di Rosaria Adorna
A seguito degli scandali sul calcioscommesse che recentemente hanno visto coinvolti diversi calciatori – come Zaniolo e Tonali – immediato il provvedimento che cambierà le sorti calcistiche di un noto sportivo.
Stiamo parlando del juventino Nicolò Fagioli, il quale avrebbe illegalmente scommesso prima sul tennis e sul casinò online, passando poi per il calcio, per un totale di 3 milioni di euro. A confessarlo è stato lo stesso calciatore che, proprio lo scorso 30 agosto, si è autodenunciato, ammettendo la sua ossessione verso la ludopatia tramite una PEC.
La Procura Federale ha pertanto aperto un fascicolo, sanzionando Fagioli con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative che prevedono la partecipazione ad un piano terapeutico, dalla durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di 10 incontri pubblici, da svolgersi presso Associazioni sportive dilettantistiche.
Il giocatore, inoltre, dovrà pagare un’ammenda pari a 12.500 euro per aver trasgredito l’articolo 24 del CGS, che vieta di fatto la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA.
Il centrocampista ha reso nota tutta la vicenda: quando ha iniziato, perché e le minacce subite. Secondo quanto dichiarato, le scommesse illegali sarebbero iniziate nel settembre del 2022, quando Fagioli effettuò le prime puntate sul tennis, per poi passare al calcio, provando a recuperare le ingenti somme di denaro perdute.
In particolare, lo sportivo ha così dichiarato: “Ho cominciato con Tonali, quando mi trovavo nel ritiro Under 21 a Tirrenia. Lo facevano gli altri, non mi sono posto il problema se questi siti fossero regolari o meno. Era un divertimento, un passatempo.”