Ta’ Qali (Malta), dal nostro inviato – Jaap Stam, ex difensore di Lazio e Milan, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di VociDiSport.net al termine della partita disputatasi a Malta, tra una rappresentativa di leggende del Manchester United e una squadra composta da ex giocatori locali.
La nostra redazione era presente e, al termine della gara (persa dalla squadra di Stam 4-0, ndr) ha avuto modo di chiacchierare con l’ex difensore olandese, campione d’Europa con il Manchester United nel 1999.
Jaap, in Italia hai lasciato il segno con due squadre in particolare, Lazio e Milan. Partiamo proprio dai rossoneri che oggi hanno annunciato l’arrivo del nuovo allenatore, Fonseca.
“Ottima scelta da parte del Milan. Si tratta di un allenatore di livello, che ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. Fonseca ha tutte le carte in regola per riportare il Milan ai fasti di una volta”.
Passiamo alla Lazio che, in un anno, è passata dalla qualificazione in Champions league all’ufficializzare il terzo tecnico in panchina (dopo Sarri e Tudor). Che stagione ti aspetti dalla squadra di Marco Baroni?
“Le stagioni della Lazio sono caratterizzate sempre da alti e bassi, quindi non mi sorprende che, dopo una stagione fantastica, conclusasi con l’approdo in Champions League, l’anno scorso il club abbia vissuto una stagione un po’ più balbettante. Spero che con l’arrivo di Baroni la Lazio possa trovare la sua dimensione, centrando la qualificazione in Champions, anche se non sarà semplicissimo, visto l’ottimo livello del campionato italiano”.
Quando si parla di Lazio e Milan, viene in mente Jaap Stam, ma anche Alessandro Nesta, con cui hai giocato insieme tanti anni. Proprio Nesta, che ieri è stato presentato ufficialmente come nuovo allenatore del Monza.
“Sono contento per Alessandro perché è una persona fantastica, oltre a essere un ottimo allenatore. Sono convinto che il Monza ha fatto bene a sceglierlo perché è un tecnico preparato, che farà giocare bene i suoi ragazzi. Poi, cosa non indifferente, è stato chiamato da un nostro vecchio amico in comune, Adriano Galliani, che sicuramente gli darà fiducia e non gli darà troppe pressioni. Il che è fondamentale per un allenatore che fa il suo esordio in Serie A”.
Concludiamo, Jaap, con una domanda sul tuo futuro. Da tre anni, ormai, sei senza squadra. Pensi che ci sia possibilità di vederti su una panchina in Italia, o è ancora troppo presto?
“Non è mai troppo presto per l’Italia, un paese in cui da calciatore sono stato benissimo, giocando in due squadre importantissime, incontrando tante persone fantastiche e avversari di estremo livello. La Serie A, del resto era, ed è tuttora, uno dei campionati più belli e competitivi del mondo e se la mia famiglia non avesse avuto il desiderio di tornare in Olanda, dove ho concluso la mia carriera da calciatore, avrei sicuramente giocato più a lungo in Italia. Quindi sì, assolutamente se l’Italia chiamasse risponderei presente”.