La Serie A propone nel week end il 23^ turno, che ha il suo match-clou nella sfida di San Siro di domenica sera, protagoniste Inter e Juventus.
Lecce-Fiorentina venerdì 2 febbraio ore 20.45 [in tv su DAZN]
Si comincia allo stadio di Via del Mare con una sfida assai delicata, un classico testa-coda per intenderci. Il Lecce arriva dalla scioccante sconfitta di Marassi in cui i salentini, dopo l’iniziale vantaggio di Krstovic, si sono sciolti come neve al sole negli ultimi 20’. La situazione di classifica, anche se non ancora critica, è comunque da monitorare seriamente, i 21 punti con tre lunghezze di vantaggio sulla zona a rischio non possono far dormire sonni sereni a D’Aversa. Quel che preoccupa è il trend del periodo che, con cinque sconfitte e un pareggio nelle ultime sei uscite, deve far riflettere, e molto. Urge muovere la classifica con punti pesanti.
La Fiorentina è reduce dall’amara sconfitta interna con l’Inter, in cui i rimpianti sono stati molti, dal controllo quasi costante del gioco, alle decisioni arbitrali tutt’altro che favorevoli, passando per la beffa del rigore fallito da Nico Gonzalez, al suo rientro in campo dopo oltre un mese di assenza. La squadra di Italiano sembra essersi infilata in un cul de sac, dove il gioco, pur valido e propositivo, non trova il suo sfogo naturale nella produzione offensiva. Perso il quarto posto, anche se con una partita in meno, la stagione può comunque essere ancora ricca di soddisfazione, a patto di riprendere la confidenza con il gol.
Empoli-Genoa sabato 3 febbraio ore 15 [in tv su DAZN]
L’approdo in Toscana di Nicola era sembrata quasi una mossa disperata e scaramantica, invece con il nuovo Mister sono arrivati quattro punti in due partite, con la impresa di Torino dove gli azzurri hanno fermato sul pari la lanciatissima Juventus. La squadra pare finalmente riuscire a raccogliere quanto seminato nei mesi bui della gestione Andreazzoli, quando, a fronte di una proposta di gioco sempre propositiva e coraggiosa, non facevano riscontro risultati adeguati. Ad un sol punto di distanza dall’ipotetica salvezza vincere contro i liguri sarebbe un ulteriore iniezione di fiducia.
Il Genoa è in striscia positiva da ben sette gare, dopo la sconfitta di Monza del 15 dicembre sono infatti arrivati quattro pareggi e tre vittorie (con i pari contro Juventus e Inter su tutti), trend che ne fa una delle squadre più ‘on fire’ del momento. Gilardino sta facendo un lavoro davvero eccellente valorizzando una rosa che non sembrava onestamente così competitiva, tenuto presente che si tratta pur sempre di una neo-promossa. Non cadere in Toscana potrebbe aprire orizzonti davvero inattesi ed inimmaginabili questa estate.
Udinese-Monza sabato 3 febbraio ore 15 [in tv su DAZN]
In Friuli la situazione è sempre più tesa con gli strascichi del caso Maignan e con una classifica che piange. Con tre sconfitte ed un pareggio nelle ultime quattro uscite, Cioffi inizia ad avere dei seri problemi, le scelte di formazione e di gestione lasciano alquanto perplessi e i risultati in campo ne sono lo specchio fedele. La sconfitta di Bergamo si inserisce in un percorso in cui ai bianconeri, se si giocasse a briscola, manca sempre una figura da due punti per fare 61. Di questo passo però si rischia, se la squadra dovesse entrare in un momento-no, di finire in una situazione davvero difficilissima. Vincere è pertanto quanto mai necessario ed indispensabile per continuare a sperare nella salvezza.
Il Monza, dopo una mini-crisi sfociata in due sconfitte, è tornato al successo contro il Sassuolo, grazie ad una rete di Colpani, che non inseriva il suo nome nel tabellino dei marcatori da troppo tempo. Il mercato di gennaio ha portato molti nuovi giocatori con cui Palladino, che ha lavorato benissimo fin qui, potrà dare un senso a questo girone di ritorno in cui i 28 punti, fin qui raccolti, rappresentano un buon punto di partenza per sognare in qualcosa di importante.
Frosinone-Milan sabato 3 febbraio ore 18 [in tv su DAZN]
Dopo un periodo buio, culminato in una serie di un pareggio e sei sconfitte consecutive, il Frosinone ha finalmente rialzato la testa, conquistando quattro punti fondamentali grazie al successo contro il Cagliari e al pareggio di Verona. Di Francesco ha ottenuto le risposte che cercava e, se ancora non si è rivista la squadra brillante e spettacolare di inizio campionato, almeno si è invertita una tendenza che si stava facendo pericolosa. A 23 punti, con cinque lunghezze di vantaggio sulla zona pericolosa, la sfida prestigiosa dello Stirpe contro i rossoneri rappresenta un’occasione per affrontare a viso aperto una squadra certo pericolosa, ma che molto concede in fase difensiva.
Il Milan, dopo lo sciagurato 2-2 interno contro il Bologna, con due rigori sbagliati ed il pareggio subito, su rigore, al 92’, ha definitivamente salutato il treno- scudetto. Per Pioli si tratta ora di cercare di salvare una stagione che lascia aperta solo la porta dell’Europa League. La squadra ha evidenti problemi di equilibrio, non riuscendo a supportare una fase offensiva estremizzata (che ne fa il secondo attacco del campionato) con una copertura difensiva adeguata, che, sia per errori dei singoli che per disposizione non ottimale, ha portato a subire 25 reti in appena 22 partite. Sono già tre i 2-2 collezionati, subendo imprevedibili rimonte nella ripresa, sei punti pesanti persi che avrebbero forse tenuto i rossoneri in lotta per il titolo.
Bologna-Sassuolo sabato 3 febbraio ore 20.45 [in tv su DAZN/SKY]
Derby emiliano sulla carta squilibrato quello che vedrà affrontarsi, al Dall’Ara, Bologna e Sassuolo. I felsinei, dopo un turno di riposo forzato, ed un punto conquistato nelle ultime tre uscite, a San Siro, contro il Milan, hanno ritrovato verve e piglio giusto per dispensare il loro gioco fatto di possesso palla, pressing alto e verticalizzazioni improvvise che ne avevano fatto la più bella novità della stagione. La classifica, a ridosso del quarto posto, è ora affollatissima, tutte le contendenti sono molto agguerrite ed attrezzate, ma il Bologna visto a Milano fa ancora credere ai propri appassionati supporters di poter lottare per un posto in Europa.
Ben diverso è il mood, oltre alla pessima classifica, in casa neroverde. L’ennesima sconfitta in quel di Monza ha certificato una profonda crisi che si trascina ormai da mesi. Il Sassuolo, nelle ultime sei uscite, ha raccolta una vittoria, con la Fiorentina, e ben cinque sconfitte, e, a 19 punti, la classifica piange. Dionisi, oltre ai vari, e grossi problemi, deve ora far fronte all’assenza di Berardi, l’unico uomo in grado di incidere davvero nelle prestazioni della squadra. Tirarsi fuori dalla zona salvezza non è mai facile, ma diventa ancor più difficile quando, mentalmente, non si è predisposti a farlo.
Torino-Salernitana domenica 4 febbraio ore 12.30 [in tv su DAZN/SKY]
Il lunch-match della domenica vedrà scendere in campo, all’Olimpico, Torino e Salernitana. I granata, con il successo di Cagliari, sono saliti a quota 31, la miglior classifica dell’era Juric a questo punto della stagione. Cairo ci crede e, seppure nel mercato di riparazione non siano stati fatti dei colpi eclatanti, la speranza, suffragata dalle ottime prestazioni in campo, di lottare per accedere almeno alla Conference Leaaue, cresce di partita in partita. E se Zapata continua a segnare con questa continuità ne vedremo delle belle.
Per la Salernitana invece la via crucis pare infinita, ogni volta sembra che la partita successiva sia quella decisiva per svoltare in positivo, salvo poi collezionare una sconfitta dopo l’altra. Se il fondo del baratro non è stato ancora toccato è solo perché davanti le dirette concorrenti stanno a loro volta collezionando sconfitte a raffica. Perdere con la Roma, per carità, ci sta, ma raccogliere punti, in qualsiasi modo e contro chiunque, sarebbe indispensabile per poter ancora credere nell’impresa. Il mercato non ha portato fin qua giocatori in grado di far svoltare davvero i campani, mentre, con appena 12 punti in classifica, a sei lunghezze dalla salvezza virtuale, per Inzaghi salvare la panchina diventa sempre più difficile.
Napoli-Verona domenica 4 febbraio ore 15 [in tv su DAZN]
Il Napoli, che arriva dal buon pari di Roma contro la Lazio, sta mostrando importanti miglioramenti sotto l’aspetto dell’organizzazione di gioco e, soprattutto, dell’applicazione dei suoi interpreti. Mazzarri, messe nel dimenticatoio le eredità di Spalletti e Garcia, sta finalmente riuscendo a dare la sua impronta alla squadra, che, rafforzata in modo importante a gennaio, può davvero proseguire la stagione con rinnovate ambizioni di conquistare almeno il quarto posto. Fondamentale sarà comunque il rientro dei tanti, importanti, assenti, Osimhen e Anguissa su tutti.
L’Hellas ha fallito un importante set-point nello scontro diretto interno contro il Frosinone, in cui il vantaggio di Suslov pareva aver messo nei giusti binari la sfida, poi però è arrivato il pareggio di Kaio Jorge, ed un sol punto, invece dei fondamentali tre assicurati dalla vittoria, è un ben magro bottino per le esigenze dei ragazzi di Baroni. La squadra, nonostante sia stata rivoltata come un calzino nel mercato di gennaio, ha sempre una sua chiara fisionomia e gioca con applicazione e coraggio, quella che manca è forse un po’ di fortuna negli episodi decisivi.
Atalanta-Lazio domenica 4 febbraio ore 18 [in tv su DAZN]
Quello tra Atalanta e Lazio è un vero match-spareggio per la Champions League. Gli orobici stanno andando a gonfie vele e, dopo il successo interno contro l’Udinese, propiziato dai due assist di De Ketelaere, si sono issati al quarto posto solitario. La squadra di Gasperini, dopo gli iniziali impacci dovuti alla rifondazione della rosa, hanno pian piano risalito la china e, negli ultimi due mesi, sono stati sconfitti solo dal Bologna alla vigilia di Natale. L’Atalanta, con la semifinale di Coppa Italia e l’ottavo di finale di Europa League da giocare, è in piena corsa per ogni obiettivo, con il non celato desiderio di alzare finalmente un trofeo.
La Lazio, dopo quattro vittorie consecutive in campionato, si è fatta imporre il pari interno dal Napoli. La squadra di Sarri ha ormai assimilato le dinamiche e gli automatismi, dopo la ricalibrazione degli schemi dovuta alla cessione di Milinkovic-Savic. Il vero problema è forse in attacco dove i troppi cambi nell’undici di partenza non hanno permesso a Castellanos e Immobile di assurgere al ruolo di infallibili finalizzatori di un gioco comunque sempre offensivo. A due punti dagli orobici i biancocelesti sono comunque pienamente in lizza per un posto in Champions.
Inter-Juventus domenica 4 febbraio ore 20.45 [in tv su DAZN]
Domenica sera l’attenzione di tutti gli sportivi italiani e non sarà concentrata su San Siro dove si affronteranno le due regine della stagione, Inter e Juventus. L’ultimo turno ha però sparigliato le carte, con l’Inter e non la Juventus, come tutti pensavano, ad avvantaggiarsi. I nerazzurri, che hanno vinto al Franchi, grazie ad una rete del solito Lautaro Martinez, hanno disputato la loro consueta partita di attesa, guardinghi e letali in ripartenza, nelle praterie lasciate dai viola, ma, alla fine, devono ringraziare soprattutto Sommer, che ha neutralizzato un penalty di Nico Gonzalez. La sensazione è che l’Inter, anche nelle difficoltà (mancavano a centrocampo, per squalifica, Calhanoglou e Barella), riesca comunque sempre a trarsi d’impaccio, anche grazie a quel briciolo di fortuna che male non fa.
La Juventus, proprio sul più bello, quando aveva la possibilità di mettere pressione all’Inter, ha fallito l’appuntamento con la vittoria, al cospetto dell’Empoli, rivitalizzato da Nicola. Si può disquisire sulle scelte iniziali di Allegri, che si è affidato a Milik, espulso al quarto d’ora, ma la sostanza non cambia. In dieci la partita si è instradata subito su un sentiero difficile, che il dodicesimo centro di Vlahovic in avvio di ripresa, sembrava aver messo in discesa. La rete di Baldanzi a 20’ dalla fine ha messo a nudo le lacune di una squadra che, forse, è già andata ben oltre le proprie potenzialità. Perdere la sfida di San Siro potrebbe decretare già a inizio febbraio la sconfitta nel duello-scudetto.
Roma-Cagliari lunedì 5 febbraio ore 20.45 [in tv su DAZN/SKY]
Il turno si chiude con il Monday-night dell’Olimpico, dove la Roma, rivitalizzata dalla cura De Rossi, riceve il Cagliari dell’ex Ranieri, alla disperata ricerca di punti. I giallorossi ritornano da Salerno con tre punti ed una nuova consapevolezza, oltre che con una classifica, mai stata così bella ed importante nell’era Mourinho. Se sono rose fioriranno, si dice, e questa è una di quelle partite-trappola in cui tutto sembra facile, salvo poi scontrarsi con una realtà ben diversa. Di certo il trauma del licenziamento del vate portoghese sembra essere stato ben assorbito da tutto l’ambiente capitolino, anche se il difficile inizia proprio ora.
Il Cagliari arriva da due dolorose sconfitte, dopo Frosinone è arrivata, nella partita del commiato a Gigi Riva, anche quella con il Torino. La classifica è rimasta sostanzialmente invariata, ci sono tre squadre a 18 punti che occupano il terz’ultimo posto, e, si presume, che la lotta andrà avanti così fino a fine stagione. Salvarsi sarà certo difficile, ma la rosa e l’allenatore assicurano che nulla sarà lasciato per strada e muovere la classifica già a Roma potrebbe restituire un po’ di autostima all’ambiente un po’ avvilito dei sardi.