Mancano pochissimi dettagli perché Aleksandr Kokorin, ex attaccante di Zenit, Sochi e Spartak Mosca, vesta la maglia della Fiorentina dal mese di gennaio.
Si tratta di un calciatore versatile e completo, che può giocare sia come attaccante centrale che come ala.
Uno dei suoi principali punti di forza è la sua abilità nel gioco aereo. Kokorin è alto 1,85 metri e ha una buona capacità di salto, il che lo rende una minaccia per le difese avversarie su palle inattive e cross dalla fascia. Inoltre, Kokorin è dotato di una buona tecnica individuale e un buon senso della posizione in campo, il che gli consente di segnare gol di vario tipo, sia con il piede che con la testa.
Kokorin è anche un giocatore molto fisico e forte nel contrasto, in grado di proteggere bene la palla e di lottare per recuperare il possesso. Inoltre, è un attaccante abile nel creare occasioni per i compagni di squadra, grazie alla sua visione di gioco e alla sua capacità di giocare in appoggio.
Tuttavia, Kokorin ha anche avuto alcuni problemi comportamentali e legali che lo hanno portato a essere sospeso dalla nazionale russa per un periodo di tempo. Questi problemi potrebbero aver influito sulla sua carriera calcistica e sulla sua reputazione come calciatore. Ma andiamo con ordine.
PUPILLO DI FABIO CAPELLO
Non è facile parlare della carriera di Aleksandr Kokorin, soprattutto per i numerosi episodi extra-calcistici che hanno caratterizzato la sua crescita. Partiamo dalla sua giovinezza. I primi passi nel mondo del calcio professionistico li ha mossi con la maglia della Dinamo Mosca (nel 2008, a 17 anni), club di cui è diventato il più giovane marcatore della storia. In quel momento, Kokorin era un pupillo di Fabio Capello, che a quel tempo era il commissario tecnico della nazionale russa e stravedeva per lui. Fino alla stagione 2015/16 la carriera di Kokorin era destinata a prendere il volo. Considerato una delle stelle dello Zenit San Pietroburgo, ha siglato 34 gol e 12 assist in 92 presenze. Dal 2016 in poi, però, la carriera del russo iniziò a subire un declino.
TRA COLPI DI PISTOLA E CARCERE
Innanzitutto, a pochi giorni dall’eliminazione della Russia dagli Europei di Francia 2016, Kokorin ha avuto la brillante idea di farsi fotografare in discoteca insieme ad un compagno di squadra, Pavel Mamaev. L’anno successivo, invece, fu escluso dalla Confederations Cup assieme a Dzyuba per aver preso in giro il CT Cherchesov sui social media, mimandone i baffoni nelle Instagram Stories. Sempre nello stesso anno, per non farsi mancare nulla, Kokorin pubblicò su Instagram un video in cui, per festeggiare il matrimonio di un amico, sparò dei colpi di pistola in aria, suscitando l’ira della società di San Pietroburgo. Infine la goccia. Anche questa volta insieme, Kokorin e Mamaev ebbero la brillante idea di aggredire, in un bar, un funzionario statale. Il calciatore fu condannato ad un anno di carcere senza alcuno sconto di pena. Durante quel terribile anno, Kokorin ebbe modo di disputare le partite nel campetto con gli altri detenuti, prima della definitiva rinascita.
NUOVO ACQUISTO VIOLA
Questi episodi, infatti, sono solo dei brutti ricordi per il nuovo acquisto della Fiorentina. Dopo il carcere, il ragazzo è riuscito a tornare alla vita di tutti i giorni grazie al Sochi, prima società che ha creduto in lui, dove ha segnato 7 gol in 10 presenze, e allo Spartak Mosca, club in cui ha avuto modo di tornare alla sua forma ideale e di mettere la testa a posto. Il bad boy della Russia, quindi, è pronto a rinascere definitivamente nel campionato italiano. La società viola e Rocco Commisso hanno investito su di lui, e il tecnico Prandelli avrà il compito di farlo esprimere al meglio delle sue potenzialità. La Fiorentina ha già trovato l’accordo di massima con lo Spartak per una cifra attorno ai 4,5 milioni. L’intermediario Davide Lippi si sta occupando del lato economico del giocatore, che in Russia percepisce quasi 4 milioni di euro a stagione. L’accordo sembra vicino, non resta che aspettare l’annuncio.