Il Palermo torna da Brescia con una sconfitta maturata al 90′ e la delusione per aver fallito il primo appuntamento di questo campionato.
Le rondinelle ci hanno creduto di piú e nel finale di gara hanno messo alle corde i rosanero, trovando al 90′ il gol di testa di Adorni.
La squadra di Dionisi, esaltata fino a pochi giorni fa per aver eliminato il Parma, squadra di categoria superiore, dalla Coppa Italia, finisce così subito sotto inchiesta da parte delle migliaia di tifosi-allenatori.
In particolare sotto la lente sono finiti molti dei giocatori che lo scorso anno non sono riusciti ad incidere con Corini prima e Mignani poi. Ma come? Gli stessi che pochi giorni fa in molti avevano già definito “rigenerati” da Dionisi?
Il Palermo, ha giocato sicuramente un buon primo tempo, ordinato, desideroso di fare la partita e a cui é mancato soltanto l’episodio per poter sbloccare la gara.
Nella ripresa i ritmi sono calati, la sostituzione di Ranocchia ha lasciato perplesso piú di qualcuno, anche perché Saric (autore di un buon pre-campionato) non ha inciso, così come il neo-entrato e tanto elogiato neo acquisto Tomas Henry. Troppo presto e troppo pochi i minuti di gioco per affrettare giudizi.
Come dicevamo in apertura, nel finale il Brescia si é fatto arrembante andando spessissimo al cross, il gol era nell’aria ed é arrivato proprio allo scadere. Adesso però fare drammi non serve, tantomeno cercare uno o piú colpevoli, tanto piú individuarlo nel mister che sta facendo senza dubbio un lavoro importante.
Impossibile negare che la squadra adesso faccia girare bene il pallone ed abbia un canovaccio tattico ben imbastito. La difesa sembra dare la sensazione di non essere quasi mai in affanno ed il centrocampo solido.
É vero, in avanti si é visto poco ed é mancata concretezza. Non c’é stato il guizzo che ci si aspettava, come in occasione del gol di Insigne a Parma, ma da qui a mettere sotto accusa tutto il reparto offensivo ce ne corre.
L’obiettivo della promozione d’altronde passa anche dell’equilibrio della piazza. Occorre dare fiducia alla squadra e non porla subito sotto accusa. Dare il tempo a mister Dionisi di lavorare ed attendere diverse partite per capire realmente dove potrà arrivare questa squadra.
Lo scorso anno la formazione di Corini partì benissimo (6 vittorie, 2 pareggio e una sola sconfitta nelle prima 9 gare) e poi abbiamo visto tutti come finì. Inutile esaltarsi subito, così come abbattersi alle prime difficoltà, nella vita come nel calcio “una rondine non fa primavera” e nemmeno una sconfitta con le “rondinelle“.