Gian Piero Gasperini è intervenuto a Radio Serie A in un’intervista a tutto tondo. L’allenatore dell’Atalanta ha avuto un momento di commozione parlando di Josip Ilicic, che Gasp ha allenato alla Dea per diverse stagioni: “Andai a trovarlo in clinica, prima della trasferta di Lisbona contro il Psg. Aveva perso 10 kg. Quando l’ho allenato avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro, a Valencia fece quattro gol, era tra i migliori in Europa in quel momento. Poi la pandemia e la lontananza dalla famiglia, ne soffrì molto e cominciò ad accusare dei sintomi”.
Il Gasp parla anche del suo rapporto con l’Atalanta dentro e fuori dallo spogliatoio: “C’è sempre stato grande rispetto tra me e la società, spero questa storia continui ancora a lungo. Il momento più alto è stato quando abbiamo sfiorato la semifinale di Champions, nella gara contro il Psg. Io un dittatore? Solo voci amplificate dalla risonanza mediatica, i miei calciatori devono avere appartenenza e professionalità, oltre ai giusti atteggiamenti”.
Infine un commento sul suo passato, che poteva portarlo alla guida di panchine prestigiose: “La Juventus mi cercò quando allenavo a Genova, e fui vicino anche alla Nazionale. Mi aveva contattato Lippi, ma poi fu preferito Ventura. Adesso a Bergamo sto benissimo”.