La Svizzera è inserita nel girone A di Euro 2024 con i padroni di casa della Germania, la Scozia e l’Ungheria. Con uno dei due posti qualificazione virtualmente preso dalla Germania, sorprese a parte, il secondo posto se lo giocano le altre tre. La Svizzera in questo senso può sicuramente dire la sua, andiamo quindi a scoprire la sua storia e come si presenta a questo campionato europeo.
La storia negli europei e il Palmarès
La Svizzera ha una tradizione piuttosto recente nei campionati europei con 5 partecipazioni, la prima delle quali nel 1996. Nazionale che di recente ha ottenuto i suoi migliori piazzamenti, come da quarti di finale raggiunti nel 2020. Il Palmarès è piuttosto povero infatti, con soltanto una medaglia di argento ottenuta alle Olimpiadi del 1924, esattamente un secolo fa. Il ranking attuale la vede al 19esimo posto, a testimonianza di un movimento calcistico in crescita nelle ultime stagioni. Nelle fasi finali di un campionato europeo gli svizzeri sono partiti con una eliminazione al primo turno nel 1996, replicando poi nel 2004 anche a causa di un girone di ferro con Croazia, Francia e Inghilterra. Stessa sorte nel successivo torneo del 2008 poi, col girone A chiuso all’ultimo posto nonostante avversari sulla carta non impossibili (Turchia e Repubblica Ceca oltre al Portogallo). Come già detto è andata meglio nelle ultime due edizioni che hanno visto la Svizzera partecipante, con gli ottavi e i quarti di finale raggiunti rispettivamente nel 2016 e 2020. In quest’ultima occasione il cammino si è interrotto contro la Spagna ai calci di rigore, potendo però fregiarsi dell’eliminazione della favoritissima Francia agli ottavi. Questa continua crescita avvenuta nell’ultimo decennio pone quindi la Svizzera come seconda forza nel suo girone e possibile outsider del torneo.
Il cammino verso Euro 2024
Il percorso che ha portato la Svizzera ad Euro 2024 non è stato dei più agevoli, con gli elvetici che hanno sofferto più del previsto in un girone tutto sommato abbordabile sulla carta. Le avversarie erano infatti Andorra, Kosovo, Bielorussia e Israele, oltre alla Romania che ha chiuso al primo posto con 22 punti. La Svizzera era partita molto bene nelle prime 6 gare con 4 vittorie e 2 pareggi, ma nelle ultime giornate ha conquistato appena 3 punti in 4 partite venendo scavalcata proprio dalla sorprendente Romania. Alla fine del girone i punti sono stati 17, sufficienti per passare come seconda classificata davanti a Israele fermo a 15.
La rosa e la stella della squadra
La rosa a disposizione di Murat Yakin vede tanto talento in rampa di lancio soprattutto davanti, zona in cui storicamente gli svizzeri hanno faticato senza mai trovare un vero e proprio bomber nella loro storia, escluso Frei recordman di gol con 42 centri in carriera. La stella della squadra è però in porta, quel Yann Sommer che va ormai per i 36 anni ma che è ancora assoluta garanzia tra i pali. Il portiere ex Bayern Monaco ha vinto quest’anno il campionato con l’Inter da protagonista e vanta ben 10 titoli con i club in carriera. Dietro di lui Kobel del Borussia Dortmund sembra essere il favorito per fargli da vice, con Mvogo che dovrebbe fare il terzo.
In difesa nel 4-2-3-1 di Yakin troverà spazio senza dubbio Akanji, centrale del Manchester City in piena maturazione e molto affidabile. Accanto a lui con buona probabilità uno tra Schar e Elvedi. C’è poi anche Ricardo Rodriguez, utilizzato nella difesa a tre da Juric quest’anno al Torino e che può benissimo ricoprire anche il ruolo di terzino sinistro. A chiudere il reparto, sulla base delle indicazioni arrivate nelle ultime amichevoli, potrebbero esserci Mbabu, Comert, Widmer e Garcia. Occhio poi ai giovani Omeragic e Zesiger, che possono offrire freschezza e spensieratezza e con già 5 e 3 presenze all’attivo.
A centrocampo confermatissimi i veterani Xhaka e Freuler a creare gioco, con Zakaria a spezzare quello avversario. In risalita anche le quotazioni di Aebischer, autore di una gran stagione come tutto il sorprendente Bologna di Thiago Motta. Sull’esterno Shaqiri e Steffen dovrebbero rientrare nella lista dei convocati definitiva nonostante i 32 anni di età, col primo in particolare che può vantare ben 121 presenze e 30 gol con gli elvetici. Come volti nuovi potrebbero poi vedersi Bislimi, Kutesa e Sierro, testati da Yakin in occasione delle ultime amichevoli dei suoi.
Davanti come già detto tanta gioventù, con un altro “bolognese” come Ndoye che dovrebbe avere un posto assicurato, come anche l’attaccante del Milan Okafor. A chiudere il reparto potrebbero poi esserci Vargas dell’Augsburg (già 41 presenze in nazionale a 25 anni) e il classe 2000 Amdouni, in forza al Burnley e con già 6 gol in 13 presenze con la rappresentativa svizzera. Un reparto dall’età media di circa 24 anni quindi, con tanto talento e imprevedibilità a disposizione del C.T. Yakin.
La lista dei convocati
A seguire la lista ufficiale dei convocati del C.T. Yakin per la sua Svizzera ad EURO 2024:
Portieri: Yann Sommer (Inter), Yvon Mvogo (Lorient), Gregor Kobel (Borussia Dortmund);
Difensori: Ricardo Rodriguez (Torino), Fabian Schär (Newcastle), Manuel Akanji (Manchester City), Nico Elvedi (Borussia Mönchengladbach), Silvan Widmer (Mainz), Cédric Zesiger (Wolfsburg), Leonidas Stergiou (Stoccarda);
Centrocampisti: Granit Xhaka (Bayer Leverkusen), Xherdan Shaqiri (Chicago Fire), Remo Freuler (Bologna), Denis Zakaria (Monaco), Michel Aebischer (Bologna), Fabian Rieder (Rennes), Ardon Jashari (Lucerna), Vincent Sierro (Tolosa);
Attaccanti: Breel Embolo (Monaco), Steven Zuber (AEK Atene), Ruben Vargas (Augsburg), Renato Steffen (Lugano), Noah Okafor (Milan), Zeki Amdouni (Burnley), Dan Ndoye (Bologna), Kwadwo Duah (Ludogorets).
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