La vicenda Paul Pogba continuerà ancora per qualche mese, dopo la sentenza di colpevolezza giunta ieri. Il Tribunale Nazionale Antidoping ha infatti condannato il francese a 4 anni lontano dai campi da gioco in seguito alla positività al testosterone riscontrata dai controlli post Udinese-Juventus del 20 agosto scorso. A quanto pare però, il tutto non è destinato a chiudersi così perché Paul e i suoi legali elaboreranno una nuova strategia difensiva.
Le motivazioni della sentenza di ieri arriveranno infatti entro 30 giorni, dopodiché i legali di Paul presenteranno un ulteriore ricorso al Tas di Losanna (Tribunale Arbitrale Sport). L’ultima spiaggia per il centrocampista francese, con la sentenza finale che dovrebbe arrivare entro quattro mesi se dovesse essere accettata la richiesta di procedura d’urgenza, altrimenti ne servirebbero quasi il doppio. Con quest’ultimo ricorso Pogba proverà a dimostrare l’assunzione inconsapevole della sostanza dopante, puntando ancora una volta su una presunta innocenza che gli ha già fatto rifiutare una richiesta di patteggiamento di 2 anni. Vedremo nei prossimi mesi come andrà a finire la vicenda, con la carriera di Pogba che potrebbe dirsi finita se anche il Tas dovesse confermare la squalifica di 4 anni. Intanto la Juventus (pronta per la sfida al Napoli), che al momento lo paga al cosiddetto minimo salariale, valuta la rescissione contrattuale per la quale, in ogni caso, si dovrà attendere la fine dell’iter processuale e dunque di questo nuovo ricorso.