, ecco il gol che sposta definitivamente gli equilibri e che può svoltare l’intero finale di stagione del Catania: Quaini mette una palla visionaria in area di prima, con Marsura che la mette al centro precisa sulla testa di Costantino, che anticipa il suo diretto avversario e trova il gol del 4-2. Delirio al Massimino, in uno stato collettivo di euforia mista a incredulità. Finisce così dopo un’appendice al recupero di qualche minuto, col Catania che mette a segno una clamorosa impresa e che alza la coppa al cielo in un Massimino senza pubblico (esclusi i 1500 bambini a cui è stato permesso l’ingresso). Titolo importante per la bacheca etnea ma ancor di più per l’aspetto mentale, col Catania atteso da 4 finali in campionato per conquistare i punti salvezza necessari a salvaguardare i playoff e che adesso potrà affrontare le ultime gare con ben altro spirito e convinzione.

Il tabellino di Catania Padova 4-2 (d.t.s.)

CATANIA (3-5-2): Albertoni; Castellini (108′ Chiarella), Monaco (105′ Kontek), Celli; Bouah (79′ Rapisarda), Peralta (66′ Chiricò), Quaini, Zammarini, Cicerelli (82′ Marsura); Cianci (79′ Costantino), Di Carmine.
A disp. Furlan, Donato, Curado, Ndoj, Haveri.
All. Zeoli.

PADOVA (4-2-3-1): Zanellati; Belli (65′ Faedo), Delli Carri, Perrotta, Villa; Radrezza (80′ Fusi), Crisetig; Liguori (80′ Crescenzi), Varas, Valente (65′ Palombi); Bortolussi (87′ Capelli, 110′ Zamparo).
A disp. Donnarumma, Mangiaracina, Favale, Cretella, Bianchi, Dezi, Tordini.
All. Torrente.

Direttore di gara: Nicolini (Brescia)

Reti: 3′ Bortolussi, 26′ rig. Di Carmine, 44′ Cicerelli, 73′ Perrotta, 89′ Marsura, 120′ Costantino

Ammoniti: Monaco, Castellini (CT); Belli, Valente, Fusi (PD)

Espulsi: 77′ Delli Carri (PD)

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.