San Siro

È delle ultime ore l’indiscrezione del Corriere dello Sport secondo cui non ci sarebbero novità nel documento che stabilisce il contratto “di pegno” tra Oaktree e Zhang, attuale presidente dell’Inter capolista in Serie A. L’accordo, secondo la legge lussemburghese, prevede che il creditore (Oaktree) venga soddisfatto per la somma a lui dovuta e non per una superiore. Se, come nel caso di specie, il debito di Zhang verso Oaktree venisse estinto tramite un asset (l’Inter) spetterebbe a un valutatore dare una stima di quanto vale la società stessa. Un po’ come successe qualche anno fa col Milan tra Elliott e Yonghong Li.

Secondo l’analisi del Corriere dello Sport il rischio che Zhang possa perdere l’Inter a zero al momento non sussiste, stante la valutazione che la stessa testata ipotizza per la società nerazzurra. Solo se l’Inter dovesse infatti essere valutata meno di 400 milioni Zhang potrebbe perderla a zero. In tutti gli altri casi Oaktree dovrebbe riconoscergli la differenza per pareggiare la somma finale (valore Inter meno somma dovuta da Zhang). Secondo il Corriere una stima attuale della società potrebbe aggirarsi intorno ai 600 milioni di euro, che lascerebbe nella casse della famiglia Zhang circa 200 milioni. Naturalmente tutto dipende dalle stime che farà il valutatore stesso, che daranno un’idea dell’eventuale margine di guadagno di Zhang nella trattativa. Al momento sono solo discorsi ipotetici, vedremo nelle prossime settimane come si svilupperà la vicenda e se effettivamente porterà a un passaggio di proprietà della società milanese, che nel frattempo continua la sua ottima stagione al comando della classifica di Serie A.

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.