Il Palermo ha disputato la prima sfida casalinga della stagione al cospetto di un Cosenza che é venuto al “Barbera” a fare la sua partita: solida, ordinata e pericolosa ogni volta che ne ha avuto la possibilità.

I rosanero hanno giocato senza dubbio una buona gara, controllando l’incontro per quasi tutti i 90 minuti e creando diverse occasioni nitide per fare gol. I rosanero però hanno sprecato tanto e anziché chiudere la prima frazione in vantaggio di almeno 1-2 gol si sono ritrovati sotto dopo i primi 45 minuti di gioco.

I “lupi” hanno affondato il colpo soltanto in paio di occasioni ma in una di queste due hanno trovato il gol. Nikolaou é apparso in difficoltà, spesso scavalcato dal pallone e costretto ad inseguire l’avversario, Ceccaroni piú ordinato ma colpevole in occasione del vantaggio ospite.

Dionisi ha lasciato intendere in queste prime uscite che Ranocchia, l’unico che riesce al momento a dare quel guizzo in piú che serve per aprire le marcature avversarie, ha nelle gambe poco piú di un’ora, sempre sostituito nella ripresa dal tecnico ex Sassuolo.

L’ingresso di Segre é stato positivo come quello di Di Mariano, autore del gol. Nel finale ancora occasioni sprecate dal Palermo, una clamorosa nel finale con Insigne.

La sosta potrà essere utile ai rosanero per lavorare sulla finalizzazione e sulla cattiveria necessaria a capitalizzare le occasioni create e per registrare la difesa che, complice l’assenza di Lucioni prima e di Nedelcearu poi, non ha ancora potuto registrare alcuni meccanismi.

A Dionisi il compito di invertire al piú presto il trend che ha visto i suoi conquistare 4 punti in altrettanto gare. Una media di un punto a partita. Troppo poco per una squadra con ambizioni di promozione.

DiVincenzo Martines

Giornalista pubblicista dal 2013. Ha collaborato con alcune delle piú importanti realtà giornalistiche siciliane, seguendo principalmente le vicende del Palermo.

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