Alla “Sport Industry Talk” tenuta dalla RCS Academy uno dei protagonisti è stato Paolo Scaroni. Il presidente del Milan ha subito esordito parlando di Zlatan Ibrahimovic, dicendo come spetti allo svedese, considerato una risorsa importante, decidere se vorrà dare una mano al Milan in futuro. In seguito Scaroni parla della questione stadio: “Sarebbe stato ideale restare a Milano ma ormai abbiamo preso altre strade. I nostri impianti sono i più brutti in Europa, in Premier le squadre guadagnano mediamente oltre 100 milioni dal proprio stadio, il Milan 35. Dal canto nostro una mia colpa è stata quella di non riuscire a convincere l’amministrazione comunale a donare lo stadio ai club. Lo avremmo gestito con fondi internazionali a spese nostre. Riguardo i diritti TV, la soluzione trovata è accettabile a livello nazionale. In ambito internazionale però siamo indietro e la legge italiana impoverisce la nostra industria anziché valorizzarla. In Inghilterra incassano 2.2 miliardi, noi appena 200 milioni”.
Il patron rossonero chiude poi parlando del Decreto Crescita, argomento caldo nelle ultime settimane, oltre al rendimento del suo Milan: “Passo indietro colossale abolire il Decreto Crescita, solo con la qualità del gioco la Serie A può essere al livello delle altre leghe. Ultimamente stiamo facendo bene soprattutto in Europa, superando quel gap tecnico che c’era fino a pochi anni fa. Sul Milan, come società stiamo bene soprattutto dal punto di vista del bilancio, avendolo chiuso con un utile. Riguardo i risultati sono sufficienti ma possiamo ancora fare meglio, perché senza la penalizzazione della Juventus dello scorso anno non saremmo in Champions in questa stagione”.