pallone europa league

Concluse anche le semifinali di ritorno delle altre coppe europee, dopo le due di Champions League che hanno restituito Real Madrid e Borussia Dortmund come finaliste. In Europa League e Conference League ci sarà invece molta Italia protagonista, con Atalanta e Fiorentina che approdano all’ultimo atto. I bergamaschi hanno dominato il ritorno col Marsiglia davanti al loro pubblico, la Viola ha invece sofferto ma portato a casa dal Belgio il pass per la finale. Esce invece la Roma, autrice di una gara orgogliosa contro il Bayer Leverkusen ma rimontato nel finale anche in maniera un po’ fortunosa dai tedeschi, che preservano l’imbattibilità stagionale.

Bayer Leverkusen-Roma 2-2

Partiamo dalla Germania, col ritorno tra Bayer Leverkusen e Roma. Partita che sembrava una formalità per i padroni di casa, imbattuti da 48 partite e autori di una stagione da record. Dopo lo 0-2 dell’Olimpico tutto lasciava presagire un match in discesa per i tedeschi, ma la Roma si è presentata sfrontata e senza nulla da perdere. Giallorossi che sono riusciti a portarsi avanti dal dischetto già nel primo tempo grazie a Paredes, freddo dagli 11 metri per l’1-0 Roma. Nella ripresa la formazione di De Rossi ha continuato ad agire di rimessa, lasciando il pallino del gioco agli avversari ma difendendo con ordine. Roma che è anche riuscita a raddoppiare intorno all’ora di gioco, sempre grazie a Paredes e sempre su calcio di rigore per un mani ingenuo di Hlozek in area di rigore. 0-2 e conti pareggiati rispetto all’andata, col Bayer che ferocemente si è gettato in avanti alla ricerca del gol qualificazione. Rete arrivata, con parecchia fortuna, all’81esimo su un autogol di Mancini sugli sviluppi di un corner. Dopo il gol subìto la Roma è tornata a spingere nel finale, cercando la rete che sarebbe valsa i supplementari. Così facendo i giallorossi si sono però sbilanciati in maniera importante, subendo la beffa proprio negli ultimi istanti di gara, col gol di Stanisic che mantiene l’imbattibilità stagionale dei suoi e che fissa il risultato sul 2-2 finale. Roma che torna a casa ma che lo fa dopo una prestazione maiuscola e di grande orgoglio, Bayer Leverkusen che invece approda con merito e un po’ di fortuna alla finale di Dublino.

Il tabellino di Bayer Leverkusen-Roma 2-2

Bayer Leverkusen (3-5-2): Kovar; Tapsoda, Tah, Hincapié; Frimpong (45′ st Stanisic), Hofmann (36′ st Wirtz), Xhaka, Palacios (45′ st Kossounou), Grimaldo; Adli, Hlozek (29′ st Schick). A disp.: Hradecky, Lomb, Andrich, Borja Iglesias, Arthur, Tella, Boniface, Puerta. All.: Xabi Alonso

Roma (3-4-1-2): Svilar; Mancini, Ndicka, Angeliño (36′ st Smalling); El Shaarawy, Cristante, Paredes, Spinazzola (21′ Zalewski); Pellegrini (36′ st Abraham); Azmoun (27′ st Bove), Lukaku. A disp.: Rui Patricio, Karsdorp, Llorente, Celik, Renato Sanches, Dybala, Aouar, Baldanzi. All.: De Rossi

Arbitro: Makkelie (Olanda)

Marcatori: 43′ rig., 21′ st rig. Paredes (B), 37′ st aut. Mancini (B), 52′ st Stanisic (B)

Ammoniti: Pellegrini (R), Mancini (R), Tapsoda (B), Paredes (B), Zalewski (R), Tah (B), Adli (B)

Espulsi: /

Daniele De Rossi

Atalanta-Marsiglia 3-0

Ci spostiamo a Bergamo, con la festa dell’Atalanta che raggiunge meritatamente la prima finale europea della sua storia. La formazione di Gasperini arriva all’ultimo atto della competizione, dove si troverà di fronte l’imbattibile Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, dopo una gara dominata in lungo e in largo contro il Marsiglia. Francesi che all’andata avevano imbrigliato la Dea, che era uscita con un 1-1 tutto sommato positivo dal Velodrome per quanto si era visto in campo. In questo ritorno al Gewiss è stata però tutta un’altra storia, con i nerazzurri che sin da subito hanno imposto il loro ritmo alla gara. Alla mezz’ora Dea avanti con Lookman, anche grazie a una deviazione avversaria. Marsiglia che ha cercato di pungere in contropiede ma l’Atalanta è stata sempre attenta, con Musso che ha sofferto solo su qualche palla inattiva (come nell’occasione della traversa quasi casuale di Veretout). Nel secondo tempo grande occasione non concretizzata per i francesi in apertura con Aubameyang, con l’Atalanta che ha risposto poco dopo trovando il raddoppio. Nella circostanza bello l’1-2 sulla trequarti avversaria che ha portato Ruggeri alla conclusione, col suo destro preciso e potente che ha battuto nuovamente Pau Lopez per il 2-0. Nella seconda parte della ripresa la squadra di Gasperini ha amministrato il vantaggio soffrendo poco e niente, cercando anzi di arrotondare il risultato. Operazione riuscita solo all’ultimo istante però, con El Bilal Toure che proprio sulla sirena del gong ha trovato il suo centro personale con un bel destro rasoterra sul secondo palo. Pubblico in delirio e fischio finale giunto subito dopo, con l’Atalanta che chiude sul 3-0 e che si conquista con pieno merito la finale di Dublino, gara che si preannuncia di gran livello contro il Bayer Leverkusen.

Il tabellino di Atalanta-Marsiglia 3-0

Atalanta (3-4-3): Musso; De Roon, Hien, Djimsiti; Zappacosta (31′ st Hateboer), Koopmeiners, Ederson (10′ st Scalvini), Ruggeri; De Ketelaere, Scamacca (10′ st Miranchuk), Lookman (31′ st El Bilal Touré). A disp.: Carnesecchi, Rossi, Pasalic, Bakker, Adopo, Bonfanti, Palestra, Comi. All.: Gasperini

Marsiglia (3-5-1-1): Lopez; Mbemba (14′ st Ounahi), Gigot, Balerdi; Clauss (27′ st Moumbagna), Harit (39′ st Correa), Kondogbia, Veretout, Merlin (27′ st Luis Henrique); Ndiaye (14′ st Sarr); Aubameyang. A disp.: Ngapandouetnbu, Blanco, Meite, Soglo, Lafont, Daou, Murillo. All.: Gasset

Arbitro: Gil Manzano (Spa)

Marcatori: 30′ Lookman (A), 7′ st Ruggeri (A), 50′ st El Bilal Touré (A)

Ammoniti: Ederson, De Roon (A)

Espulsi: /

stadio atalanta

Club Brugge-Fiorentina 1-1

Chiudiamo con la Conference League, con la Fiorentina che come già detto approda alla sua seconda finale consecutiva. I Viola, dopo il 3-2 in extremis dell’andata, partivano con due risultati su tre a disposizione per passare il turno e non hanno fallito nonostante qualche difficoltà. Fiorentina che era stata abbastanza sfortunata nell’arco dei 90 minuti, colpendo ben tre legni con Kouamé e Biraghi. Padroni di casa che, spinti dal sostegno del loro pubblico, sono partiti forte nella prima mezz’ora concretizzando la superiorità col gol del vantaggio di Vanaken al 20esimo minuto. La reazione della Fiorentina non si è fatta attendere ed è stata veemente, con la quasi immediata traversa di Kouamé poco dopo. Dopo il vantaggio il Brugge ha leggermente arretrato il baricentro permettendo alla formazione di Italiano di guadagnare terreno. Nel secondo tempo Fiorentina all’assalto del fortino belga e che ha colto altri due legni, per un totale di ben 32 nella sua stagione. Proprio nel finale, come i Viola hanno abituato i loro tifosi nell’ultimo periodo, è arrivato il gol qualificazione. Nell’occasione freddo Beltran a concretizzare dagli 11 metri dopo un fallo di Mechele su Nzola costato il calcio di rigore ai padroni di casa. Negli ultimi istanti di gara gran parata salva risultato di Terracciano in pieno recupero ancora su Vanaken, che permette alla Fiorentina di arrivare sull’1-1 al fischio finale e di approdare dunque all’ultimo atto della competizione. Finale di Atene in cui la Viola avrà di fronte i “padroni di casa” dell’Olympiakos, che nell’altra semifinale hanno battuto l’Aston Villa di Unai Emery.

Il tabellino di Club Brugge-Fiorentina 1-1

Club Brugge (3-4-2-1): Mignolet; Odoi (41′ st Nusa), Mechele, Ordonez; Sabbe, Vetlesen (25′ st Zinckernagel), Vanaken, De Cuyper; Skoras (41′ st Skoras), Jutgla; Thiago. A disp.: Bursik, Jackers, Balanta, Spileers, Homma, Seys, Talbi. All.: Hayen.

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi; Arthur (25′ st Duncan), Mandragora; Gonzalez, Beltran (45′ st Ranieri), Kouamé; Belotti (25′ st Nzola). A disp.: Christensen, Lopez, Ikoné, Infantino, Faraoni, Kayode, Comuzzo, Parisi, Barak. All.: Italiano.

Arbitro: Urut Meler (Turchia)

Marcatori: 20′ Vanaken (B), 40′ st rig. Beltran (F)

Ammoniti: Thiago, Vetlesen, Ordonez, Mechele (B); Milenkovic, Beltran, Dodo, Nzola (F)

Espulsi: 49′ st Odoi (B)

DiFabio Scalia

Laureato in geologia, da sempre grande appassionato di sport e scrittura. Juventino sfegatato, ma ho anche dei difetti.