La settimana di coppe europee ha regalato al calcio italiano il passaggio del turno per sei squadre su sette, solo il Milan è stato eliminato. Per la fase ad eliminazione diretta bisognerà ora aspettare la fine di febbraio, è dunque tempo di mettere animo e corpo nel campionato.
Nel weekend va in scena la 16^ giornata che ha il suo match-clou nella sfida per il quarto posto tra Bologna e Roma.
Genoa-Juventus venerdì 15 dicembre ore 20:45 [in tv su DAZN]
Anche questa settimana si comincia venerdì sera con la Juventus che, sempre più vicina al rinnovo di Bremer, va a fare visita al Genoa. I rossoblù sono reduci dalla bruciante sconfitta di Monza, dove ancora una volta il finale di partita è stato fatale agli uomini di Gilardino. La vittoria manca ormai da più di un mese e qualcosa sembra essersi inceppato nei meccanismi dei liguri. La distanza dalla zona calda è scesa a soli tre punti e, di questo passo, la salvezza andrà conquistata con fatica e non senza sofferenza, come del resto era nelle previsioni estive. Una volta che si è spenta la verve realizzativa di Gudmundsson e non è riaccesa quella di Retegui, il problema del gol sta diventando serio. Fare punti contro i bianconeri, sulla carta, non sembra possibile ma, talvolta, si realizzano imprese neppure immaginate.
Allegri continua a fare il pompiere ma la Juventus, dopo la clamorosa sconfitta con il Sassuolo, non ne ha più sbagliata una, raccogliendo otto vittorie e due pareggi. La difesa, dopo i quattro gol incassati con i neroverdi, ne ha subiti solo altri tre, mantenendo la porta inviolata in ben nove circostanze. Che il fortino difensivo sia la base solida su cui costruire l’impianto vincente è sotto gli occhi tutti. I problemi realizzativi, in ispecie le reti degli attaccanti, sono probabilmente dovuti alla filosofia di gioco che è chiaramente quella di prendere un gol meno dell’avversario piuttosto che di realizzarne uno in più. Tenuto presente l’indubbio vantaggio, in primavera, quando le coppe europee proporranno le sfide ad eliminazione diretta, di non sobbarcarsi le fatiche settimanali degli avversari, l’unico interrogativo plausibile è se i bianconeri riusciranno a tenere questo ritmo folle fino ad allora. Se così sarà lo sprint per lo scudetto durerà fino allo striscione d’arrivo…
Lecce-Frosinone sabato 16 dicembre ore 15 [in tv su DAZN]
Quella del Via del Mare è una sfida che in altri campionati sarebbe stata determinante nella lotta per la salvezza, questo inizio di stagione ha invece regalato a salentini e ciociari un ruolo da rivelazioni che, per ora, li sta tenendo a distanza di sicurezza dalla zona calda della classifica. I giallorossi arrivano dall’ennesimo pareggio, il quarto consecutivo, anche questa volta, come a Verona, dopo essersi ritrovati in vantaggio. Muovere la classifica per gli uomini di D’Aversa è senz’altro positivo, ma conquistare qualche volta i tre punti potrebbe creare un gap consistente con le inseguitrici. La squadra gioca bene, lo spirito è alto, la determinazione è feroce come dimostrano i due pareggi interni ottenuti rimontando Milan e Bologna.
Il Frosinone è reduce dal pari interno contro il Torino che rappresenta la conferma di una solidità ad alto livello, mentale e di gioco, che sta caratterizzando le prestazione degli uomini di Di Francesco. Il mister, dopo le ultime stagioni deludenti con Sampdoria, Cagliari ed Hellas, sembra aver ritrovato il tocco magico che lo aveva rivelato quando era con il Sassuolo e sublimato a Roma. La serie A è tuttavia un campionato equilibrato e difficile e non ci si può mai distrarre troppo. Non perdere in Salento rappresenterebbe un altro mattoncino nella costruzione di una salvezza, non prevista dagli esperti, ma che si potrebbe davvero realizzare, per la prima volta, e magari con qualche turno d’anticipo e senza troppo soffrire.
Napoli-Cagliari sabato 16 dicembre ore 18 [in tv su DAZN]
I partenopei, dopo il passaggio del turno in Champions, ottenuto superando lo Sporting Braga per 2-0, possono ora rituffarsi in campionato, dove il distacco dalla vetta è amplissimo, ma quello dal quarto posto è di un solo punto. Il Napoli ha molto ben giocato con Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus, ma, dopo fasi di dominio incontrastato e di gioco scintillante e divertente, salvo che a Bergamo, è caduta al primo errore, finendo per subire tre sconfitte che ne hanno vanificato gli sforzi e depresso gli animi. La mano di Mazzarri si vede, almeno nella gestione dello spogliatoio e nella conduzione delle partite, ma ora occorre invertire il trend, soprattutto lato risultati.
Il Cagliari arriva sulle ali dell’entusiasmo di un altro miracolo sportivo realizzato nel recupero della sfida interna con il Sassuolo. In svantaggio per il subitaneo gol di Erlic, Lapadula al 94’ e l’uomo del destino, Pavoletti, al 97’, hanno regalato ai sardi tre punti pesantissimi, facendoli momentaneamente uscire dagli ultimi tre posti. Ranieri è un vero guru della panchina, che quest’anno si sta specializzando anche in magie e miracoli. Dopo il pessimo avvio di stagione gli isolani hanno preso un passo che li dovrebbe portare alla salvezza, tanto che, negli ultimi due mesi, sono arrivate solo le sconfitte esterne con Juventus e Lazio a interrompere una striscia, altrimenti virtuosa, di pareggi e vittorie. La sfida del Maradona sembra ostica, ma attenti alle capacità di reazione dei sardi!
Torino-Empoli sabato 16 dicembre ore 20:45 [in tv su DAZN/SKY]
I granata, dopo i molti alti e bassi che ne hanno caratterizzato la stagione, sembrano aver raggiunto finalmente una loro dimensione. Juric predica un gioco molto dispendioso, oltre che complicato, e non sempre, e soprattutto contro tutti gli avversari, funziona allo stesso modo. La esaltante vittoria contro l’Atalanta aveva portato grande entusiasmo, subito raffreddato dal pareggio di Frosinone che ha riportato un po’ di amarezza e delusione. Lo 0-0, con molti rimpianti per il finale, ha per il momento frustrato l’aggancio alla zona buona per l’Europa. La costante di questo avvio di campionato sono le lamentale verso gli arbitri, e, puntualmente, anche stavolta, Cairo ha rimarcato la serie aperta di torti arbitrali ricevuti. Vincere è l’unico modo per reagire alle contrarietà e, soprattutto, per avvicinarsi alle zone più nobili della graduatoria.
Di contro l’Empoli ha fallito un altro importante appuntamento con la vittoria, anche contro il Lecce non sono arrivati i tre punti sperati, anzi, per come si era messa la sfida, il punto è da considerarsi guadagnato. Andreazzoli sta gestendo il gruppo al meglio, però qualcosa nella rosa manca, in primis forse la qualità necessaria a tirarsi decisamente fuori dalle sabbie mobili degli ultimi tre posti. Muovere la classifica all’Olimpico è un passaggio obbligato per rimanere in gruppo e non lasciarsi staccare.
Milan-Monza domenica 17 dicembre ore 12:30 [in tv su DAZN/SKY]
Il lunch-match è il derby dei dolci e malinconici ricordi per Adriano Galliani. A San Siro quello che aspetta i brianzoli è un Milan sempre incerottato, molto deluso per l’eliminazione in Champions patita in settimana, ma ringalluzzito dalla vittoria in rimonta per 2-1, che l’ha almeno tenuto in Europa. La classifica, dopo la rocambolesca sconfitta di Bergamo, ha preso una brutta china, l’Inter è lontana nove punti, la Juventus sette, e, pensare ad un rientro in chiave scudetto pare pura utopia. Consolano solo i quattro punti di vantaggio sul quarto posto che va difeso a tutti i costi per salvare una stagione fin qui disgraziata. Il rientro di Leao dovrebbe migliorare la manovra offensiva, ma il punto dolente resta la difesa e, nello specifico, la penuria di centrali che continua ad assillare Pioli. Il mister è quanto mai dentro l’occhio del ciclone, almeno dei tifosi, che gli addebitano di aver ormai finito il ciclo, di non essere più in grado di gestire lo spogliatoio e di proporre una manovra ormai prevedibile ed inefficace. Intanto è stato annunciato, come senior advisor, il terzo ritorno in rossonero di Ibrahimovic, con un ruolo tutto da esplorare e comprendere.
Dopo un mese di astinenza i brianzoli sono ritornati al successo contro il Genoa, grazie ad una rete nel finale di Dany Mota, agguantando tre punti fondamentali per continuare a coltivare qualche legittima aspirazione in chiave europea. Palladino sta proseguendo il suo percorso di crescita come allenatore dalle idee innovativa e dalla gran capacità di gestire lo spogliatoio, qualità che potrebbero presto lanciarlo verso piazze più ambiziose. Essere a quattro punti dal quarto posto non era forse nelle aspettative iniziali, crederci per almeno un po’ non costa nulla, soprattutto se il Monza uscirà indenne dalla sfida di Milano.
Fiorentina-Verona domenica 17 dicembre ore 15 [in tv su DAZN]
Al Franchi la Fiorentina, che in settimana ha staccato il pass da prima nel girone di Conference League pareggiando con il Ferencvaros, ospita un Hellas alla disperata caccia di punti. A Roma è arrivato un punto prezioso, con qualche rimpianto per la superiorità numerica non sfruttata nel finale, che ha tenuto i viola in piena corsa per un posto in Champions. Italiano sta facendo un lavoro egregio in questi anni e i toscani rappresentano oggi una delle squadre più competitive ed affidabili sia in campionato che in Europa. Quel che è fin qui mancato è forse un po’ di sano cinismo, spesso per portare a casa i tre punti occorre essere concreti più che belli. Attaccare sempre lascia spazi che più d’una volta gli avversari hanno utilizzato per colpire. In considerazione dell’equilibrio che aleggia nella zona nobile della graduatoria cadere contro avversari alla portata è da evitarsi assolutamente.
Tre pareggi nelle ultime tre uscite questo il bottino recente dell’Hellas, che hanno impedito di farsi staccare dalle dirette concorrenti ma che certificano un pericoloso diciannovesimo posto. La squadra gioca con un po’ di pressione, inutile sottolinearlo, ma di certo Baroni non ha lesinato in carica agonistica e combattività, i gialloblu non si danno mai per vinti e gettano sempre il cuore oltre l’ostacolo. Il rientro di Henry ha portato due reti che hanno regalato altrettanti pareggi, ma finchè non arriveranno delle vittorie sarà durissima, e l’ultima volta risale alla seconda di campionato, davvero un sacco di tempo fa. Muovere la classifica anche a Firenze è il minimo quindi, per continuare a sperare, del resto la salvezza dista appena un punto.
Udinese-Sassuolo domenica 17 dicembre ore 15 [in tv su DAZN]
Quella del Bluenergy Stadium è una sorta di sfida da ‘ok corra’l tra due compagini che stanno attraversando un lungo e melanconico momento di difficoltà. L’Udinese, reduce dalla inevitabile scoppola contro l’ingiocabile Inter di questo periodo, ha un disperato bisogno di punti. Ad ora l’unica vittoria resta quella ottenuta contro il Milan a San Siro, per il resto sono arrivate cinque sconfitte e ben nove pareggi. Con Cioffi la sterzata c’è stata, ma non a sufficienza per allontanarsi dalla zona a rischio. Tornare a vincere potrebbe aiutare ad allontanarsi per almeno una giornata dal terz’ultimo posto e a coinvolgere anche i neroverdi nella bagarre.
Dionisi le sta provando davvero tutte per rimettere il Sassuolo nei giusti binari, ma, per quanti sforzi faccia, le cose continuano a peggiorare. Dopo la sconfitta interna con la Roma è arrivata quella esterna contro il Cagliari, ma la cosa grave è che entrambe le volte gli emiliani si erano portati in vantaggio salvo poi, nel finale, crollare e subire il sorpasso. A quindici punti la classifica inizia a diventare preoccupante, di certo la nuova rosa non pare proprio essere all’altezza di quelle precedenti. Urge rendersene conto al più presto per non ritrovarsi, alla fine, invischiati in una lotta per la salvezza per cui l’ambiente non era certo preparato.
Bologna-Roma domenica 17 dicembre ore 18 [in tv DAZN]
Il campo centrale della giornata è senz’altro il Dall’Ara dove si affronteranno Bologna e Roma con in palio il quarto posto solitario. I felsinei arrivano al match più prestigioso degli ultimi vent’anni della loro storia, forti del primo successo stagionale in trasferta. A Salerno si è visto un gran calcio, propositivo e spettacolare, per 75’, poi, subito il gol di Simi, 20’ di inattesa difficoltà. Thiago Motta, che incontra il suo maestro nell’anno del triplete, ha creato un grande ambiente, in cui tutti i giocatori si sentono parte del progetto. Il valore medio della rosa è alto con alcune punte di livello assoluto, Zirkzee (autore della sua prima doppietta italiana a Salerno) e Ferguson su tutti. Gestire le pressioni di una sfida di tale importanza è però una novità per tutto il gruppo, superarla sarà l’ennesimo step di una crescita costante iniziata ormai dal girone di ritorno della scorsa stagione. La città ribolle d’entusiasmo ed è atteso il pienone delle giornate che contano davvero.
Mourinho, dopo l’ennesimo silenzio stampa post-partita, dovuto alle due espulsioni nel finale del match con la Fiorentina, che sinceramente non parevano affatto ingiuste, deve far fronte ad una grande emergenza. Fuori Lukaku, squalificato, e Dybala e Azmoun, infortunati, forse toccherà nuovamente a Belotti riavere una chance in avanti (il ‘gallo’, dopo un incoraggiante inizio, è stato riposto in naftalina, con al suo fianco El Shaarawy. Dal 26 settembre, sconfitta in goleada a Genova, la Roma ha perso solo con l’Inter ed arriva da una serie di confortanti prestazioni che ne hanno permesso la lenta ma irreversibile risalita verso le zone nobili della classifica. La partita con vinta con lo Sherif per 3-0ha messo altri 90’ nelle gambe di cui i giallorossi avrebbero fatto volentieri a meno. Il vero esame per la Roma è quello di essere forte con i forti e non solo con i deboli, fin qui infatti i giallorossi hanno sempre fatto benissimo con le squadre di livello inferiore, ma quasi mail negli scontri diretti.
Lazio-Inter domenica 17 dicembre ore 20:45 [in tv su DAZN]
Il posticipo serale della domenica è un intrigante Lazio-Inter. I biancocelesti vi arrivano dopo la sfida di Champions con l’Atletico Madrid, persa per 2-0, che ha regalato loro il passaggio del turno ma non il primo posto nel girone, ma ancora un po’ staccati dalle posizioni che contano davvero in serie A. Sarri ha faticato non poco a sostituire il leader di tante stagioni, Milinkovic Savic, e solo ora pare aver trovato la quadratura del cerchio. Una manciata di vittorie aveva risollevato l’ambiente ma il pari di Verona ha confermato che in campionato i problemi sono tutt’altro che risolti. Impegnare a fondo la capolista sarebbe un segnale positivo in vista di un periodo, senza le coppe, in cui si può cercare di recuperare un po’ del ritardo accumulato in questi mesi.
L’Inter, dopo il deludente pareggio interno contro la Real Sociedad che ne ha certificato il passaggio del turno in Champions sì, ma da seconda del girone, si presenta a Roma con la sicumera di una forza straripante (impressionante il 4-0 all’Udinese) ma anche dalla consapevolezza che non può permettersi passi falsi, vista la pressione incombente della cacciatrice Juventus. Inzaghi torna nel ‘suo’ Olimpico e gioca contro il suo passato. Rispetto a quello di Roma l’allenatore di oggi è migliorato praticamente in ogni aspetto, da quello della gestione dello spogliatoio a quello della relazione con i media fino all’approccio e alla gestione in corsa delle partite. Partita comunque insidiosa per la capolista, che comunque parte largamente favorita.
Atalanta-Salernitana lunedì 18 dicembre ore 20:45 [in tv DAZN/SKY]
Il posticipo del lunedì è una sorta di testa-coda. L’Atalanta, grazie allo scoppiettante successo contro il Milan, grazie ad una spettacolare rete di Muriel, si è rilanciata in piena zona Champions. La sfida del giovedì in Europa League, praticamente un allenamento visto che il primo posto nel girone era stato già conquistato e vinta per 4-0, non dovrebbe pesare più di tanto. Gasperini è riuscito quindi ad avere la risposta dal gruppo che sperava, dopo l’uscita abbastanza forte contro la poca convinzione di alcuni. Sulla carta non ci dovrebbe essere partita, ma in casa e, spesso con squadre inferiori, gli orobici hanno più volte fatto cilecca.
A Salerno non si respira certo un’aria rilassata dopo l’ennesima sconfitta, questa volta interna contro il Bologna. La contestazione a fine partita contro il presidente Iervolino certifica l’insoddisfazione e la delusione della piazza per un avvio di stagione davvero orrendo. L’arrivo in panchina di Pippo Inzaghi non ha portato la reazione sperata e ora le cose si complicano sempre più, visto che la distanza dalla salvezza si sta ampliando. Un ulteriore passo falso anche a Bergamo metterebbe forte a rischio la panchina del mister, oltre che affossare ulteriormente le speranze di salvezza dei campani.