L’undicesima giornata di Serie A proponeva lo scontro al vertice del Maradona tra la capolista Napoli e l’arrembante Atalanta e le attese non sono andate deluse.
Il Napoli di Conte ha infatti subito una sonora lezione dal geniale Gasperini che, rinunciando a Retegui per Pasalic, ha imbrigliato la mediana partenopea rendendola inoffensiva, ci ha poi pensato Lookman, con una doppietta, a frenare la corsa degli azzurri, mentre nel finale è arrivato pure l’undicesimo centro del centravanti italo-argentino della nazionale, che ha reso trionfale la trasferta della Dea.
La classifica si è accorciata, certificando il grande equilibrio al vertice e l’avvicinamento di valori tra le grandi e le medio-piccole.
L’Inter ha vinto contro il Venezia, creando e sprecando oltre il lecito, grazie ad una rete di Lautaro Martinez a metà ripresa, salvo poi essere salvata dalla Var che ha annullato il gol del pareggio dei lagunari al 97’. La squadra di Inzaghi è stata a lungo dominante, ma non riuscire a gestire le partite sta diventando un problema serio.
Vince ancora la Fiorentina, arrivata al settimo successo consecutivo, che contro il Torino fa sua l’intera posta grazie al quinto gol in campionato di Kean. La resa della squadra di Palladino sta andando oltre le più rosee aspettative, mentre, per gli uomini di Vanoli, è arrivato un nuovo stop, al di là dei propri demeriti.
La Juventus ha giocato un ottimo primo tempo domando la sempre rognosa e propositiva Udinese, fermata, e condannata, dai legni avversi. Il Napoli dista ora solo 4 punti, Motta ha tutto per ripartire e tenere i suoi in zona scudetto, ma deve decisamente cambiare marcia, trovando il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva.
Torna al successo anche il Milan, nel derby lombardo di Monza, ma nei primi 20’ i rossoneri sono stati messi alla frusta dai brianzoli, che hanno sprecato almeno 5 grandi occasioni, oltre ad essersi visto annullare un gol per un presunto fallo su Theo. Fa notizia l’ennesima panchina di Leao, che gioca discretamente nel finale, dando un saggio del perché sia diverso dagli altri e debba quindi giocare sempre. Fonseca deve ora fare un passo indietro, per il bene della squadra, non si aiuta nessuno a crescere punendone l’originalità.
Ha finalmente sconfitto il tabù Dall’Ara anche il Bologna, che è ritornato al successo tra le mura amiche dopo quasi sette mesi. Contro il roccioso e guardingo Lecce i felsinei sono riusciti a sgretolare il muro difensivo solo a 5’ dalla fine grazie ad un gol di testa di Orsolini. Con i due successi ottenuti in questi 4 giorni, la classifica dei rossoblù è ritornata più consona al valore della rosa, ma, soprattutto, ha infuso nuovo entusiasmo in un ambiente, forse troppo depresso, proprio alla vigilia della sfida fondamentale in Champions contro il Monaco.
Continua invece lo sprofondo giallorosso, col la squadra di Juric, che dopo il brodino contro il Torino, subisce un’inattesa sconfitta al Bentegodi contro un Hellas arrivato in crisi di gioco e risultati. Troppi gli errori dei capitolini per pensare di essere competitivi per il vertice. Non è escluso che in questa settimana la proprietà prenda provvedimenti drastici in merito alla guida tecnica della squadra.
La giornata si chiude nel pomeriggio con due scontri salvezza, alle 18.30 Parma-Genoa ed Empoli-Como, mentre alle 20.45 la Lazio, che ospita il Cagliari, cerca di agguantare a sua volta il terzo posto.