di Rosaria Adorna
Ennesimo episodio di violenza dal mondo del calcio. Questa volta l’aggressione non ha coinvolto i giocatori, bensì la tifoseria che, poco prima dell’incontro tra il Marsiglia di Gattuso e il Lione di Grosso, si è scagliata violentemente contro la squadra avversaria.
Il fatto è accaduto a Marsiglia, quando il pullman che trasportava la squadra ospite è stato preso a bottiglie e sassate dagli ultras marsigliesi all’arrivo al Vèlodrome, provocando non pochi danni.
Frantumati, infatti, due finestrini che hanno ferito i passeggeri. Lo stesso Grosso è stato colpito al volto dalle schegge di vetro e sanguinante è stato trasportato dentro lo stadio per ricevere le medicazioni.
Secondo le indiscrezioni riferite dal Corriere dello Sport, pare che l’allenatore abbia, inoltre, riportato un trauma cranico.
Fra gli altri feriti, anche il vice Raffaele Longo, che è stato colpito ad un occhio.
Per la gravità della situazione, immediata la sospensione della partita.
Decise le dichiarazioni del Presidente del Lione, John Textor: “Fabio Grosso è in stato di choc, non riusciva a parlare normalmente, aveva dei frammenti di vetro nel viso. Sono furioso, i nostri giocatori, il nostro allenatore, si erano preparati per questa serata i tifosi volevano vedere la partita. Non ho chiesto io di annullare l’incontro. La Ligue ci ha detto che avrebbero parlato loro con la squadra. I nostri giocatori, il nostro capitano, sono stati incredibili nello spogliatoio, volevano giocare, erano pronti a giocare. La decisione non è dipesa da noi, c’è arrivata quando eravamo fuori dallo stadio. È inammissibile – conclude Textor – non è questo il calcio che vorremmo giocare”.