allegri juve

I verdetti della 29^ giornata di serie A hanno ribadito i valori fin qui espressi dal campionato, con le grandi che hanno avuto ragione delle piccole, fornendo ulteriori conferme a quanto fin qui visto.

Lo scontro tra le deluse di Champions, o se preferite tra campioni d’Italia uscenti e prossimi, InterNapoli, si è concluso con un pareggio per 1-1, che ha posto fine alla striscia di dieci vittorie consecutive, in campionato, dell’Inter. I nerazzurri, dopo la tremenda delusione di Madrid, hanno sciorinato il loro calcio solido e verticale per oltre un’ora, portandosi in vantaggio a fine primo tempo con Darmian, salvo poi abbassare i ritmi e mettere il pilota automatico su ‘gestire il risultato’, che non ha però pagato. Inzaghi ha, comunque, riempito di elogi i suoi ragazzi, del resto qualche tossina dopo la grande delusione Champions non poteva non essere rimasta. Calzona, di contro, mantiene l’imbattibilità in campionato, tenendo aperta la lotta per l’Europa, grazie al pareggio siglato nel finale dall’ex di turno Juan Jesus.

Reduce dal vittorioso match di Europa League, contro lo Slavia Praga, il Milan si è ripetuto vincendo con lo stesso risultato, 3-1, anche al Bentegodi contro l’Hellas molto pimpante di questi tempi. La partita è stata bella ed intensa, giocata a grandi ritmi, con le squadre votate all’offesa più che a difendere. I rossoneri si sono confermati squadra dalla spiccata propensione offensiva, con scarso equilibrio e protezione della difesa praticamente inesistente, inevitabile pertanto che, grazie alle proprie stelle offensive, segnino molto e con facilità (questa volta in gol sono andati Theo Hernandez, Pulisic e Chukwueze), ma altrettanto facilmente subiscano (bellissima la rete di Noslin). I ragazzi di Pioli, aspettando la sfida in Europa contro la Roma, allungano sulla Juventus, consolidando il secondo posto. Per i ragazzi di Baroni una sconfitta quasi indolore che però conferma la validità del complesso e della proposta di gioco.

Chi sembra aver smarrito la via, senza ancora averla saputa ritrovare, è la Juventus, fermata sullo 0-0 interno dal Genoa che arrivava da due sconfitte consecutive. In 11 partite la squadra di Allegri si è fatta rimontare ben 10 punti dal Milan, che l’ha superata e staccata di tre punti, confermando una povertà di idee disarmante ed una proposta di gioco che, in questo momento, è facilmente contrastabile da qualsiasi avversario. La contestazione della tifoseria non è ancora deflagrata, ma la sopportazione nei confronti del mister livornese si sta avvicinando ai livelli di guardia. Bene invece la squadra di Gilardino, che soffre davvero pochissimo per portarsi a casa un punto molto prezioso.

Anche se la vittoria è arrivata proprio all’ultimo respiro, grazie ad un gol di Fabbian, continua la favola del Bologna che, anche ad Empoli, privo della sua stella Zirkzee, fermo ai box per un mese, vince e convince. Nonostante un buon Empoli, coriaceo e ben organizzato, i ragazzi di Thiago Motta controllano sempre il gioco, dominando per lunghi tratti, creando, e sprecando, una quantità industriale di occasioni da gol. La vittoria, subito dopo la sconfitta con l’Inter, testimonia la forza morale di un gruppo coeso e determinato a raggiungere il proprio obiettivo.

Vince anche la Roma, grazie ad una rete del suo capitano, e uomo-simbolo, Pellegrini in avvio di ripreso, al cospetto di un buon Sassuolo, che mette ripetutamente in difficolta i giallorossi. Aspettando il derby europeo con il Milan, la squadra di De Rossi sta un po’ tirando il fiato dopo la grande rincorsa che l’ha portata al quinto posto a tre punti dal Bologna. La sosta arriva a proposito per ricaricare le pile prima dello sprint finale. Con Ballardini il Sassuolo sta provando a risalire, ma, nonostante una buona prestazione, non sono arrivati punti, e solo la sconfitta di quasi tutte le dirette concorrenti non ha aggravato una posizione davvero preoccupante.

Vince La Lazio, lasciata da Sarri, che,  nel derby con il Frosinone, va sotto, ma riesce a ribaltare i gialloblu grazie ad una doppietta di Castellanos. Non era facile per Martuscello ricompattare un gruppo uscito a pezzi da una settimana più che travagliata, e, in attesa dell’arrivo di Tudor, sono arrivati tre punti d’oro in chiave Europa. La situazione rimane molto difficile per il Frosinone e per Di Francesco che pare aver perso il controllo della sua nave. Ignoriamo se  il mister rimarrà fino alla fine per tentare di salvare i ciociari.

Il Monza, dopo il successo di Genova, si conferma anche contro il Cagliari, grazie ad una perla su punizione di Maldini. I ragazzi di Palladino stanno letteralmente volando e iniziano ad intravvedere la possibilità di prendere in corsa il treno che porta in Europa, del resto sognare non costa nulla. Brusca ed inattesa frenata invece per la squadra di Ranieri che, dopo quattro partite senza sconfitte, torna a cadere in una giornata in cui avrebbe invece potuto allungare sulle dirette concorrenti.

Vince anche il Torino, che torna a sperare nell’Europa, grazie al decimo gol di Zapata e alla rete di Vlasic, a coronamento di una prestazione non solo convincente, ma questa volta anche vincente. Male invece, ancora una volta, l’Udinese che, in casa, ha vinto solo con il Bologna,  che  arrivava dall’importante successo di Roma contro la Lazio. Cioffi mantiene ancora un buon cuscinetto di vantaggio sulla zona a rischio, ma questi alti e bassi non piacciono troppo alla dirigenza e ai tifosi.

Nello scontro tra pericolanti, a Salerno, vince il Lecce, grazie ad un autogol di Gyomber, che,  se non condanna alla B la Salernitana, è solo per la matematica. Tensione ai massimi e partita molto brutta che i salentini, affidati a Gotti, dopo la assurda testata di D’Aversa ad Henry, fanno propria in virtù del buon avvio. Per i granata proprio non si vede altro se non la buona volontà.

Non si è disputata, per il grave malore che ha colpito Joe Barone, la sfida di Bergamo tra Atalanta e Fiorentina, rinviata a data da destinare.

Il Campionato si prende ora una sosta per gli impegni negli Stati Uniti della Nazionale, prima di riprendere nel weekend di Pasqua con molte sfide interessanti.        

DiGiuseppe Floriano Bonanno

Nato a Torino nel 1964 e laureato in giurisprudenza a Bologna nel 1990, da una vita lavora in un’azienda top nel mondo del banking. Appassionato di sport, letteratura e viaggi, ha contribuito a diverse riviste online focalizzate su calcio e cultura. Inoltre, ha arricchito il suo percorso pubblicando una serie di romanzi.

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