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Mandato in archivio il girone d’andata, e le considerazioni a metà percorso, la Serie A è pronta per iniziare il girone di ritorno che ci fornirà i verdetti finali della stagione.

Genoa-Torino sabato 13 gennaio ore 15.00 [in tv su DAZN]

Si comincia sabato con il match di Marassi tra Genoa e Torino, due squadre in salute reduci da ottime prestazioni. I liguri hanno messo in fila quattro risultati utili tra cui tre pareggi per 1-1 con Juventus, Inter e Bologna, ovvero tre delle prime cinque della classifica e sembrano essere nella loro condizione di spirito e di gioco ideale. Gilardino ha in mano una squadra coesa, che sa stare bene in campo e sa quel che vuole, con un paio di individualità che la nobilitano, Gudmundsson e Dragusin su tutti. Il vantaggio sulla zona salvezza è per ora rassicurante, ma, essersi privati del miglior difensore, Dragusin appunto, ceduto al Tottenham per 24 milioni più bonus, ha senz’altro indebolito il grifone.

I granata, grazie al franco e netto successo ottenuto contro il Napoli, hanno chiuso l’andata a quota 27 punti, un bottino decisamente incoraggiante per tentare nel ritorno di agguantare uno dei posti utili per l’accesso alle coppe europee. Juric, tra alti e bassi e qualche incidente di percorso, è alfine riuscito a rimettere in carreggiata la squadra che pare completa in tutti i reparti e ben amalgamata, difficile da superare per tutti e molto competitiva. Forse qualche aggiustamento in sede di mercato permetterebbe di colmare quel piccolo gap da chi precede attualmente il Toro, a Cairo spetta il compito di aprire i cordoni della borsa.

Napoli-Salernitana sabato 13 gennaio ore 15.00 [in tv su DAZN]

Si tratta di un derby campano a tinte fosche quello che va in scena al Maradona. Il Napoli ha chiuso l’andata con 22 punti in meno rispetto allo scorso anno e con 20 di distacco dalla capolista Inter. Mazzarri, con un calendario più complicato di quello di Garcia, sta viaggiando alla inaccettabile media di un punto a partita, con quattro sconfitte raccolte in campionato oltre a quelle con Real Madrid in Champions e Frosinone in Coppa Italia. De Laurentis si è scusato con i tifosi e ha dichiarato che il mister non è in discussione. Di certo i problemi, mentali prima di tutto, ci sono, eccome! Vedere giocatori come Kvara, Lobotka, Zielinsky vagare come impalpabili fantasmi in campo  mette tristezza e malinconia, acuite dalle assenze di Anguissa e Osimhen partiti per la Coppa d’Africa. Risalire e conquistare un posto nella prossima Champions, al momento, pare impresa piuttosto ardua, ma mai dire mai. Intanto nuove polemiche hanno suscitato le esternazioni dell’agente di Kvara e la piccata risposta di Osimhen

La Salernitana recrimina invece con sè stessa e gli dei di Eupalla per aver gettato alle ortiche una clamorosa ed incredibile impresa che, per più d’un’ora, era sembrata alla portata. La squadra di Pippo Inzaghi, contro la Juventus, ha confermato il buon momento e l’ottima applicazione, ma l’espulsione di Maggiore, che aveva realizzato la rete del meritato vantaggio, alla fine è stato l’evento che ha girato la sfida orientandola verso gli ospiti che hanno prima pareggiato e poi vinto nel recupero. Dodici punti a fine del girone d’andata sono pochi, ma la salvezza è ad appena tre punti di distanza, quindi se Walter Sabatini porterò gli uomini giusti nel mercato di riparazione tutto è ancora possibile.

Verona-Empoli sabato 13 gennaio ore 18.00 [in tv su DAZN]

Sfida all’ok corral quella del Bentegodi tra la terz’ultima e la penultima della classifica, separate tra loro di un sol punto. L’Hellas arriva dalla beffarda sconfitta contro l’Inter capolista, che l’ha vista ben giocare e meritare ampiamente il pari. Le polemiche sul grave torto subito dagli scaligeri in occasione della rete di Frattesi non si sono ancora placate e sono state oggetto di tanti salotti televisivi ed articoli, ma tant’è, ormai non c’è più nulla da fare, la sconfitta è maturata ed occorre voltar pagina. Baroni ha ancora in mano la squadra, che gioca con grande coesione e applicazione, anche se qualche lacuna tecnica c’è, inutile negarlo. Il vero interrogativo dei fans gialloblu è se il mercato, che si preannuncia piuttosto movimentato, lascerà la squadra più forte o più debole di prima. Nulla ancora è perduto, il Cagliari, in fondo, è davanti solo di una lunghezza.

L’Empoli, di contro, è reduce dalla netta sconfitta interna al cospetto di un Milan che ha sempre avuto il pieno controllo del match. La squadra di Andreazzoli, falcidiata dalle assenze, non ha lasciato una buona impressione, salvo che per una decina di minuti a metà della ripresa. A parte le evidenti lacune in rosa, la proposta di gioco, con quegli interpreti, sembra forse un eccessivo azzardo. Al momento la squadra sembra troppo fragile ed inconsistente per poter pensare di salvarsi attraverso il gioco.

Monza-Inter sabato 13 gennaio ore 20.45 [in tv su DAZN/SKY]

Quello che andrà in scena all’Upower Stadium è un derby lombardo più che interessante. Il Monza, con il successo di Frosinone, ha chiuso l’andata a 25 punti, un bottino che premia giustamente le prestazioni fin qui offerte dai biancorossi. Palladino, nella sua crescita professionale, sta facendo costantemente salire di livello anche i suoi giocatori, che, sembrano pronti per la grande impresa. Arrivare in Europa non sarà facile, tutt’altro, cullare per qualche tempo il sogno non è però proibito. La sfida con la capolista rappresenta un bel banco di prova per le aspirazioni dei brianzoli, che paiono avere tutte le carte in regola per mettere in difficoltà i nerazzurri.

L’Inter ha chiuso l’andata da campione d’inverno con 48 punti, ha la miglior difesa ed il miglior attacco, ma, alla fine, vanta appena due punti di vantaggio sulla Juventus. Nonostante Simone Inzaghi abbia ben dosato il turnover, utilizzandolo soprattutto in Champions, la squadra vista nelle ultime due uscite è parsa un po’ affaticata e meno coraggiosa e disposta al sacrificio. Anche con l’Hellas, il subitaneo vantaggio del rientrante, e letale, Lautaro Martinez, ha placato i nerazzurri che, anziché premere sull’acceleratore,  si sono messi ad aspettare gli avversari, che, pur inferiori, hanno preso il comando del gioco. In attesa della volata di primavera occorre mettere fieno in cascina se si vorranno evitare brutti scherzi più avanti, quando ritorneranno le sfide europee, che i bianconeri non devono affrontare. 

Lazio-Lecce domenica 14 gennaio ore 12.30 [in tv su DAZN/SKY]

Il lunch-match della domenica vedrà sfidarsi all’Olimpico, Lazio e Lecce. I biancocelesti, dopo le tante vicissitudini che ne hanno caratterizzato l’inizio di stagione, con un fruttuoso finale di girone, sono riusciti a chiudere l’andata a 30 punti, appena tre in meno della Fiorentina, quarta in classifica. Sarri ha fatto di necessità, virtù, del gioco che lo aveva reso famoso si son perse ormai le tracce, visto che, oggi, la Lazio si fa più apprezzare per la concretezza ed il cinismo che per le belle trame. Il campo, unico giudice imparziale nel calcio, dice che nelle ultime tre uscite sono arrivate altrettante vittorie, quindi come non dar credito alla risalita della squadra di Lotito? Intanto, nel sentito derby valido per i quarti di finale di Coppa Italia, è arrivata la vittoria, grazie ad una rete su rigore di Zaccagni, che ha regalato agli aquilotti la semifinale contro la Juventus.

Il Lecce, nella delicata sfida interna contro il Cagliari, non è andato oltre il pari, fallendo così l’opportunità di scavare un bel solco tra sé e le dirette concorrenti nella lotta per la salvezza. A 21 punti si respira un’aria salubre ma non si può certo dormire sugli allori. D’Aversa che, fin qui, ha ben condotto i suoi, deve mantenere alta la concentrazione ed il focus sull’obiettivo, che ora sembra quasi inevitabile , ma che, invece, dovrà essere sudato e lottato fino in fondo perché, spesso, il girone di ritorno ha capovolto, nel bene e nel male, situazioni che parevano consolidate.

Cagliari-Bologna domenica 14 gennaio ore 15.00 [in tv su DAZN]

Il Cagliari, che, grazie al pareggio di Lecce, ha chiuso l’andata al quart’ultimo posto, quindi virtualmente salvo, cerca conferme e una spinta decisa verso la salvezza. Ranieri sta faticosamente gestendo una rosa composita e qualitativa che però non è sempre riuscita ad esprimere il meglio di sé, raccogliendo qualche gioia, ma anche troppe delusioni. L’avversario di giornata non è tra i più semplici, anche se sarà stanco per le fatiche e la delusione del match di Coppa Italia, dunque muovere la classifica sarebbe di fondamentale importanza.

Il Bologna arriva in Sardegna forte del quinto posto in classifica ad un sol punto dal quarto posto occupato dalla Fiorentina, avversaria anche nei quarti di finale di Coppa Italia, beffardamente persi all’ultimo rigore dopo una splendida prestazione e tre legni colpiti. I ragazzi di Thiago Motta hanno fin qui conquistato tifosi e critica con una proposta di gioco coraggiosa e solida, fatta di gestione dei ritmi e di controllo del pallone, che hanno spesso spuntato le armi ai loro avversari. La sconfitta di Udine ed il pareggio acciuffato al 96’ contro il Genoa hanno solo scalfito le certezze dei felsinei ma senza davvero intaccarle. Il difficile però arriva proprio adesso, con gli avversari che hanno iniziato a conoscerli e che li affrontano con tutte  le attenzioni e gli accorgimenti che si riservano alle grandi del campionato. Riuscire a ripetersi anche nel girone di ritorno  sui livelli di quello d’andata entrerebbe nella storia dei rossoblù.

Fiorentina-Udinese domenica 14 gennaio ore 18.00 [in tv su DAZN]

La Fiorentina ha chiuso l’andata al quarto posto con 33 punti, ha vinto il girone di Conference League e si è qualificata alle semifinali di Coppa Italia dopo aver superato all’ultimo rigore un Bologna dimostratosi superiore in tutti i 120’ e davvero iellato. C’è stato un solo momento, a metà della stagione, in cui i viola sono sembrati in difficoltà, raccogliendo tre sconfitte in quattro uscite, poi però i risultati positivi hanno ripreso ad arrivare permettendo ai ragazzi di Italiano di essere, al momento, pienamente in linea con gli obiettivi stagionali. La sconfitta di Reggio Emilia contro il Sassuolo ha un po’ spento gli entusiasmi, impedendo ai viola di tracciare un primo importante solco con le dirette concorrenti per l’accesso ad un posto in Champions. La sfida con i friulani è però da prendere con le molle, vista la capacità dei bianconeri di imporre il nulla di fatto ai loro avversari, e le tossine del match con il Bologna di martedì sera potrebbero appesantire i muscoli.

La eclatante vittoria contro il Bologna aveva forse illuso l’Udinese di aver finalmente risolto i propri problemi e di poter cominciare un altro campionato, più congruo con le aspettative iniziali. La squadra di Cioffi però, al cospetto di una Lazio cinica e concreta, si è fatto superare tra le mura amiche, rimanendo così ancorata ad una posizione di classifica tutt’altro che rassicurante. Con 17 punti non si può certo stare tranquilli, l’Hellas è dietro di appena tre lunghezze e perdere al Franchi potrebbe rendere la situazione nuovamente rovente.

Milan-Roma domenica 14 gennaio ore 20.45 [in tv su DAZN]

A San Siro è sfida tra le deluse dei quarti di finale di Coppa Italia  quella tra Milan e Roma. I rossoneri con quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque uscite, sono riusciti a raddrizzare una nave che pareva essere ormai alla deriva. L’andata li ha visti chiudere a 39 punti, uno in più dello scorso anno, al terzo posto con sei lunghezze di vantaggio sulla Fiorentina. Pioli, in considerazione di tutti gli infortuni e i problemi che ha dovuto affrontare, può ritenersi quindi non del tutto insoddisfatto. L’elemento che sta dando più conforto alla società e ai tifosi sono i tanti giovani che, a causa dell’endemica emergenza, sono stati lanciati in prima squadra e che si sono ben comportati. Quando i titolari riprenderanno a rientrare potrebbero arrivare pertanto belle soddisfazioni, magari proprio in Europa League. Intanto nella sfida di Coppa Italia contro l’Atalanta è arrivata una bruciante sconfitta, per un rigore forse generoso, che ha riportato il mood sotto i tacchi. La Roma rappresenta un avversario senz’altro tra i più ostici da affrontare e ottenere i tre punti sarebbe un bel viatico per proseguire con rinnovate ambizioni il campionato.

La Roma, senza Mourinho, espulso nel finale della partita pareggiata all’Olimpico contro l’Atalanta, arriva da un durissimo e nervosissimo derby nei quarti di finale di Coppa Italia, perso su rigore, che ha reso l’ambiente  giallorosso ancor più elettrico, se non lo era già abbastanza. Mentre in società si nicchia ancora sulle ripetute richieste di rinnovo del mister portoghese, i giallorossi hanno chiuso l’andata a 29 punti, a sole quattro lunghezze dal quarto posto che è l’obiettivo più o meno dichiarato di questa stagione, passaggio che, forse,  si attende per confermare Mourinho. La sfida di San Siro, in chiave Champions, è un bel banco di prova, che dovrà testimoniare o meno  il superamento di un ulteriore step nella crescita dei capitolini.

Atalanta-Frosinone lunedì 15 gennaio ore 20.45 [in tv su DAZN/SKY]

La sfida del Gewiss Stadium è assai importante per entrambe le compagini. Gli orobici arrivano dal pareggio in campionato contro la Roma e dalla vittoria per 2-1 nei quarti di finale di Coppa Italia con il Milan, che ha regalato loro la semifinale contro la Fiorentina. Gasperini, dopo gli iniziali problemi nel riassemblare una squadra competitiva, dopo il profondo rinnovamento della rosa, e, superato un momento di crisi che lo aveva fatto tuonare contro i suoi ragazzi, privi dello spirito da Dea, ha chiuso l’andata a 30 punti, sotto di tre rispetto alla Fiorentina, con in tasca il primo posto nel girone di Europa League. Vincere è dunque un imperativo categorico.

Il Frosinone, dopo la sconfitta interna contro il Monza e l’eliminazione patita in Coppa Italia contro la Juventus, si rituffa in campionato, conscio che occorre riprendere se non a correre, almeno a camminare. Di Francesco, che aveva impressionato inizialmente con la sua bella proposta di gioco, ora deve iniziare a fare i conti con una classifica che, a 19 punti, non è più così sicura come qualche settimana fa. Il vantaggio sul terz’ultimo posto è ancora confortante (cinque punti) ma nelle ultime sei uscite sono arrivati solo un pareggio e ben cinque sconfitte. Iniziare a muovere la classifica con continuità è dunque fondamentale per non farsi attirare nella zona a rischio.

Juventus-Sassuolo martedì 16 gennaio, ore 20.45 [in tv su DAZN]

Il turno si chiude con la sfida tra Juventus e Sassuolo. I bianconeri, reduci dalla vittoria ottenuta a Salerno, grazie ad  un colpo di testa di Vlahovic al 91’, hanno vinto nei quarti di finale di Coppa Italia contro il Frosinone, un roboante 4-0, con tripletta di Milik, regalandosi la semifinale contro la Lazio, e cercano ora la rivincita contro gli unici avversari da cui sono stati sconfitti in stagione, un 4-2 che, all’epoca, fece molto scalpore. Allegri sta andando oltre le più rosee aspettative, con una rosa in cui si stanno mettendo in mostra tanti giovani dal futuro luminoso, e si gode, a fine andata, un meritato secondo posto, a 46 punti, due in meno della capolista Inter. Le vittorie di corto muso in realtà testimoniano la coesione di una squadra che è molto unita e che, nonostante i tanti infortuni, è sempre riuscita ad ottenere il massimo risultato con una proposta di gioco più portata alla difesa che alla proposta. Il fatto di non avere le coppe in primavera potrebbe essere un notevole vantaggio nella volata scudetto, a patto di arrivarvi attaccata all’Inter.

Il Sassuolo, a 19 punti, si trova a metà del guado, e, grazie alla vittoria con la Fiorentina, la zona a rischio è stata messa momentaneamente a distanza di relativa sicurezza. Dionisi si è barcamenato alla ricerca di una squadra che non ha mai davvero convinto, troppi i nuovi arrivati e forse anche di livello inferiore rispetto a chi è andato via. E per fortuna che c’è ancora Berardi, senza il quale il potenziale del Sassuolo scema pericolosamente sotto i livelli di guardia. Un tempo queste sfide erano un’insidia per chi  ospitava gli emiliani, ora, sinceramente sono un problema per i neroverdi.

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.